Come mai solo in pochi dicono che con l’aumento dei tassi BCE l’Italia è a rischio? I conti di risparmio uscendo prima dalla Ue

17 dicembre 2022
  • Si tratta come illustra il quotidiano ‘scenari economici.it’ di conti di risparmio presso il Tesoro. La manovra – a nostro modesto avviso – ha un senso solo se l’Italia esce prima dall’Unione europea destinata comunque a franare se proseguirà la guerra in Ucraina 
  • L’innalzamento dei tassi è un’arma a doppio taglio 
  • Cosa sono i conti di risparmio presso il Tesoro
  • Far ripartire l’economia italiana con il risparmio privato degli italiani potrebbe essere un’ottima idea, ma non dentro l’Unione europea!       

Si tratta come illustra il quotidiano scenari economici.it di conti di risparmio presso il Tesoro. La manovra – a nostro modesto avviso – ha un senso solo se l’Italia esce prima dall’Unione europea destinata comunque a franare se proseguirà la guerra in Ucraina

di Economicus

Come ha scritto stamattina il direttore de I Nuovi Vespri, i conti dell’Italia sono a rischio tra fine del Quantitative Easing e l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE (Banca Centrale Europea). Ora tutto si complica, perché il debito pubblico italiano (ma anche quello di altri Paesi dell’Unione europea) non è più facilmente gestibile. Le mosse della BCE stanno provocando un crollo dei valori dei titoli di Stato italiani sui mercati finanziari. Risultato: perdite consistenti per i risparmiatori italiani. Perdite quando si acquistano (anche se i titoli di Stato potrebbero essere non acquistati); e anche quando si acquistano prodotti finanziari che hanno in portafoglio i titoli di Stato italiani (anche in questo caso questi prodotti finanziari potrebbero non essere acquistati). In questa fase storica gli italiani farebbero bene a tenersi i propri soldi. Anche perché l’Unione europea – che in queste ore ricatta l’Italia con il MES, un imbroglio per continuare a ‘saccheggiare’ il Belpaese – se continuerà la guerra in Ucraina è destinata a crollare, forse prima dell’Italia. La scena a cui stiamo assistendo ci sembra degna della commedia dell’assurdo. Quello che scrivo non farà molto piacere al Paesi in cui vivo da anni, l’Inghilterra. Ma le cose vanno dette e scritte per quello che sono. Il cosiddetto Occidente industrializzato, alla fine di Febbraio di quest’anno, ha scatenato una guerra contro la Russia utilizzando l’Ucraina. E’ stato il Governo filo americano dell’Ucraina, infatti, a provocare la guerra annunciando che sarebbe entrata nella NATO. Ovviamente i russi non possono tollerare che l’Ucraina entri nella NATO per consentire agli americani di avvicinarsi ulteriormente al loro Paese. Gli occidentali hanno scatenato la guerra perché erano convinti – lo hanno anche scritto e detto i giornali e le televisioni occidentali – che la Russia entro la fine dell’Estate sarebbe fallita. Invece la Russia ha sì accusato il colpo ma mica tanto, e non è fallita. Mentre Stati Uniti e Unione europea non sanno cosa scegliere tra inflazione e recessione: e alla fine hanno scelto sia l’una che l’altra…

 

L’innalzamento dei tassi è un’arma a doppio taglio 

Non viene da sorridere soltanto nel vedere i vertici della Russia e della Cina – Paesi alleati di ferro – che se la ridono; fa ancora più sorridere vedere come Stati Uniti d’America e Unione europea, per fronteggiare la crisi economica e finanziaria che hanno creato andando a sbattere le ‘corna’ contro la Russia di Putin e la Cina di Jinping, stiano adesso adottando provvedimenti che danneggiano ulteriormente le proprie economie reali. Gli americani lo fanno perché tra le proteste dei cittadini che si lamentano per prezzi troppo elevati e la recessione hanno scelto la seconda opzione e innalzano i tassi di interesse a più non posso. La BCE sta imitando la Banca Centrale americana ma non crediamo che tale mossa sia legata al tentativo di rilanciare l’economia dell’Unione europea, sia perché è in profonda crisi, sia perché ci rifiutiamo di pensare che i governanti della Ue non sappiano che altri sei mesi di guerra in Ucraina sarebbero rovinosi. Per non parlare del fatto che la strategia russa di bombardare centrali elettriche e acquedotti nelle città ucraine potrebbe creare, a breve, una grande migrazione di milioni di cittadini ucraini affamati e infreddoliti verso l’Europa. In verità, gli Stati Uniti hanno provato a fermare questa tremenda strategia russa facendo passare la notizia che bombe ucraine potrebbero colpire la Russia e che potrebbero inviare i missili Patriot in Ucraina. Ma questo ha convinto i russi a bombardare ancora di più l’Ucraina. E allora?

