EMS, ESPI, AZASI: dal Governo Musumeci quasi 2 milioni e 900 mila euro per una liquidazione che va avanti da vent’anni!

10 gennaio 2019

La Regione siciliana non finisce mai di stupire. Non ha i soldi per pagare la manutenzione delle strade provinciali dove chi vi si avventura rischia la vita e trova invece quasi 3 milioni di euro per pagare la liquidazione di enti regionali che va avanti da vent’anni! 

Incredibile ma vero: l’Ente Minerario Siciliano (EMS), l’Ente Siciliano per la promozione Industriale (ESPI) e l’Ente Asfalti Siciliani (AZASI), creati dalla Regione siciliana nei primi anni ’60 del secolo passato, posti in liquidazione nel 1999 dopo aver ‘bruciato’ migliaia di miliardi di vecchie lire sono ancora ‘vivi’: nel senso che quest’anno la liquidazione infinita compie vent’anni. Un ‘compleanno’ importante (soprattutto per i liquidatori…) che il Governo Musumeci ha deciso di ‘festeggiare’ stanziando, per quest’anno, 2 milioni e 879 mila euro e rotti!

Qualcuno obietterà: via, rispetto al 2018 l’attuale Governo ha ridotto lo stanziamento di circa 321 mila euro, se è vero che, l’anno passato, la ‘liquidazione’ tra le più ‘longeve’ della Regione siciliana è costata quasi 3 milioni e 200 mila euro.

Tante le domande che ci vengono in mente nel commentare questo dato incredibile che leggiamo nei documenti finanziari relativi al disegno di legge di stabilità 2019 messo a punto dal Governo regionale di Nello Musumeci.

Prima domanda: in queste ore il Governo regionale sta ‘ragionando’ con l’ANAS sul come sistemare le strade provinciali abbandonate. ‘Purtroppo’ le ex Province siciliane – che a norma di legge si devono occupare della manutenzione di queste strade – non possono occuparsene perché sono senza soldi.

Le ex Province vivono di finanza derivata. Lo Stato (il mitico Governo Renzi) ha scippato alle ex Province siciliane tutto quello che gli poteva scippare. E oggi la Regione dice di non avere i soldi per le ex Province.

Poi, però, scopriamo che il Governo regionale dell’onorevole Musumeci, nel disegno di legge di stabilità 2019, prevede di erogare 11 milioni e mezzo di euro agli ERSU (COME POTETE LEGGERE QUI), ben sapendo che l’ERSU di Catania – città che il presidente della Regione dovrebbe conoscere un po’ – spende 8 mila euro all’anno a posto letto per studente (COME POTETE LEGGERE QUI) e quasi 3 milioni di euro a una liquidazione ventennale!

Per non parlare dei tagli ai Teatri siciliani e, in generale, alle attività culturali della nostra Isola (COME POTETE LEGGERE QUI).

Onorevole Musumeci, assessore all’Economia Gaetano Armao, fateci capire: i fondi per foraggiare gli ERSU e per ‘sostenere’ le liquidazioni dei ‘sempre vivi’ enti economici regionali istituiti oltre 50 anni fa vengono prima della manutenzione delle strade provinciali della nostra sempre più sbrindellata Isola? 

Così facendo, onorevole Musumeci, non crede che, piuttosto che far diventare “bellissima” la Sicilia, diventeranno “bellissimi” coloro i quali ‘nuotano nel formaggio’ degli ERSU e i liquidatori delle infinite liquidazioni dei ‘sempre vivi’ EMS, ESPi e AZASI?

A proposito: ma in Assemblea regionale siciliana si troverà un deputato di buona volontà disposto presentare una bella interrogazione parlamentare su queste eterne liquidazioni? Anche per sapere come sono stati utilizzati, nel 2018, i quasi 3 milioni e 200 mila euro: che fine hanno fatto questi soldi? Come sono stati impiegati? Sono state pagate parcelle? E a chi? E come verranno impiegati – ammesso che l’Ars approvi l’erogazione di questa somma – i 2 milioni e 879 mila euro e rotti inseriti nella manovra di quest’anno?

 

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