Autostrade del CAS, Musumeci e Falcone gettano la spugna: li gestirà l’ANAS. Lo vuole Salvini?

18 agosto 2018

A noi questa scelta annunciata dal Presidente della Regione – che leggiamo sul ‘Giornale di Sicilia on line’ – sembra una follia: una follia e una sconfitta politica, perché l’ANAS, in Sicilia, ha brillato per grande inefficienza. Evidentemente il crollo del Ponte Morandi di Genova fa paura al Presidente e all’assessore, che preferiscono la ‘fuga’ tra le braccia dell’ANAS. O forse è il prezzo che Musumeci vede pagare alla Lega di Salvini? 

Colpo di genio del Governo regionale siciliano di Nello Musumeci: il CAS, Consorzio Autostrade Siciliane chiuderà i battenti. E le tre autostrade dell’Isola gestite fino ad oggi dallo stesso CAS – la Palermo-Messina, la Messina-Catania e la Siracusa-Gela (che deve ancora essere completata) – passeranno in gestione all’ANAS.

“Il Consorzio Autostrade Siciliane chiuderà entro l’anno – dice il Presidente della Regione, Nello Musumeci, al Giornale di Sicilia on line -. Questa esperienza sembra essere conclusa e c’è l’intesa con l’assessore alle Infrastrutture e l’intero Governo affinché si definisca la questione in questo senso. C’è l’ANAS interessata alla successione”.

L’ANAS o le ex Ferrovie dello Stato? La domanda non è oziosa, perché l’intenzione del passato Governo regionale di centrosinistra era quella di ‘infilare’ l’ANAS dentro le Ferrovie per creare un unico gruppo.

Il nuovo Governo Conte-Di Maio-Salvini seguirà questa strada o bloccherà la bloccherà?

Intanto non possiamo che ‘complimentarci’ con il Presidente Musumeci per la scelta ‘intelligente’ e, soprattutto, ‘lungimirante’. Del resto, dal ‘miscuglio’, tutto catanese (provincia di Catania) tra Musumeci e l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, una scelta del genere non arriva inaspettata.

Questo blog, da tempo, ha denunciato le storture nella gestione del CAS, riportando, spesso, le denunce del sindacato dei trasporti ORSA (COME POTETE LEGGERE NEGLI ARTICOLI ALLEGATI). Ma un conto è criticare il CAS, altra e ben diversa cosa è cedere la gestione di tre importanti autostrade all’ANAS, che in Sicilia, fino ad oggi, ha brillato per grande inefficienza.

I risultati ottenuti dall’ANAS in Sicilia sono sotto gli occhi di tutti: l’autostrada Palermo-Catania è un delirio, si salva un po’ solo la Palermo-Trapani-Mazara del Vallo. Ma se passiamo alla gestione delle strade a scorrimento veloce della Sicilia – gestite dall’ANAS – c’è solo da mettersi le mani nei capelli!

Difficile capire il motivo per il quale il Governo regionale avrebbe deciso di cedere all’ANAS la gestione di tre autostrade che, se gestire correttamente, potrebbero diventare un esempio di buona amministrazione (anche producendo utili per la stessa amministrazione regionale).

Invece il Governo regionale ha deciso di gettare la spugna. Perché?

Sempre sul Giornale di Sicilia on line leggiamo che “venerdì prossimo i vertici di ANAS, CAS, della Protezione Civile e i dirigenti dell’assessorato regionale alle Infrastrutture sono stati convocati da Musumeci per una riunione operativa sullo stato di salute dei ponti, delle autostrade e della viabilità secondaria nell’Isola”

“I fatti di Genova – dice Musumeci – ci impongono di effettuare un monitoraggio per avere ben chiaro la situazione in Sicilia. Già a febbraio avevo pensato di avviare questa campagna per la sicurezza dei trasporti nell’Isola”.

Forse è il cattivo stato delle autostrade gestite dal CAS che fanno temere al Presidente della Regione possibili pericoli, così è meglio ‘girare’ la patata bollente’ all’ANAS?

E’ questo l’insegnamento che il Presidente Musumeci e l’assessore Falcone traggono dal crollo del Ponte Morandi di Genova? ‘Fuggire’ tra le braccia dell’ANAS? O, forse, è il prezzo che Musumeci deve pagare alla Lega di Salvini?

In ogni caso – Musumeci e l’assessore Falcone ne prendano atto – se anche le autostrade del CAS finiranno all’ANAS, la loro sarà una sconfitta politica su tutta la linea.

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