Toninelli: “Le strade provinciali della Sicilia all’ANAS”. E’ una condanna per le ex Province?

19 novembre 2018

Le dichiarazioni rilasciate dal Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, inh queste ore in visita in Sicilia, non sono condivisibili. Intanto perché l’ANAS, in Sicilia, non ha mai brillato. E poi perché la proposta superficiale del Ministro, se realizzata, darebbe il colpo di grazia alle nove ex Province della nostra Isola. Non è così che si affrontano i problemi

Il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, è un uomo politico di buona volontà. E anche di grande sensibilità. Se non fosse così, beh, non sarebbe venuto in Sicilia per vedere, di persona, lo sfascio delle autostrade e delle strade della nostra Isola. Dopo di che ci lascia molto perplessi la sua proposta: ovvero affidare le strade provinciali siciliane all’ANAS.

Perché siamo perplessi? Perché, a differenza di Toninelli, che vive tra la Lombardia e Roma, noi viviamo in Sicilia. E conosciamo molto bene cos’ha fatto l’ANAS dalle nostre parti: poco o nulla. E quel poco che ha fatto, in alcuni casi, è stato tutt’altro che eccelso. Non solo. Sappiamo – per essercene occupati più volte da tre anni a questa parte – che le ex Province siciliane hanno abbandonato le strade provinciali non per un capriccio, ma perché lo Stato e la Regione le hanno portato al fallimento.

In tempi non sospetti, proprio con interviste a I Nuovi Vespri, il vice presidente dell’ANCI Sicilia con delega per le questioni finanziarie, Paolo Amenta, ha denunciato l’assurdità di una legge nazionale – la legge che porta il nome dell’ex Ministro di centrosinistra, Graziano Delrio – che assegna alle Province importanti competenze senza, però, erogare le risorse finanziarie (QUI LA NOSTRA INTERVISTA CON PAOLO AMENTA).

Lei, Ministro Toninelli, ha preso il posto di Delrio. Da lei ci saremmo aspettati atti di discontinuità rispetto al Governo precedente. Invece lei arriva in Sicilia, si rende conto che lo stato della viabilità provinciale è penoso, e cosa propone? Non di restituire alle ex Province siciliane i soldi che lo Stato italiano gli ha scippato, ma di trasferire la gestione e la manutenzione delle strade provinciali all’ANAS!

Ma lei, signor Ministro, si è informato su che cosa ha combinato l’ANAS in Sicilia negli ultimi trent’anni? Per la cronaca, l’ANAS, nella nostra Isola, gestisce l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo-Trapani, l’autostrada Palermo-Catania e le strade a scorrimento veloce.

Si è informato? Lo sa come viene gestita, da decenni, l’autostrada Palermo-Catania?

Resiste l’autostrada Palermo-Trapani-Mazara del Vallo, forse perché è stata fatta meglio rispetto alle altre autostrade siciliane. O forse perché c’è maggiore attenzione.

Ha idea di com’è stata gestita, per decenni, la strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento? Gestione ANAS. Le hanno raccontato degli appalti eterni cominciati con i Governi di centrosinistra e ancora in corso?

Le hanno raccontato di un altro appalto eterno, la strada che un giorno – ma quando – collegherà Agrigento con Caltanissetta?

Non parliamo della Catania- Ragusa, perché ormai è una barzelletta, tipo il risanamento della rada di Augusta: ovvero, un’eterna presa per i fondelli.

Si potrebbe continuare con la Palermo-Sciacca, con la Nord-Sud in costruzione dagli anni ’50 del secolo passato…

Lo sappiamo: in Sicilia il CAS – il Consorzio Autostrade Siciliane – non ha funzionato. In realtà, è stata la politica siciliana che ha trasformato il CAS in un mezzo di ‘sostentamento’ della stessa politica, tra collaudi e ‘ammennicoli’ vari.

Ma siccome non c’è alternativa al CAS – perché l’ANAS non è meglio del CAS – noi ce lo teniamo, cercando di cambiare politici.

In calce alleghiamo una serie di articoli sulle strade e sulle autostrade siciliane scritti da Alfio Di Costa, ingegnere, uno del mestiere: uno che i lavori stradali di Sicilia li conosce perché le ha visti con i propri occhi.

Detto questo, non ci venga a proporre l’ANAS come soluzione del problema: perché da oltre trent’anni, in Sicilia, l’ANAS è uno dei problemi.

Piuttosto ci dica qual è la soluzione del Governo nazionale per le ex Province siciliane.

 

 

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