Perché la ‘calata’ della Lega di Salvini in Sicilia è una seconda impresa del Mille!/ MATTINALE 320

25 marzo 2019

Ricordiamoci che la prima mossa di Garibaldi il ‘liberatore’ fu quella di svuotare le ‘casse’ delle banche siciliane e napoletane per portare i soldi ai Savoia. La stessa cosa farà la Lega di Salvini non prima di essersi presi i voti dei meridionali: svuoterà le ‘casse’ delle Regione del Sud per portare i soldi alle Regioni del Centro Nord. E lo farà grazie ai voti degli stessi meridionali… 

Come i nostri lettori sanno, stiamo pubblicando, a puntate, il bel volume di Giuseppe Scianò sull’equivoco truffaldino dell’impresa dei Mille in Sicilia. Il libro s’intitola: “… e nel maggio del 1860 la Sicilia diventò Colonia!”. Bene, sappiamo che è in corso un ennesimo imbroglio ai danni della Sicilia e del Sud: la ‘calata’ della Lega di Salvini. Così come quei pochi siciliani che, nel 1860, andarono dietro a Garibaldi si ritrovarono, poi, con un pugno di mosche, i siciliani e i meridionali che oggi vanno dietro a Salvini si ritroveranno, allo stesso modo, fregati!

Credeteci, le similitudini tra garibaldini e leghisti sono tante. Negli anni che precedettero il 1860, è vero, in Sicilia c’erano state rivolte contro il Borbone: ma erano rivolte non per consegnarsi – come avvenne con quell’imbroglione di Garibaldi – ai Savoia, ma per liberare la Sicilia e conquistare l’indipendenza.

Oggi c’è un’aria di rivolta in un Sud che, dagli anni della cosiddetta Seconda Repubblica in poi, è diventato sempre più povero. Giusto ribellarsi alla vecchia politica rappresentata dal centrodestra e dal centrosinistra. Ma è un errore gravissimo, da parte dei meridionali, pensare di risolvere i problemi del Sud votando Lega.

E’ noto che uno dei primi atti di Garibaldi il ‘conquistatore’, una volta arrivato a Palermo e a Napoli, fu quello di svuotare le ‘casse’, rispettivamente, del Banco di Sicilia e della Banca napoletana.

La stessa cosa farà Salvini se riuscirà a diventare capo del Governo appoggiato da quello che resta del berlusconismo e dagli ex democristiani sempre pronti, ormai, a mettersi al servizio del più forte.

La Lega di Salvini, cari siciliani e cari abitanti del Sud, punta ad un grande obiettivo: svuotare le ‘casse’ delle Regioni del Sud, così come Garibaldi svuotò le ‘casse’ delle banche meridionali.

In queste ore i risultati elettorali della Basilicata ci dicono che ha vinto il centrodestra. E ci dicono, soprattutto, che in questa Regione la Lega di Salvini è al 18%. Non è il primo partito perché il Movimento 5 Stelle è riuscito a prendere un punto e mezzo in più.

Ma la Lega andrà anche al Governo della Basilicata. Certo, ci andrà con l’armata Brancaleone del centrodestra, così com’è andata al Governo dell’Abruzzo e della Sardegna.

E da lì, adesso – grazie alla presenza nel Governo di tre Regioni meridionali: Abruzzo, Sardegna e, adesso, anche Basilicata – la Lega si appresta a massacrare i meridionali grazie ai voti degli stessi meridionali. E lo farà a gran voce – proprio perché anche nel Sud ha ‘vinto’ le elezioni – chiedendo l’applicazione della cosiddetta ‘Autonomia differenziata’, detta altrimenti ‘Secessione dei ricchi’.

Tre Regioni del Nord – Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna (che poi sono quattro, perché anche il Piemonte è d’accordo) – si terranno il “residuo fiscale”: formula linguistica coniata per prendere in giro, anche a parole, il Sud.

Perché non si tratta affatto di un ‘residuo’, ma di circa 190 miliardi di euro che usciranno dalle ‘casse’ delle Regioni del Sud per entrare nelle ‘casse’ delle Regioni del Nord.

L’Unione Europea dell’euro ha reso l’Italia più povera. Per tutta risposta, invece di chiedere conto e ragione a una UE di massoni e predoni, controllata da una banda di liberisti, il Nord Italia e qualche Regione del Centro Italia hanno deciso di scippare altre risorse a un Sud già incredibilmente impoverito.

Una politica demenziale, che renderà l’Italia sempre più divisa e sempre più lontana dallo spirito della Costituzione del 1948.

E chi c’è a capo di questa armata antimeridionale? L’abbiamo già detto: la Lega di Salvini. La cosa incredibile è che questa forza politica divisiva sta realizzando tale obiettivo con il consenso degli stessi meridionali!

Tantissimi elettori del Sud Italia non vogliono più votare per il PD e per Forza Italia e sono delusi anche dal Movimento 5 Stelle (che, in verità, nel Sud, non ha fatto molto: anzi, in alcuni casi, ha fatto anche danni: vedi il sì all’ILVA di Taranto e alla TAP, sempre in Puglia, per non parlare dell’agricoltura del Sud abbandonata alle ‘grinfie’ del Ministro leghista delle Politiche agricole).

Questi tanti elettori delusi del Sud, per mancanza di una forza locale credibile, si stanno rivolgendo alla Lega di Salvini nell’illusione che i leghisti faranno qualcosa per il Sud. Ma non hanno capito che passeranno dalla padella alla brace, perché ai leghisti, del Sud, interessano solo i voti, mentre della vita delle popolazioni meridionali non gliene può fregare di meno!

Parlano i fatti: parlano i ‘numeri’ della ‘Secessione dei ricchi’: quando le prime quattro Regioni del Centro Nord si terranno il ‘residuo fiscale’, il Sud dovrà fare a meno – come già accennato – di 190 miliardi di euro circa. Ciò significa che verranno ulteriormente decurtarti i soldi per gli ospedali pubblici e verranno meno fondi per la scuola pubblica.

Non sfugge agli osservatori che a volere la ‘Secessione dei ricchi’ non è, di fatto, solo la Lega: la vogliono anche gli esponenti ‘nordisti’ del centrodestra e gli esponenti ‘nordisti’ del centrosinistra. Perché se Veneto e Lombardia sono governate dalla Lega in alleanza con il resto del centrodestra, Emilia Romagna e Piemonte sono Regioni governate dal centrosinistra. 

La cosa incredibile – lo ribadiamo – è che questo ennesimo scippo ai danni del Sud avverrà con il voto degli stessi meridionali!

In Abruzzo la Lega ha fatto il pieno dei voti. In Sardegna ha subìto una mezza battuta d’arresto perché, prima del voto, è esplosa la rivolta dei pastori sardi. Ma in Basilicata – in Basilicata, una Regione del Sud che più Sud non si può! – per un punto e mezzo la Lega di Salvini non è il primo partito.

Ora arriveranno le elezioni europee. La Lega farà il pieno di voti al Centro Nord. E prenderà voti ed eurodeputati anche al Sud. Facendo quattro conti, nel collegio Sicilia-Sardegna i leghisti di Salvini, vuoi per il risultato complessivo che si attendono, vuoi per i voti che contano di prendere anche nelle due Isole, eleggeranno, con molta probabilità, due deputati europei. E altri eurodeputati eleggeranno del resto del Mezzogiorno.

Avete letto bene: nel futuro Parlamento europeo – che sarà, con molta probabilità un Parlamento europeo ‘costituente’, che cambierà le regole della stessa Unione Europea – il Sud manderà un gruppo di deputati meridionali che, invece di difendere le Regioni e le ragioni del Mezzogiorno, sarà al servizio della Lega.

E non ci venite a dire che Salvini è bravo. Il capolavoro non lo farà la Lega: lo faranno gli elettori meridionali che voteranno Lega di Salvini!

Foto tratta da strettoweb.com

 

 

 

 

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