Costa: “Un ricorso al TAR contro l’accordo Stato-Regione”

29 giugno 2016

Il leader di Siciliani Liberi suggerisce un modo concreto per fermare l’ultima follia targata Crocetta e PD. E risponde anche a Panepinto che, ieri in Aula, ha fatto riferimento agli indipendentisti…

“Siamo rimasti piacevolmente colpiti dagli interventi di molti deputati siciliani che, ieri all’Ars, con un afflato sicilianista degno di nota, si sono scagliati contro il nuovo scellerato accordo tra lo Stato e la Regione con cui il Presidente Crocetta svende la Sicilia e i diritti dei Siciliani per un piatto di lenticchie”. Lo dice il leader di Siciliani Liberi, professor Massimo Costa, che aggiunge:

“Non basta però denunciare. Adesso bisogna passare all’azione. L’accordo, come peraltro sottolineato in diversi interventi, come quello dell’on. Cordaro e quello dell’on. Fazio è del tutto illegittimo e probabilmente pure incostituzionale. Crocetta – continua Costa- non può impegnare l’Assemblea regionale siciliana ad adeguarsi ad una intesa di cui i deputati erano all’oscuro, non rientra tra le sue prerogative vincolare l’Ars alle sue scelte personali. Suggeriamo, quindi, ai deputati siciliani di avvalersi delle loro competenze giuridiche per impugnare l’accordo dinnanzi al TAR”.
“Ovviamente e questo non ci sorprende – continua il leader di Siciliani Liberi- l’unica nota stonata della seduta di ieri, è stato l’intervento del deputato del PD, Giovanni Panepinto (ve ne parliamo qui, ndr): l’unica cosa giusta che ha detto è che non è un esperto di economia e la sua difesa dell’accordo lo dimostra pienamente”.

“Il suo riferimento all’Evis (l’Esercito volontario per l’indipendenza della Sicilia), poi, per quanto sbagliato nella sostanza (ha ritirato fuori la bufala secondo cui gli indipendentisti aspirassero a diventare una stella americana. Si vede che non è neanche esperto di storia), mostra però che ha capito una cosa importante e cioè – sottolinea Costa- che gli indipendentisti sono tornati e fa bene a preoccuparsi perché in una Sicilia indipendente non ci sarebbe spazio per un ascaro come lui così come non ci sarebbe spazio per accordi che calpestano la dignità dei Siciliani. La prima cosa che faremo quando la nostra Sicilia sarà di nuovo libera è riportare l’Iva al 10% e l’Irpef al 20%. L’on. Panepinto se ne faccia una ragione”.

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