Macron cadrà travolto dalle proteste popolari e la Germania uscirà dall’euro?/ MATTINALE 869

24 marzo 2023
  • Come proveremo a illustrare, i due scenari non sono affatto lontani dalla realtà
  • L’informazione viziata del nostro tempo 
  • Perché il presidente della Francia Macron verrà cacciato dalla forza delle proteste popolari
  • Il doppio gioco della Germania, che dice di stare con l’Occidente e con l’Ucraina ma, in realtà, resta legata a Russia e Cina. Perché i tedeschi potrebbero dire addio all’euro 

Come proveremo a illustrare, i due scenari non sono affatto lontani dalla realtà

Sono tante le notizie di questi giorni che affollano giornali e televisioni. La notizia più eclatante è che Emmanuel Macron, presidente della Francia, potrebbe essere buttato fuori dall’Eliseo grazie alle proteste popolari. La seconda notizia non viene raccontata bene per non allarmare la popolazione: non è vero che le Borse e le banche occidentali stanno reggendo, perché se non ci fossero i massicci – e onerosi – interventi degli Stati il patatrac sarebbe visibile: e non sappiamo come finirà oggi, giornata di chiusura settimanale, anche se non è da escludere che la Cina dia una mezza ‘strizzatina’ all’Occidente, non violenta ma quanto basta per svenare un altro po’ i Paesi occidentali con continuano imperterriti a voler proseguire la guerra in Ucraina costi quel che costi: ed è proprio per fare aumentare i costi all’Occidente che potrebbe arrivare un nuovo, mezzo attacco cinese ai Borse e banche, che poi è l’unico ‘linguaggio’ che gli occidentali capiscono. La terza notizia è il fallimento di uno dei soliti vertici europei sui migranti. Il capo del Governo italiano, Giorgia Meloni, pensa che i migranti siano un fenomeno naturale, legato alle crisi economiche e alle guerre. In parte è così, ma oggi il contesto è diverso e i migranti che già a partire dalle prossime settimane arriveranno a fiumi in Italia – unico Paese europeo che si affaccia nel Mediterraneo che accoglie migranti – dalla Tunisia, dalla Libia e adesso anche dalla Turchia sono il frutto di una legittima ritorsione di Russia e Cina contro un’Unione europea che continua ad inviare armi e soldi in Ucraina. La signora Meloni e i suoi Ministri si debbono mettere il cuore in pace, perché in questa fase storica non ci potranno mai essere accordi sui migranti con Tunisia, Libia e Turchia, perché la Cina – che oggi è la vera potenza che d’intesa con la Russia esercita un grande ascendente sull’Africa – ha interesse a seminare il caos tra i Paesi che lavorano per far prolungare la guerra in Ucraina.

 

L’informazione viziata del nostro tempo 

In ogni caso, la signora Meloni deve stare serena, per usare una formula ‘famosa’, perché le bugie che raccontano sulla controffensiva dell’Occidente in Ucraina resteranno tali. In Ucraina i russi avanzano sostenuti – direttamente e indirettamente – non soltanto dalla Cina ma da tutti i Paesi del mondo che oggi non si riconoscono più nell’area del dollaro statunitense. Se i governanti italiani non capiscono questo è meglio che cambino mestiere. Chi oggi acquista gas, petrolio, grano, mais e olio di girasole russo – per citare solo alcuni prodotti – indirettamente vanifica le peraltro demenziali sanzioni occidentali contro la Russia e sostiene la stessa Russia nella guerra in Ucraina. Non ci sarà alcuna grande controffensiva dell’Occidente in Ucraina, Paese ormai distrutto dalla guerra e inquinato dalla presenza di sostanze tossiche contenute nelle bombe. Ci sarà, invece, un esodo di cittadini ucraini – in verità già in corso, anche se nascosto dai media occidentali – verso l’Europa. Basterebbe fare un po’ di informazione per sapere quanti ucraini – vere vittime di questa guerra assurda – hanno già lasciato il proprio Paese per dirigersi verso il Nord e Centro Europa. I dati che verrebbero fuori risulterebbero sorprendenti. Ma l’informazione, nel tempo che viviamo, è quasi tutta viziata. Basti pensare alle stupidaggini che hanno raccontato quasi tutti i media occidentali durante la pandemia, quando sono riusciti a fare passare come vera la risibile ‘notizia’ dell’esistenza di un ‘vaccino’ contro un Coronavirus a Rna: una cosa da ridere, ribadiamo, una ‘riscrittura creativa’ della Microbiologia per consentire alle multinazionali farmaceutiche di guadagnare una barca di soldi! Il tutto con strafalcioni incredibili come “dobbiamo avere fiducia nella scienza”, frase che fa solo sorridere chi ha un minimo di familiarità con la scienza e con la filosofia della scienza. Vergogne totali. Tutto quello che, piano piano, va emergendo dimostrerà che la gestione della pandemia è stata una sommatoria informe di affari & inganni.

