Agricoltura

Perché mangiare gli insetti con l’ambiente pieno di pesticidi ed erbicidi è insensato

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  • A parte la nausea di tantissime persone per gli insetti a tavola, la trovata dell’Unione europea di mangiare insetti avrebbe avuto senso prima dell’avvento in agricoltura della chimica ‘pesante’ a base di pesticidi ed erbicidi. Oggi, con gli ambienti avvelenati, portare in tavola gli insetti non è molto razionale 
  • Ma lo sanno i signori della Ue che gli insetti, a causa dell’inquinamento, potrebbero sparire entro un secolo? 
  • All’uomo manca solo il glifosato degli insetti 
  • Si fa di tutto per portare in tavola cibi sani, non inquinati, cercando di evitare ortaggi e frutta che arrivano da chissà dove, privilegiando dov’è possibile il Km zero, e poi ci propongono di portare a tavola gli insetti avvelenati dall’ambiente inquinato?  

A parte la nausea di tantissime persone per gli insetti a tavola, la trovata dell’Unione europea di mangiare insetti avrebbe avuto senso prima dell’avvento in agricoltura della chimica ‘pesante’ a base di pesticidi ed erbicidi. Oggi, con gli ambienti avvelenati, portare in tavola gli insetti non è molto razionale 

L’Unione europea ha lanciato in questi giorni la ‘nuova frontiera alimentare’, ovvero portare gli insetti nei piatti degli europei. Non sappiamo quanti cittadini del Vecchio Continente risponderanno a questo maldestro tentativo di fronteggiare la carenza di cibo che si profila nel futuro con gli insetti. Al netto dello schifo delle persone comuni verso una ‘pietanza’ che è degna, in tutto e per tutto, dell’attuale Europa ‘presunto’ unita, va detto che chi sta prospettando questa possibilità alimentare non ha una grande conoscenza del mondo degli insetti e di quanto è avvenuto e continua ad avvenire da 60-70 anni a questa parte. Insomma, se il tragicomico ‘vaccino che non vaccina’ contro un Coronavirus ad Rna ha messo in evidenza una nuova interpretazione della Microbiologia tanto al chilo da parte delle multinazionali farmaceutiche, con il lancio ‘alimentare’ degli insetti aumenta vertiginosamente il grado di insensatezza umana. Proviamo a riassumere come stanno le cose e perché la linea dell’Unione europea sugli insetti ‘alimentari’ non ha né capo, né coda.

 

Ma lo sanno i signori della Ue che gli insetti, a causa dell’inquinamento, potrebbero sparire entro un secolo? 

Gli insetti sono presenti sulla Terra da poco meno di 500 milioni di anni. Sono ancora oggi i due terzi delle specie animali conosciute, anche se, come ora proveremo a illustrare, sono un po’ ‘ammaccati’. Gli insetti, dall’Ordoviciano ad oggi (per la cronaca, l’Ordoviciano è il secondo dei sei periodi geologici in cui è suddivisa l’era geologica paleozoica), hanno dimostrato di saper resistere a grandi stravolgimenti ambientali e climatici. Ma – parlano i fatti – dagli anni ’60 del secolo passato ad oggi hanno dimostrato di essere poco resistenti alla dabbenaggine umana. In che senso? Nel senso che l’uomo, da quando ha deciso di introdurre in agricoltura la chimica ‘pesante’ con pesticidi ed erbicidi, puntando contestualmente alla diffusione dell’agricoltura intensiva, ha già provocato problemi enormi a tantissime specie di insetti. E’ stato accertato che “il 40 per cento delle specie di insetti è sottoposto a drastici tassi di declino in tutto il mondo, un terzo dei quali è già gravemente minacciato. Secondo la ricerca, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Sydney e pubblicata sulla rivista Biological Conservation, il loro tasso di estinzione è otto volte più veloce di quello di mammiferi, uccelli e rettili. Da circa 25-30 anni siamo arrivati a un tasso di estinzione annuale del 2,5 per cento e, secondo le stime, gli insetti potrebbero sparire entro un solo secolo” (qui potere leggere per esteso un interessante articolo di LIFEGATE). Non stiamo dicendo nulla di nuovo se ricordiamo che l’inquinamento sta mettendo a rischio la vita delle api con effetti che potrebbero essere devastanti per la stessa vita sulla Terra.

