La battaglia del grano? Merito della Coldiretti, non di GranoSalsu e de I Nuovi Vespri!

6 maggio 2018

Meno male che, a testimoniare, ci sono i lettori di questo blog e gli iscritti all’associazione GranoSalus. Meno male che fanno fede gli articoli sulla rete. E le querele che abbiamo preso. Intanto gli amici della Coldiretti si prendono il merito della battaglia e scrivono che se Barilla, per produrre la pasta, non prenderà più grano duro canadese il merito è loro. E bravi gli amici della Coldiretti. La ‘verità prima di tutto…  

La volete sapere l’ultima sul grano? Se la Barilla, oggi, dice basta al grano duro canadese (COME POTETE LEGGERE QUI) il merito è della Coldiretti! Sembra incredibile, eppure questa organizzazione agricola non perde occasione per intestarsi meriti che non ha!

E’ veramente incredibile la Coldiretti.

Leggiamo sul siti di GranoSalus a commento di un articolo che fa il punto sui meriti che, oggi, la Coldiretti si auto-attribuisce:

“Dov’erano gli amici della #Coldiretti quando GranoSalus – Produttori in difesa del Consumatore e I Nuovi Vespri, in totale solitudine, hanno cominciato la battaglia in difesa del grano duro del Sud Italia, contro le multinazionali della pasta? Ora lo sappiamo! Erano acquattati dietro l’angolo pronti a prendersi i meriti delle battaglie di altri senza mai essersi sporcati le mani!”.

Insomma la battaglia per un grano duro ‘pulito’, senza glifofato e senza micotossine, in difesa del grano duro del Mezzogiorno l’hanno combattuta GranoSalus e I Nuovi Vespri: ma i ‘meriti’ sono della Coldiretti!

Leggiamo nell’articolo del sito GranoSalus:

“Sì, avete letto bene: GranoSalus e I Nuovi Vespri hanno pubblicato i risultati delle analisi sulla pasta industriale italiana, si sono beccati le querele dalle multinazionali della pasta con annessi e connessi. Siamo finiti tre volte davanti al Tribunale di Roma e di Trani. Per due volte i Tribunali ci hanno dato ragione e, adesso, arriva la Coldiretti e si prende i ‘meriti’ di una battaglia culturale ed economica che GranoSalus e I Nuovi Vespri hanno combattuto a proprio rischio e pericolo”.

“Vero è – leggiamo sempre nel sito di GranoSalus – che la rete, oggi, fa giustizia su chi prova a cambiare le carte in tavola: oggi, infatti, è possibile rintracciare gli articoli scritti negli anni passati. Vero è che certi nostri articoli – ancora oggi letti – hanno raggiunto 500 mila-600 mila lettori. Ma è comunque incredibile leggere certe cose!”.

Nell’articolo pubblicato dal sito di GranoSalus si legge un servizio preso da ilpuntocoldiretti.it dove, tra le altre cose, si legge la seguente dichiarazione che il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha rilasciato dopo che i ‘capi’ della Barilla hanno annunciato che non utilizzeranno più grano duro proveniente dal Canada:

“Gli agricoltori per una giusta remunerazione del proprio lavoro sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro in Italia dove è vietato l’uso del glifosato in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada ed in altri Paesi”.

A questo punto Coldiretti si prende i ‘meriti’ della battaglia che, in realtà, hanno combattuto (e combattono ancora, perché non è finita), GranoSalus e I Nuovi Vespri:

“L’annuncio – leggiamo sempre nell’articolo della Coldiretti – segue la guerra del grano lanciata da Coldiretti contro le importazioni di frumento straniero, con iniziative dalle piazze ai porti delle principali città sostenute dai cittadini consumatori. Gli agricoltori della Coldiretti avevano denunciato i rischi connessi agli arrivi di prodotto estero per l’economia nazionale ma anche per la salute, a partire proprio dal grano canadese trattato con il glifosato, accusato di essere cancerogeno e per questo vietato in Italia”.

Commenta Granosalus:

“Meno male che ci sono i lettori di questo blog (e anche i lettori dei I Nuovi Vespri ndr)! Ci chiediamo e chiediamo: dov’erano gli amici della Coldiretti quando GranoSalus e I Nuovi Vespri, in totale solitudine, hanno cominciato la battaglia in difesa del grano duro del Sud Italia, contro le multinazionali della pasta?”.