 

Cosa sono i conti di risparmio presso il Tesoro

Con molta probabilità – anche se nessuno ha il coraggio di dirlo – nella Ue sanno benissimo cosa sta succedendo e cosa succederà. Cosa vogliamo dire? Che quanto sta avvenendo potrebbe essere un si salvi chi può condito con le solite ‘furbate europeiste’. I fatti economici parlano chiaro, basta metterli uno dietro l’altro. Per esempio, è una totale follia il mancato accordo sul prezzo del gas, perché ci sono Paesi europei – e l’Italia è tra questi – dove famiglie e imprese ormai si stanno indebitando per pagare le bollette! Il mancato accordo nell’Unione europea sul gas ha una sola spiegazione: i Paesi europei che, dal Maggio 2021 ad oggi, hanno guadagnato barche di soldi con la speculazione sul prezzo del gas, sapendo che a breve potrebbe crollare tutto, non vogliono perdere questa fonte di guadagno. Idem per il ritorno del MES che la Ue vuole appioppare all’Italia per imporre ‘riforme’ che andranno ad impoverire ulteriormente l’Italia. Il giornale scenari economici.it propone una soluzione tecnica per consentire all’Italia di acquisire liquidità senza indebitarsi: la creazione di conti di risparmio presso il Tesoro. Il discorso fila in tutto tranne che in un punto. Vediamo la parte del discorso che va bene: “Il Governo può creare dei conti di risparmio presso il Tesoro per tutti i cittadini e le imprese residenti in Italia, che avrebbero le seguenti caratteristiche: – il capitale garantito dallo Stato, non soggetto al bail-in e con un valore stabile, perché non fluttua sui mercati finanziari; – un buon rendimento simile ai Btp a 10 anni ed esente da qualsiasi tassazione; – la possibilità di utilizzarlo come strumento di pagamento tra conti di risparmio, con bonifici online e carta magnetica, senza la necessità di disinvestire come avviene oggi con i Btp”. Ancora: “I conti di risparmio – leggiamo sempre su scenari economici.it – sono una evoluzione dei ‘buoni fruttiferi postali rimborsabili’, perché essendo cedibili, rendono possibili pagamenti elettronici tra conti di risparmio. Le banche private potranno gestirli in remoto per conto dei clienti, in cambio di provvigioni e commissioni, come avviene oggi per la gestione dei conti titoli. Essendo un’alternativa all’emissione dei Btp sui mercati finanziari, evita i problemi derivanti dallo spread e dall’aumento dei rendimenti nelle aste per il rifinanziamento del debito pubblico. In questi giorni si è parlato tanto della contrapposizione tra i contanti e la moneta elettronica bancaria, che è una moneta privata. Ebbene, i conti di risparmio rappresentano una forma di investimento ‘liquida’ che permette al nostro debito pubblico di diventare una ‘moneta elettronica pubblica’ in grado di circolare nell’economia reale e di permettere allo Stato di finanziare il debito pubblico. Si tratta di una soluzione perfettamente compatibile con i Trattati europei e con l’euro, perché è uno strumento finanziario che permette di finanziare il nostro debito pubblico in modo sostenibile”. Il giornale pubblica anche un link dove approfondire il tema dei conti di risparmio presso il Tesoro.

 

Far ripartire l’economia italiana con il risparmio privato degli italiani potrebbe essere un’ottima idea, ma non dentro l’Unione europea!       

Adesso vediamo qual è il punto del discorso che non fila proprio. I conti di risparmio presso il Tesoro debbono essere sottoscritti. Da chi? Questo scenari economici.it non lo dice, ma abbiamo la sensazione che l’invito sia rivolto al risparmio privato degli italiani, che ‘viaggia’ tra 5 e 6 mila miliardi di euro. Per chi non l’avesse ancora capito, l’Unione europea – che tanti italiani ingenui continuano a celebrare – non solo ha già tolto all’Italia circa 5 mila miliardi di euro di interessi sul debito pubblico che gli ignari italiani hanno già pagato con le tasse e con l’impoverimento, ma punta anche a mettere le mani sul risparmio privato italiano. Il ragionamento che fanno gli ‘europeisti’ è semplice: l’Italia ha un debito pubblico di 2 mila e 800 miliardi e un risparmio privato di quasi 6 mila miliardi di euro. I soldi affinché lo Stato italiano paghi il debito ci sono! Peccato che i circa 6 mila miliardi di euro di risparmio non sono dello Stato italiano ma dei cittadini italiani! Per caso stanno dicendo: prima che succeda qualcosa, egregi italiani, con i vostri risparmi sottoscrivete i conti di risparmio presso il Tesoro? Il dubbio c’è. Una mossa del genere – a nostro modesto avviso – avrebbe un senso dopo il crollo dell’Unione europea ma non prima, Perché fino a quando l’Italia si troverà in compagnia di Paesi di pirati come Germania e Olanda, fare certi esperimenti non è consigliabile. Lo sappiamo: anche se non ne parla nessuno non si sa dove l’Italia debba trovare i soldi per andare avanti ed è in corso il ricatto sul MES. Bene, l’attuale Governo italiano ne parli con il Governo degli Stati Uniti – che oggi non è molto ‘innamorato’ della Ue – ed esca dall’Unione europea. La Ue pretenderà il pagamento del debito pubblico e l’Italia potrebbe ricorrere all’istituto dei debito detestabile o odioso: ricorso legittimo, perché il debito pubblico italiano ‘curato’ dalla Ue è in gran parte speculativo. Uscendo dalla Ue – che come già accennato franerà se la guerra in Ucraina proseguirà – e ricorrendo al debito detestabile avrebbe un senso utilizzare il risparmio degli italiani. Far ripartire l’economia italiana con il risparmio privato degli italiani potrebbe essere un’ottima idea, ma non dentro l’Unione europea!

Foto tratta da Il Riformista   

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