 

All’uomo manca solo il glifosato degli insetti 

L’uso smodato di pesticidi ed erbicidi (da decenni, in  alcune aree del mondo, pesticidi ed erbicidi vengono diffusi a tappeto in migliaia e migliaia di ettari di terreni con gli aerei come potete constatate qui) ha avvelenato l’ambiente. Quando si parla di pesticidi ed erbicidi non bisogna pensare soltanto alle piante e ai frutti, perché pesticidi ed erbicidi si diffondono negli ambienti circostanti e il vento e l’acqua possono trasportare questi veleni a chilometri e chilometri di distanza. Si chiama effetto deriva. Ci sono, poi, diserbanti che vengono utilizzati anche dai Comuni e da vari enti per diserbare i giardini comunali i lati delle strade. Sul glifosato utilizzato per diserbare i lati delle strade e delle autostrade ci sono state aspre polemiche. Dicono che non si fa più ricorso ai diserbanti per eliminare le erbe che infestano i lati delle strade. Se fosse così si dovrebbero vedere all’opera gli operai che diserbano manualmente i lati delle strade e delle autostrade. Ma questo personale non si vede in giro. Mentre capita di vedere autobotti cariche di diserbanti che irrorano i lati delle strade (come potete vedere qui). Di più: ci dicono che il glifosato utilizzato in presemina non inquina. E’ vero, non inquina il grano e i cereali, ma inquina i terreni agricoli che oggi sono in buona parte pieni di glifosato là dove questo diserbante viene utilizzato.

 

Si fa di tutto per portare in tavola cibi sani, non inquinati, cercando di evitare ortaggi e frutta che arrivano da chissà dove, privilegiando dov’è possibile il Km zero, e poi ci propongono di portare a tavola gli insetti avvelenati dall’ambiente inquinato?  

Cosa vogliamo dire con queste precisazioni? Che il mondo, oggi, è pieno di glifosato (che rimane ancora oggi tra i diserbanti più utilizzati nel Pianeta), è pieno di pesticidi e, in generale, è pieno di sostanze inquinanti: provate a immaginare l’inquinamento delle aree industriali e l’effetto deriva delle aree industriali negli ambienti circostanti (due esempi su tutti in Italia: l’inquinamento provocato dall’acciaieria di Taranto e l’inquinamento che si registra nell’area industriale di Siracusa dove non si riesce a bloccare nemmeno un depuratore che inquina!). Tutto l’inquinamento presente nel mondo colpisce gli insetti: alcune specie di insetti vanno in  sofferenza e, come abbiamo raccontato, cominciano ad estinguersi; altre specie di insetti si adattano a vivere negli ambienti inquinati e diventano essi stessi – se portati in tavola come ci prospetta l’Unione europea – cibo malsano, se è vero che è venuto a contatto con i veleni presenti nell’ambiente. Quindi, a parte la nausea che tante persone provano al solo pensare di mangiare insetti, gli insetti, nel mondo attuale, non sono affatto una fonte sana di cibo. Si tratta di concetti semplici. Negli ultimi anni si sta facendo tanto per portare in tavola cibi sani, le persone di buon senso cercano in tutti i modi di evitare la pasta prodotta con il grano al glifosato e alle micotossine, si cerca di evitare le carni prodotte a colpi di estrogeni e antibiotici, si cerca di evitare ortaggi e frutta che arrivano da chissà dove perché trattati con chissà quali pesticidi ed erbicidi, e poi ci propongono di mangiare gli insetti che vivono a stretto contatto con l’ambiente inquinato… Gli insetti sono importanti per la vita sulla Terra. Li dobbiamo lasciare vivere in un ambiente che dobbiamo disinquinare. Sono fondamentali negli equilibri ecologici e nell’impollinazione e, quindi, per l’agricoltura. Altro che mangiarli!

Foto tratta da Ragusa News     

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