E ancora:

“Noi (sia GranoSalus, sia I Nuovi Vespri ndr) ci siamo presi le denunce delle multinazionali della pasta e, adesso, la Coldiretti si prende i meriti?”.

“Nei porti della Puglia – si legge sempre nel sito di GranoSalus – a manifestare contro l’arrivo delle navi cariche di grano duro estero c’erano gli iscritti all’associazione GranoSalus! A scrivere gli articoli era questo sito. Parlano i fatti”.

A scrivere sulle navi c’era anche questo blog, talvolta riprendendo gli articoli del sito di GranoSalus (nel caso dei porti pugliesi), altre volte autonomamente: come quando abbiamo raccontato e continuiamo a raccontare delle navi che arrivano nei porti della Sicilia.

A questo punto la Coldiretti si prende il merito di aver fatto crollare le importazioni di grano duro canadese in Italia e assegna questo merito al decreto che obbliga a chi produce pasta di indicare nell’etichetta la provenienza del grano:

“Le importazioni di grano duro dal Canada – leggiamo sempre nell’articolo della Coldiretti – erano crollate già nel 2017 del 39,5% in valore per un quantitativo comunque estremamente rilevate di 720 milioni di chili secondo una analisi della Coldiretti su dati Istat. A pesare l’entrata in vigore in Italia del decreto con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del grano impiegato”.

Ironico il commento di GranoSalus:

“Ma cosa scrivete, amici della Coldiretti? Noi l’abbiamo cercato, ma non abbiamo trovato un solo pacco di pasta con l’indicazione della provenienza del grano impiegato”.

Anche noi, qui in Sicilia, abbiamo cercato i pacchi di pasta con l’indicazione, in etichetta, del grano di provenienza utilizzato: ma non abbiamo trovato nulla!

“In una cosa gli amici della Coldiretti hanno ragione – leggiamo ancora nel sito di GranoSalus -: nel 2017 le importazioni di grano duro dal Canada in Italia sono crollate di quasi il 40%. Ma si dimenticano di precisare che sono crollate dopo che, nell’ottobre del 2016,  GranoSalus e I Nuovi Vespri hanno pubblicato le foto del grano duro canadese che viene raccolto con la neve (QUI LA FOTO STORICA CON IL NOSTRO ARTICOLO DELL’8 OTTOBRE 2016: LA RETE NON MENTE!)”.

Noi ricordiamo bene questo articolo, per noi storico, che è stato molto ‘gettonato’ dai nostri lettori.

“Ora da Barilla – leggiamo sempre nell’articolo della Coldiretti – fanno sapere di aver investito 240 milioni in progetti che coinvolgono 5000 imprese agricole italiane che coltivano una superficie di circa 65 mila ettari con un incremento del 40% dei volumi di grano duro italiano nei prossimi tre anni”.

“Ma è la stessa Barilla – replica non senza una punta di ironia GranoSalus – che ha citato in giudizio GranoSalus e I Nuovi Vespri perché avevamo scritto cose inesatte? Ma guarda un po’ che combinazione!”. 

“A questo punto – leggiamo sempre nel sito di GranoSalus – gli amici della Coldiretti si lanciano pure sui grani antichi, parlando di un ‘cambiamento che ha portato al prepotente ritorno dei grani nazionali antichi come il Senatore Cappelli e alla rapida proliferazione di marchi e linee che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, da Ghigi a Valle del grano, da Jolly Sgambaro a Granoro, da Armando a Felicetti, da Alce Nero a Rummo, da FdAI firmato dagli agricoltori italiani fino a ‘Voiello’, che fa capo proprio al Gruppo Barilla, senza dimenticare molte linee della grande distribuzione'”.

“Gli amici della Coldiretti – conclude l’articolo di GranoSalus – hanno effettuato le analisi su questi prodotti o si fidano? Altrimenti l’unico premio che meritano è un’ananas…Finte battaglie, finto premio!

Foto tratta da zapping2017.myblog.it

QUI L’ARTICOLO DI GRANOSALUS PER ESTESO

GranoSalus: i risultati delle analisi sulla pasta Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro 100% Puglia

Le analisi sulla pasta italiana volute da GranoSalus: mangiamo spaghetti con micotossine e glifosato

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti