Festa della Repubblica e frecce tricolori: non c’è nulla da festeggiare in Sicilia (e nel Sud)

29 maggio 2020

La Repubblica italiana – come ricorda opportunamente il Movimento Siciliani Liberi – tratta la Sicilia e il Sud come colonie. Ne consegue che i cittadini siciliani e, in generale, i meridionali, al di là del dato spettacolare rappresentato dalle frecce tricolore, il 2 Giugno non hanno proprio nulla da festeggiare. Il 2 Giugno, a Palermo, c’è da ‘fare la festa’ al Governo regionale siciliano di centrodestra-leghista, rissoso e inconcludente

Sotto il titolo “Frecce tricolori: le scie ‘ciniche’ italiane a Palermo va una riflessione che riprendiamo dalla pagina di Siciliani Liberi. Si parla di due giorni addietro, quando “i cieli di #Palermo sono stati invasi dalle ‘frecce tricolori’. L’iniziativa, che in questi giorni coinvolge varie città d’Italia, è stata voluta dal Ministero della Difesa nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica”.

“In un momento di grande difficoltà sistemica – leggiamo sempre nel post di Siciliani Liberi – l’Italia gioca quindi la carta dell’orgoglio nazionale. A noi, consapevoli di vivere in un’antica ‘Nazione senza Stato’ chiamata #Sicilia, queste spettacolari esibizioni di nazionalismo italiano non impressionano né commuovono. Al contrario, le riteniamo offensive del buonsenso e della realtà”.

“Da Siciliani – prosegue il post – quali motivi d’orgoglio dovremmo avere nell’esaltare i simboli di uno Stato unitario che calpesta la nostra Isola trattandola come una colonia d’oltremare? Quali ragioni dovrebbero spingerci a celebrare i vessilli di uno Stato che non rispetta l’#Autonomia Siciliana, che predilige sistematicamente gli interessi di una parte del Paese a discapito delle altre e che mantiene nel più scandaloso degrado economico ed infrastrutturale la nostra terra?”.

In effetti, cosa c’è da ‘festeggiare’ in Sicilia e, in generale, nel Sud Italia? Nel lontano 1972 – come potete vedere nella foto sopra – il Corriere della Sera scriveva che il divario economico e infrastrutturale tra Nord e Sud Italia sarebbe stato colmato nel 2020.

Ebbene, siamo nel 2020 e il divario economico e infrastrutturale tra Nord e Sud Italia si è addirittura ampliato! Per quale motivo, il 2 Giugno, la Sicilia e il Sud dovrebbero ‘festeggiare’ una Repubblica che ha accentuato un problema storico? Che festeggino al Nord e ci lascino in pace!

“Mentre il #tricolore sfreccia nei cieli di Palermo – conclude la riflessione di Siciliani Liberi – il poderoso sistema italiano dei trasporti ferroviari offre la possibilità di attraversare l’Isola, da #Trapani a #Siracusa, nel tempo record di 12 ore scarse. Per questo non ci uniamo all’ondata patriottarda di queste ore ed il #2giugno saremo in piazza a Palermo per la dignità della Sicilia”.

Il riferimento è alla manifestazione del prossimo 2 Giugno a Palermo. Una risposta al Governo regionale di Nello Musumeci: in particolare, una risposta allo stesso presidente della Regione, Musumeci, che alle proteste dei tanti siciliani che lamentano la superficialità con la quale è stata affidata alla Lega la gestione dell’identità siciliana, ha risposto che a protestare è solo “un’esigua minoranza” di siciliani.

Il 2 Giugno sarà l’occasione per vedere come stanno le cose. Anticipando sin da ora che se Martedì 2 Giugno, a Palermo, alle 18,00, nella Piazza antistante Palazzo Reale, sede del Parlamento della nostra Isola, ci saranno mille persone a manifestare, ebbene, sarà già una grande vittoria contro l’arroganza dell’attuale Governo regionale. Perché portare mille persone in piazza in tempi di pandemia sarà una bella impresa.

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