 

Perché il presidente della Francia Macron verrà cacciato dalla forza delle proteste popolari

Non va meglio in Francia dove il signor Macron, a Dio piacendo, dovrebbe andare a casa. Il perché è semplicissimo. Non è vero che Macron ha vinto le ultime elezioni in Francia. Le ultime elezioni, in Francia, le hanno vinte la destra di Marine Le Pen e la sinistra comunista di Jean-Luc Mélenchon. I comunisti francesi – che sono una formazione politica molto diversa dai socialisti mangia-insetti e servi sciocchi del liberismo del PSE (Partito Socialista Europeo) – hanno votato Macron per non fare eleggere Marine Le Pen. Ma l’accordo – e di accordo si può parlare – è che Macron non avrebbe mai dovuto, come si usa dire in Sicilia fari a pisciazzata fora r’u rinali (fare la pipì fuori dall’orinale per i non siciliani). Invece Macron ha pisciato fuori dall’orinale, imponendo d’imperio la riforma ‘europeista’ delle pensioni, scambiando i francesi per gli italiani. I francesi non sono come gli italiani che accettano tutto se “lo chiede l’Europa”: i francesi sinni stannu futtannu dell’Europa e, soprattutto, non si fanno mettere in piedi in testa da un Governo che non amano. Da qui le proteste popolari. Macron pensa – e a nostro avviso si illude – che i suoi concittadini dimentichino la forzatura del Governo e accettino il passaggio del pensionamento da 62 a 64 anni. Non sarà così non tanto e non soltanto per la riforma in sé, quanto per l’atto: i francesi hanno ghigliottinato un re e non si faranno mettere i piedi in testa da un personaggio voluto peraltro dalle banche e dalla finanza. La lotta sarà a oltranza fino a quando Macron non verrà cacciato.

 

Il doppio gioco della Germania, che dice di stare con l’Occidente e con l’Ucraina ma, in realtà, resta legata a Russia e Cina. Perché i tedeschi potrebbero dire addio all’euro 

Interessante anche quello che sta succedendo in Germania. Nel titolo dell’articolo scriviamo che la Germania uscirà dall’euro. Magari i lettori ci prenderanno per matti. Noi invece proveremo a dimostrare che quello che scriviamo ha una base logica. Vi siete chiesti perché la Turchia e la Bielorussia – due Paesi che confinano con l’Europa dell’Est – non aprono le porte ai milioni di migranti che arrivano dalla Siria, dall’Afghanistan e da altri Paesi del Medio Oriente in sofferenza e li tengono, di fatto, prigionieri? Pensate che sia solo un problema legato alla barca di soldi che ogni anno l’Unione europea consegna a questi due Paesi? I soldi c’entrano pure, visto che non guastano mai. Ma c’è un’altra ragione, che è di ordine geopolitico. La Germania, nella guerra in Ucraina, non è schierata con l’Occidente: la Germania fa finta di essere schierata con l’Occidente ma, in realtà, mantiene i propri rapporti con Russia e Cina. Gli Stati Uniti d’America lo sanno? Certo che lo sanno. Non a caso hanno fatto saltare in aria i due gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 che portavano il gas russo non in Europa ma in Germania. Gli americani sanno tutto ma non possono in questo momento sputtanare la Germania, perché indebolirebbero il fronte occidentale. Così fanno finta di nulla, ma è solo una commedia degli inganni. Con molta probabilità, gli statunitensi sanno anche che, in un modo o nell’altro, la Russia fa arrivare il proprio gas in Germania. Del resto, non è un mistero che l’ex Cancelliere tedesco, il  socialdemocratico Gerhard Schroeder, è stato nominato presidente del consiglio di sorveglianza di Gazprom, il colosso russo che opera nel settore del gas. Se la Germania fosse veramente ‘nemica’ della Russia, Turchia e Bielorussia avrebbero già aperto le rispettive frontiere e milioni di migranti avrebbero già invaso l’Europa dell’Est, Germania in testa. Ciò non impedisce, però, alla Russia di avanzare in Ucraina provocando l’esodo dei cittadini di questo Paese verso l’Europa. Così come non impedisce a Tunisia, Libia e Turchia di far partire migranti verso l’Italia. Il difficile contesto economico che si sta creando in Europa – con la NATO che chiede ad ogni Paese europeo almeno il 2% del proprio Prodotto Interno Lordo per proseguire la guerra in Ucraina – finirà inevitabilmente per scaricare il peso della crisi europea sulla Germania che, grazie ai suoi rapporti, mai interrotti, con Russia è Cina, rimane il Paese economico più forte. Ma siccome la guerra in Ucraina continuerà per molto tempo (lo dice la NATO), siccome l’inflazione aumenterà in tutto l’Occidente (qualche giorno fa la Fed, la Banca centrale americana, ha aumentato ancora una volta i tassi di interesse e la stessa cosa farà, a ruota, la Banca Centrale Europea), siccome il caos migranti è destinato ad aumentare, ecco che la Germania potrebbe decidere di chiamarsi fuori dall’euro, peraltro senza alcun problema, dal momento che – mettendo nel conto tale scenario – la Germania non ha mai messo fuori legge il Marco, cioè la propria vecchia moneta, che ancora oggi viene utilizzata a piene mani, a differenza dell’Italia, che ha fatto sparire le vecchie lire, se non altro perché avrebbero fatto capire agli italiani che l’euro, per l’Italia, è stata una grande truffa. Vi sembra proprio così folle l’ipotesi di una Germania che saluta l’euro?

Foto tratta da LaRegione      

 

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