Palermo, ormai è una quasi certezza: la politica (e i sindacati) vogliono chiudere il Pronto Soccorso del Cervello

21 febbraio 2023
  • Il Pronto Soccorso dell’ospedale Cervello verrà sbaraccato e i medici confluiranno nel Pronto Soccorso di Villa Sofia. La chiamano fusione. A nostro avviso è una scelta sbagliata che avrà ripercussioni negative sul capoluogo siciliano e sui piccoli e grandi Comuni ad ovest di Palermo
  • I due elementi della fusione dei due Pronto Soccorso che non convincono

Il Pronto Soccorso dell’ospedale Cervello verrà sbaraccato e i medici confluiranno nel Pronto Soccorso di Villa Sofia. La chiamano fusione. A nostro avviso è una scelta sbagliata che avrà ripercussioni negative sul capoluogo siciliano e sui piccoli e grandi Comuni ad ovest di Palermo

I nostri dubbi sono risultati fondati: la politica siciliana – con il conforto delle organizzazioni sindacali e, a quanto pare, con la non contrarietà dell’Ordine dei Medici di Palermo si accinge a chiudere il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cervello. Si avvicina la fase finale dello smembramento di un ospedale che è stato per decenni il fiore all’occhiello della sanità pubblica del capoluogo siciliano. Un ospedale che aveva tante punta di diamante che piano piano hanno perso smalto. La prima ‘botta’ all’ospedale Cervello è arrivata con il Governo nazionale di Mario Monti e con il Governo regionale di Raffaele Lombardo. Due Governi pessimi che sono riusciti ad affossare la sanità pubblica a Roma (Governo Monti con i tagli dissennati a questo settore) e la sanità in Sicilia (con la dissennata fusione dell’ospedale Cervello con l’ospedale di Villa Sofia e con altri provvedimenti sbagliati). Nei giorni scorsi abbiamo dato la notizia della chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Cervello con il punto interrogativo. Ma adesso c’è la certezza. Da cosa nasce la nostra certezza? Dalla mancanza di una classe sindacale medica in grado di contrastare una scelta sbagliata e da un’opposizione in Assemblea regionale siciliana che, governando a Roma (PD e Movimento 5 Stelle) e governando in Sicilia (PD), non ha fatto altro che avallare e massacrare la sanità pubblica della nostra Isola. A che titolo, oggi, potrebbe contestare le scelte del centrodestra al Governo dell’Isola se ha fatto anche di peggio, soprattutto dal punto di vista finanziario?

 

I due elementi della fusione dei due Pronto Soccorso che non convincono

Sapete qual è la soluzione per fronteggiare la crisi della sanità pubblica a Palermo, con riferimento ai problemi dei Pronto Soccorso degli ospedali Cervello e Villa Sofia? Si tratta di una soluzione salomonica: nel Pronto Soccorso di Villa Sofia la pianta organica prevede 32 medici ma sono in 14; il Pronto Soccorso del Cervello prevede in pianta organica 26 medici e sono in dieci. Così la politica e i sindacati siciliani hanno deciso non di assumere 18 medici al Pronto Soccorso di Villa Sofia e 16 medici al Pronto Soccorso del Cervello, ma di chiudere il Pronto Soccorso del Cervello e trasferire i 10 medici del Pronto Soccorso del Cervello al Pronto Soccorso di Villa Sofia, che così avrà a disposizione 24 medici. Ne mancano sempre 8 per arrivare a 32, ma già avranno fatto un passo avanti. O è un ulteriore passo indietro? La domanda ci sta perché non si capisce che fine farà l’utenza che oggi affolla il pronto Soccorso del Cervello. Verrà dirottata al Pronto Soccorso di Villa Sofia? Tre gli elementi che non convincono. Il Pronto Soccorso del Cervello, fino ad oggi – e questo è il primo elemento – da quando esiste, è stato il punto di riferimento della parte nord occidentale di Palermo e dei centri, piccoli e grandi, che si distendono lungo la direttrice Palermo-Trapani. Sono così sicuri i politici e i sindacalisti siciliani che la scomparsa del Pronto Soccorso del Cervello non andrà ad intasare il Pronto Soccorso di Villa Sofia? Il secondo elemento è più tecnico: il Pronto Soccorso del Cervello ha sempre avuto una valenza internistica che rischia di perdersi, con grave nocumento per i cittadini-utenti. La sensazione è che questo progetto di fusione tra i due Pronto Soccorso si fondi sulla speranza di un aumento sostanziale della disaffezione dei cittadini palermitani (ma anche dei cittadini dei centri piccoli e grandi del Palermitano a occidente della città) verso i Pronto Soccorso dove ormai si va solo nei casi gravi, perché tutti sanno che si rischia di rimanere ore ed ore prima di una visita e di restare quattro-cinque giorni nella sala di osservazione in attesa di un ricovero. Non abbiamo ancora la certezza matematica della chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Cervello ma alla luce di questa possibilità – a nostro avviso molto concreta – ci chiediamo e chiediamo: il Prefetto di Palermo è stato informato?

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti