Dalla burocrazia al precariato: il programma di F. Busalacchi in pillole (parte quarta)

8 aprile 2017

Il programma in dieci punti per uno sguardo d’insieme: dalla scuola alla sanità, dalla pubblica amministrazione ai forestali, dal lavoro ai rapporti con lo Stato…

Proseguiamo con la pubblicazione del programma del candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Franco Busalacchi.  In questo primo post potete scoprire le ragioni che lo hanno spinto a scendere in campo (qui potete leggere il suo curriculum). Nel secondo post, dettagli di una proposta molto particolare: il reddito di cittadinanza calato nella realtà siciliana.

Nel terzo post, una analisi del contesto storico e politico che ha determinato le condizioni in cui oggi si trova la Sicilia e i motivi per cui lo Statuto non ha funzionato come avrebbe dovuto.

Adesso vi proponiamo una panoramica dell’intero programma, rinviando ai prossimi post i dovuti approfondimenti.

Il programma in pillole

di Franco Busalacchi

 

1.La politica è servizio; non è un lavoro, né una fonte di lucro. E’ impegno sociale assunto nell’interesse di altri e non di se stessi !! Non dà diritto a pensione o vitalizio, ma ad un equo rimborso spese collegato a tempo alla carica.
2.La scuola è la precondizione di ogni ordinato assetto sociale e civile. Chi vuole veramente cambiare le cose deve partire dalla scuola e dall’insegnamento e impiegarvi le risorse necessarie.

3.Il funzionamento delle burocrazie e della pubblica amministrazione tutta non è opzionale. Chi va al governo e deve e vuole governare deve assicurarsi che la macchina amministrativa funzioni e sia adeguata per far raggiungere al governo i suoi obbiettivi.

4. Imperativa è la difesa e la valorizzazione dei nostri prodotti alimentari. Sarà proibito l’ingresso in Sicilia di prodotti alimentari extracomunitari “ammazza mercato”. Sarà bandito dalle nostre tavole tutto il peggio della globalizzazione, che di seguito a controlli severi risulti dannoso alla salute.

5. La Sicilia e l’utopia ambientale. Il sole riversa sulla Sicilia l’equivalente di milioni e milioni di tonnellate di petrolio,molto più del fabbisogno attuale dell’isola. “Chi ha una comodità e non se ne serve non trova un confessore che l’assolve” La scelta dell’uso dell’energia solare è solo il punto di partenza di una scelta di vita.

6.Sanità.Gradualmente, entro la prossima legislatura dovrà essere realizzata la piena e assoluta distinzione tra prestazioni sanitarie pubbliche e private. La buffonata tutta italica del medico ospedaliero che gioca con i bianchi e con i neri “ in moenibus et extra moenia” deve cessare. Nello stesso arco di tempo di cinque anni il rapporto tra spesa per prevenzione, anche alimentare, e spesa per diagnosi, cura e riabilitazione, dovrà essere interamente rovesciato.

7. Lavoro, occupazione e protezione sociale. L’eliminazione del precariato storico è interesse pubblico, non regalo o scambio elettorale. Sarà introdotta a titolo sperimentale l’integrazione dei minimi salariali degli occupati, come volano per incrementare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e l’emersione del lavoro nero.
8. Salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, dei beni culturali e ambientali Ottimazione dell’offerta turistica ai visitatori e agli ospiti della Sicilia, “divino museo …”.

9. I rapporti con l’amministrazione dello Stato saranno improntati ad una intransigente difesa delle prerogative statutarie e della affermazione e del recupero dei valori e degli istituti dell’autonomia. Perseguirò questi obbiettivi in ogni sede e grado di giudizio, compresa la Corte di Strasburgo. Dalla quale avremo giustizia di fronte all’Europa tutta.

10. Il precariato nello pubblica amministrazione deve finire. Non è possibile che da una ingiustizia perpetrata nel passato debbano venire disagi e disfunzioni nel presente, senza la speranza di chiudere questa partita. Perché il precariato si può chiudere, solo che lo si voglia. E chi non lo vuole è proprio chi sul precariato ha costruito e intende coltivare le proprio fortune politiche. Dare una proroga un attimo prima della scadenza dei contratti tiene al laccio. La stabilizzazione è libertà. L’intreccio perverso tra la politica strozzina e il bisogno genera una dipendenza che non è consentita a chi svolge funzioni pubbliche come sono quelle svolte dai precari che rischiano di diventare ricattabili e ostaggio della cattiva politica. I soldo si trovano, perché si devono trovare. E’ interesse pubblico. Come è interesse pubblico il funzionamento corretto e libero della pubblica amministrazione

Gli addetti ai servizi socialmente utili e gli operai forestali.
Vale per questi soggetti lo stesso ragionamento di sopra. Il primo passo è la destagionalizzione delle attività di riferimento. In particolare gli operaio forestali saranno iscritti in una lista unica regionale che prevederà per tutti una attività lavorativa di almeno 9 mesi utili ed impiegati in un piano strutturale di valenza provinciale che preveda interventi strutturali e infrastrutturali di:
-difesa del suolo, lavori di prevenzione e manutenzione;
messa in sicurezza delle strutture e degli insediamenti a rischio idrogeologico;
-interventi di protezione e salvaguardia dei litorali;
-recupero di aree degradate;
-interventi strutturali di bonifica e pulizia di corsi d’acqua, torrenti e laghi
-interventi di perimetrazione e tabellazione della sentieristica delle aree naturalistiche.

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