Coronavirus: perché il Governo Conte bis non riconosce di avere sbagliato? Crescerebbe la responsabilità

14 novembre 2020

Non si può far ricadere la responsabilità di quello che sta succedendo in Italia sulla popolazione “indisciplinata” e che “non indossa la mascherina” dopo che il Governo nazionale ha distribuito bonus vacanze, ha aperto le scuole e ha sostenuto l’acquisto di monopattini e biciclette invece di potenziare gli ospedali pubblici!

Sarà che, essendo stati sempre pessimisti, avendo criticato, sin da Giugno scorso, le aperture del Governo nazionale e delle Regioni vediamo tutto in una luce diversa. Insomma, noi non crediamo che, nella lotta al COVID-19 portata avanti in Italia la strategie delle tre fasce sia vincente. Anche perché, da quello che vediamo, ormai la prima fascia – la gialla – è sparita. Vediamo ancora le Regioni arancioni, ma abbiamo la sensazione che il rosso stia per prendere la prevalenza su tutta l’Italia.

Sì, siamo pessimisti. Ormai non contiamo più quante persone, sulla rete, ci hanno preso in giro a Giugno e Luglio quando scrivevamo che la folla di persone in spiaggia era una follia! Ci è rimasta impressa un’immagine: l’immagine della spiaggia della Plaia, a Catania, piana di bagnanti!

Abbiamo criticato più volte il bonus vacanze, perché ritenevamo sbagliato il messaggio che il Governo nazionale di Giuseppe Conte ha lanciato alla popolazione italiana: della serie, potete andare tutti in vacanza!

La cosa che non abbiamo capito è il perché in tanti hanno ironizzato su Angela da Mondello, la signora palermitana, oggi diventata quasi una star (pare che lavorerà con Lele Mora!), che cantava e ballava al grido di “Uncinnè Coviddi, unicinnè!”, mentre il Governo nazionale distribuiva bonus vacanze! L’Italia è un Paese veramente strano!

E la Sicilia? Ecco, leggendo le notizie sulla rete – e quindi leggendo giornali e blog di tutta l’Isola e anche notizie varie qua e là – a noi non sembra affatto che la situazione in Sicilia migliori. A noi sembra invece che la situazione peggiori.

Se leggiamo in questo momento – sono le 17 e 54 – la prima pagina di Blog Sicilia ci spaventiamo:

“Covid19 Sicilia, 1729 nuovi positivi, 23 morti e 186 guariti, 527 casi a Palermo, 359 a Catania”.

E ancora:

“1.677 sono i ricoverati con un incremento di 17: 1462, 12 in più, in regime ordinario e 215 in terapia intensiva con un aumento di 5 ricoveri. In isolamento domiciliare sono 26.129. I guariti sono 186”.

Sono ‘numeri’ che ci debbono tranquillizzare? Non si direbbe proprio!

Impressiona la situazione a Palermo. All’Ospedale Civico sembra che le cose non vadano bene. Leggiamo su La Sicilia l’allarme dei lavoratori del Pronto Soccorso di questo ospedale:

“Siamo stanchi, sfiniti sia fisicamente sia psicologicamente. Ai turni massacranti si aggiunge un carico emotivo pesantissimo. Assistiamo anche i nostri 19 colleghi contagiati, di cui uno di appena 36 anni sta per essere trasferito in terapia intensiva per difficoltà respiratorie. E ogni giorno ci chiediamo se toccherà a noi. Aiutateci” (QUI L’ARTICOLO DE LA SICILIA PER ESTESO).

Leggiamo che “l’RT cala, a la curva non scende”.

Ci chiediamo e chiediamo: invece di proseguire con questo linguaggio ‘simbolico’ e ‘tranquillizzante’ non sarebbe il caso di fare qualcosa in più? Per esempio, dire alla popolazione – dovrebbe essere il Governo nazionale a dirlo:

“Cari italiani, purtroppo da Maggio ad oggi abbiamo sbagliato quasi tutto. Chiediamo scusa. Ci siamo illusi che il virus fosse quasi scomparso e non abbiamo fatto nulla per prevenire la seconda ondata di pandemia.

Abbiamo sbagliato con il bonus vacanze. Abbiamo fatto passare tra la popolazione un messaggio sbagliato, come se era arrivato il momento delle vacanze senza pensieri.

Abbiamo sbagliato con i monopattini e le biciclette: invece di promuovere monopattini e biciclette avremmo dovuto potenziare la sanità pubblica: Pronto Soccorso, terapie intensive, potenziamento di medici e infermieri.

Abbiamo sbagliato a spendere una barca di denaro per i migranti economici che potevano restare nei Paesi di origine e, con questa barca di denaro pubblico utilizzata a piene mani per affittare navi e finanziare tutto il sistema che sta dietro i migranti, avremmo potuto potenziare la sanità pubblica: Pronto Soccorso, terapie intensive, potenziamento di medici e infermieri.

Abbiamo sbagliato a riaprire le scuole.

Visto che abbiamo sbagliato, per favore, adesso state attenti perché la malattia è insidiosa. E oggi colpisce tutti. E state soprattutto attenti al Sud e in Sicilia dove la sanità pubblica è fragile”.

Queste sono le parole che ci piacerebbe ascoltare dal Governo nazionale, non che “Rt cala”, mentre negli ospedali si respira sofferenza.

 

 

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