L’Italia invasa da grano duro estero e il Ministro Lollobrigida annuncia controlli tra due mesi! /MATTINALE 934

13 febbraio 2023
  • Superfluo aggiungere che i controlli o si effettuano senza avvisare chi deve essere controllato o sono una sceneggiata! 
  • L’attuale Ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, rispetto al Sud e alla Sicilia, si sta confermando addirittura peggiore dei suoi predecessori!  
  • Continuiamo ad avvertire i cittadini meridionali e siciliani – compresi i meridionali e siciliani che vivono nel Nord Italia -: non acquistate pasta industriale ma solo pasta prodotta con i grani duri di Sud Italia e Sicilia  

Superfluo aggiungere che i controlli o si effettuano senza avvisare chi deve essere controllato o sono una sceneggiata! 

Qualcosa ci dice che questa settimana parleremo tanto di grano. Sia per quello che sta succedendo nel Mar Nero, dove la guerra non dà tregua, peggiorando di giorno in giorno, sia per quello che succede dalle nostre parti. Abbiamo già segnalato l’arrivo massiccio, in Italia, di grano duro proveniente da mezzo mondo: Canada in primo luogo, Russia, Ucraina. In effetti, dall’Ucraina il grano non dovrebbe arrivare, perché il grano ucraino dovrebbe essere destinato ai Paesi dell’Africa. Ma la confusione è tanta. L’unico dato certo è che, da quando l’ONU ha convinto la Russia ad aprire il corridoio umanitario nel Mar Nero, per fare transitare il grano e altri prodotti agricoli ucraini verso l’Africa, chissà come e chissà perché il prezzo del grano duro italiano è iniziato a scendere. Dal Settembre dello scorso anno ad oggi,, il prezzo del grano duro italiano, da 57-58 euro al quintale, è passato da 42-43 euro al quintale nel mercato di Foggia (e anche nel mercato di Bologna) a 36-37 euro al quintale della Sicilia. L’economia ha le sue leggi. Se il prezzo di un prodotto va giù le cose sono due: o è caduta la domanda di tale prodotto, o è aumentata l’offerta. Che sia caduta la domanda di grano duro in Italia è impossibile, perché ciò significherebbe la chiusura delle industrie che producono pasta, che in Italia, legge alla mano, può essere prodotta solo con il grano duro. Ne consegue, sul piano della logica economica, che è aumentata l’offerta di grano duro: per la precisione, di grano duro proveniente dall’estero. Se è vero – come leggiamo nei report dell’analista dei mercato internazionali, Sandro Puglisi – che nelle ultime settimane il Canada sta riducendo le esportazioni di grano duro, resta il fatto che il quantitativo di grano duro che il Canada ha esportato fino ad oggi è più del doppio del quantitativo di grano che ha esportato dopo la crisi produttiva del 2021, quando la siccità ha distrutto il 50% della produzione di grano canadese.

 

L’attuale Ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, rispetto al Sud e alla Sicilia, si sta confermando addirittura peggiore dei suoi predecessori!  

Da mesi ci chiediamo e chiediamo: con che grano duro, le industrie italiane, stanno producendo la pasta? Domanda più che legittima. Ebbene, magari non ci crederete, ma dopo cinque mesi il Ministro delle Politiche agricole del Governo italiano di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida, ha battuto un colpo. Come leggiamo su L’INFORMATORE AGRARIO, intervenendo ad un incontro promosso dalla CIA, sigla che sta per Confederazione Italiana Agricoltori, il Ministro Lollobrigida ha detto: “Sulla vicenda del grano duro c’è speculazione? Possibile. Possiamo verificare se l’elemento di trasparenza esiste. Noi tra due mesi inizieremo controlli a campione con l’Ispettorato e i Carabinieri dell’Agroalimentare per verificare che chi ha dichiarato di usare grano duro italiano lo ha fatto veramente”. ‘Notevole’, la dichiarazione del Ministro: controlli tra due mesi! Come si usa dire: coraggio che dopo Aprile viene Maggio! Non controlli ‘a botta di sangue’, cioè subito, senza avvisare coloro i quali dovranno essere controllati, ma tra due mesi! Insomma, cronache di controlli annunciati! Abbiamo conosciuto l’anti-meridionalismo viscerale dei Governi Renzi e Gentiloni, dei Governi di grillini e PD e del Governo di Mario Draghi. Certo, non ci aspettavamo grandissimi cambiamenti con il Governo presieduto da Fratelli d’Italia. Grandi cambiamenti no, ma nemmeno un peggioramento. Invece dobbiamo prendere atto che l’attuale Ministro delle Politiche agricole del Governo Meloni, questo signor Lollobrigida, in materia di anti-meridionalismo viscerale sta surclassando tutti i suoi ultimi predecessori!

 

Continuiamo ad avvertire i cittadini meridionali e siciliani – compresi i meridionali e siciliani che vivono nel Nord Italia -: non acquistate pasta industriale ma solo pasta prodotta con i grani duri di Sud Italia e Sicilia

Non c’è bisogno di dire che il grano duro è una coltura d’elezione del Sud Italia e della Sicilia. E quando il prezzo del grano duro, in meno di cinque mesi, perde circa 15 euro al quintale nel mercato di Foggia e 20 euro al quintale nei mercati siciliani, provocando danni economici ingentissimi a migliaia e migliaia di agricoltori del Sud Italia e della Sicilia, con il Governo nazionale che fa il pesce dentro il barile, ebbene, non c’è altro da commentare. Quando in tutto il mondo – dato FAO – i prezzi dei prodotti agricoli cominciano a scendere ad eccezione dei prezzi dei cereali che si mantengono stabili o continuano ad andare su, mentre nel Sud Italia e in Sicilia il prezzo del grano duro precipita; quando in Europa – Italia in testa – arriva a fiumi grano duro estero di pessima qualità; quando già nel Settembre dello scorso anno il Governo ucraino ammetteva che un terzo delle proprie esportazioni finiva in Europa, alla faccia del corridoio umanitario per fornire grano all’Africa; ebbene, quando succede questo ed altro e il Governo nazionale non muove un dito e solo oggi, dopo cinque mesi, annuncia controlli tra due mesi, beh, allora è bene prendere atto che, ancora una volta, i produttori di grano duro del Sud Italia e della Sicilia sono stati gabbati. E sono stati gabbati dai signori di Fratelli d’Italia, partito politico che si conferma uguale, se non peggiore, al partito di Renzi, al PD, al Movimento 5 Stelle e alla Lega. Torniamo a segnalare ai cittadini siciliani e ai meridionali: alla luce di quanto sta accadendo non acquistate più pasta industriale di alcun tipo, acquistate solo pasta artigianale locale prodotta con grano duro meridionale o siciliano. Avvertiamo anche i meridionali e i siciliani che vivono nel Nord Italia: non acquistate pasta industriale, fatevi spedire la pasta della nostra terra, o acquistatela on line.

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