In Turchia rieletto Erdogan: vince la Cina, perde l’Occidente

28 maggio 2023
  • E’ inutile girarci attorno: gli occidentali hanno cercato in tutti i modi di fare perdere Erdogan al ballottaggio ma non ci sono riusciti
  • Se la guerra in Ucraina salirà di tono – cosa molto probabile – la situazione, per l’Unione europea, potrebbe peggiorare

E’ inutile girarci attorno: gli occidentali hanno cercato in tutti i modi di fare perdere Erdogan al ballottaggio ma non ci sono riusciti

In Turchia, nonostante l’ostracismo di USA e Ue – o forse proprio per questo – il presidente uscente, Recep Tayyip Erdogan, è stato eletto presidente per la terza volta. Non sono bastate le pressioni occidentali per fargli perdere le elezioni. Ci hanno provato al primo turno dove Erdogan non ha vinto per un soffio (e questo già la dice lunga…). L’Occidente ci ha riprovato al ballottaggio appoggiando in tutti i modi l’avversario del presidente uscente, Kemal Kilicdaroglu. Sforzi inutili, perché Erdogan ha vinto con il 53,4% dei voti, mentre il suo sfidante si è fermato al 46,6%. Insomma, quasi 8 punti di differenza. Con molta probabilità, la vittoria netta di Erdogan non consentirà ai suoi avversari di sollevare cavilli su brogli elettorali. Insomma, gli occidentali – Stati Uniti d’America e Unione europea in testa – hanno perso malamente anche le elezioni presidenziali in Turchia. Hanno vinto, invece, la Cina Xi Jinping e i suoi alleati. E ha vinto anche la Russia di Putin. Nella guerra in corso in Ucraina la Turchia occupa una posizione geografica e geopolitica importante. Agli occidentali impegnati nella guerra contro la Russia in territorio ucraino non resta che masticare amaro e dare mandato ai soliti algoritmi di nascondere gli articoli che raccontano una verità politica e geopolitica che è sotto gli occhi di tutti: l’Occidente ha perso anche le elezioni in Turchia. Non dobbiamo dimenticare che, qualche anno fa, gli Stati Uniti hanno cercato di ‘esportare’ la democrazia pure in Turchia, sponsorizzando un colpo di Stato andato a male. Ora ‘incassano’ anche la loro sconfitta con la vittoria netta di Erdogan. E che le cose stiano così lo si capisce dalla stizza dei mezzi d’informazione occidentali che non potranno nemmeno organizzare una mezza campagna sui brogli elettorali…

 

Se la guerra in Ucraina salirà di tono – cosa molto probabile – la situazione, per l’Unione europea, potrebbe peggiorare

La realtà ci dice che l’Occidente – sempre più debole e sempre meno capace di interferire negli equilibri politici e geopolitici mondiali – piano piano perde forza e commette errori. Uno sbaglio grossolano è stato quello di mettere fuori dal circuito delle banche occidentali SWIFT la Russia, che è passata con il circuito della Cina, CIPS (qui un nostro articolo). Adesso la vittoria di Erdogan, che l’Occidente vede come fumo negli occhi. Inutile soffermarsi sui dilettanti allo sbaraglio che guidano l’Unione europea. Dopo avere intrapreso una guerra contro la Russia (fornire armi all’Ucraina significa schierarsi contro la Russia, e a nulla serve l’ambiguità della Germania, che rimane sottotraccia alleata di Cina e Russia), Paese europeo di lunga tradizione, adesso la Ue si è messa anche contro la Turchia. Oggi che Erdogan è tornato alla presidenza del suo Paese più forte di prima qualcosa la farà. Vero è che in Turchia la situazione economica non è florida (c’è un problema di inflazione che il Governo turco non ha mai nascosto, a differenza dell’Unione europea che dirama dati fasulli e tragicomici sull’inflazione) e a Erdogan potrebbe sempre fare comodo la barca di soldi che la Ue versa ogni anno alla Turchia per tenere ‘prigionieri’ sul confine con l’Europa dell’est non meno di 4 milioni di profughi; ma è anche vero che se la guerra in Ucraina dovesse salire di tono – cosa molto probabile – non è da escludere che la Turchia lasci passare un paio di milioni di profughi per ‘incasinare’ l’Unione europea che continua a fornire armi all’Ucraina. Un fatto è certo: con la vittoria di Erdogan la guerra in Ucraina degli occidentali contro la Russia si complica: e si complica per gli stessi occidentali, Europa soprattutto.

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