Oggi nuova prova del fuoco tra attacchi a banche e Borse e arrembaggio dei migranti in Italia?/ MATTINALE 872

27 marzo 2023
  • Ci sarà un nuovo attacco alle banche tedesche e, in generale, occidentali? 
  • Si prospetta uno scenario da Grande crisi del 1929? 
  • In Italia i punti di sbarco dei migranti potrebbero passare da due a sei

Ci sarà un nuovo attacco alle banche tedesche e, in generale, occidentali? 

Venerdì scorso abbiamo lasciato le Borse e le banche nel panico. L’attacco più pesante è stato registrato alle banche tedesche Deutsche Bank e CommerzBank. Sabato e ieri Domenica 26 Marzo Lampedusa e la Sicilia sono state prese d’assalto dai migranti. E’ chiaro che non si tratta di coincidenze. Quanto sta avvenendo è la risposta di Cina e Russia all’Occidente che continua ad alimentare la guerra in Ucraina contro la stessa Russia. Anche se nel caso delle due banche tedesche c’è lo zampino degli americani. Come scriviamo da tempo, la Germania finge di sostenere l’Ucraina ma, in realtà, sottobanco, è schierata con Russia e Cina. Gli Stati Uniti l’hanno capito e infatti hanno messo fuori uso i due gasdotti che passano dal Mar Baltico – Nord Stream 1 e Nord Stream 2 – che servivano per portare il gas russo non in Europa ma in Germania. E Venerdì scorso sono stati i fondi statunitensi ad affossare le due banche tedesche. I giochi sono molto complicati. Il presidente russo Vladimir Putin ha schierato le armi nucleari in Bielorussia. Una risposta al Regno Unito dove qualche governante – che sembrava uscito da un pub dove aveva fatto il pieno di superalcolici – ha detto che il suo Paese invierà in Ucraina armi ad uranio impoverito. Così la tensione è salita alle stelle.

 

Si prospetta uno scenario da Grande crisi del 1929? 

Stamattina alla riapertura dei mercati vedremo che succederà. Va detto che il ruolo della Cina si avverte. Ma, come ricordato, ci sono anche gli americani che, a nostro modesto avviso, dovrebbero finire di regolare i conti con la Germania. Noi, nella settimana finanziaria che si apre oggi, se l’attacco alle banche tedesche dovesse continuare, ci aspettiamo qualche dichiarazione da parte dei governanti della Germania, se non contro gli Stati Uniti, quanto meno per fare un po’ di chiarezza ed uscire dall’ambiguità. Non sappiamo cosa succederà alle Borse e alle banche occidentali. Un fatto comunque è certo: se le banche europee, nella crisi del 2007-2008, avevano le ‘pance’ piene di titoli ‘tossici’, oggi non sono certo messe meglio, se è vero che i soldi dei risparmiatori che dovrebbero essere in ‘cassa’ pronti per essere restituiti a chi ne fa richiesta sono finiti in titoli a lunga scadenza. E siccome i tassi di interesse crescenti hanno reso piuttosto fragile questa temeraria forma di impieghi, i risparmiatori preoccupati potrebbero – come del resto hanno cominciato a fare – chiedere indietro alle banche i propri soldi. Da qui il possibile caos. Potrebbe succedere, insomma, quello che avvenne nel Grande crollo che andò in scena tra il 1929 e il 1931 negli Stati Uniti d’America, quando una banca non fu in grado di restituire i soldi ai risparmiatori generando il panico generale e, appunto, il crollo del mercato. Forse se il Cancellerie Olaf Scholz in Germania e se la televisione non avessero detto che non c’è da preoccuparsi perché “le banche sono solide” e il “sistema è solido” i danni sarebbero stati inferiori; ma i cittadini, oggi, sono portati a moltiplicare per -1 tutti quello che dicono i banchieri e la televisione (e tutto quello che dice Scholz in Germania). Insomma, oggi potremmo assistere al proseguimento del terremoto finanziario di Venerdì scorso. Si sta verificando quello che il grande Lenin diceva a proposito della voracità del capitalismo: “I capitalisti ci venderanno anche la corda per impiccarli”. E nel capitalismo di oggi i banchieri sono in assoluto i più voraci di tutti.

 

In Italia i punti di sbarco dei migranti potrebbero passare da due a sei 

L’attacco all’Occidente dovrebbe dispiegarsi anche con l’utilizzazione dei migranti, condizioni meteomarine permettendo. Fino ad oggi abbiamo assistito all’arrivo di migranti in massa a Lampedusa e in Sicilia. Non è da escludere che Cina e Russia, per mettere in maggiore difficoltà l’Italia – che è l’unico Paese europeo che si affaccia nel Mediterraneo che accoglie migranti – decidano di trasformare Pantelleria in una sorta di Lampedusa bis (qui articolo sugli sbarchi di migranti a Pantelleria). Se nel 2022 a Pantelleria sono arrivati  poco più di 6 mila migranti, va messo nel conto un aumento di sbarchi in quest’isola per aumentare il caos. Da considerare anche la rotta che dall’Algeria arriva fino in Sardegna (qui articolo sugli sbarchi di migranti in Sardegna). Fino ad oggi in Sardegna sono sbarcati numeri contenuti di migranti. Ma non è detto che dall’Algeria – Paese alleato di ferro di Cina e Russia – non si moltiplichino gli arrivi di migranti in Sardegna. Ovviamente gli sbarchi dovrebbero proseguire senza sosta a Lampedusa, dove in due giorni sono arrivati circa 3 mila migranti generando una confusione totale. Poi c’è la nuova rotta che dalla Turchia porta migranti nelle coste calabresi e pugliesi. A conti fatti i punti di approdo di migranti in Italia potrebbero diventare sei: Lampedusa; la Sicilia tra navi ONG, Guardia costiera e sbarchi ‘fantasma’; Pantelleria; Sardegna; Calabria; e la Puglia. In più va anche considerata la gestione dei migranti che si annuncia problematica: non soltanto per la gestione ordinaria, ma soprattutto per i rimpatri (qui articolo sull’incendio al centro di rimpatrio migranti di Pian del Lago a Caltanissetta). In tutto questo c’è la Guardia costiera libica he ha intercettato la nave della Ong Sos Mediterranee Ocean Viking sparando colpi di avvertimento (qui un articolo). E il Governo italiano di Giorgia Meloni, che invece di occuparsi di cose serie, polemizza con i navigatori delle navi ONG. Buona settimana a tutti…

Foto tratta da Quotidiano Nazionale 

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