In Veneto coltivano la varietà Tumminia e vendono la pasta prodotta con questo grano duro antico siciliano. Ma non è vietato?

10 dicembre 2022
  • A rilanciare quello che, alla fine, non è altro che un attacco all’Identità siciliana è il professore Paolo Caruso: “La legge vieta che le varietà locali vengano coltivate al di fuori del loro areale di provenienza e della Regione di iscrizione”
  • La cosa incredibile è che la Regione Veneto ha denunciato la Croazia che vorrebbe con un raggiro produrre un vino che somiglia al Prosecco chiamandolo Prošek. Poi, però, si prende una varietà di grano duro della Sicilia!
  • La storia dello scippo del Veneto ai danni della Sicilia non è nuova. L’abbiamo denunciata lo scorso anno, ma il Governo regionale siciliano passato non sembra abbia risolto il problema se si è riproposto 
  • La Timilia o Tumminia si coltiva solo in Veneto o anche in altre Regioni italiane? 
  • Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani e l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino faranno qualcosa? 

A rilanciare quello che, alla fine, non è altro che un attacco all’Identità siciliana è il professore Paolo Caruso: “La legge vieta che le varietà locali vengano coltivate al di fuori del loro areale di provenienza e della Regione di iscrizione”

Paolo Caruso, Agronomo e Consulente esterno del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, riprende un post pubblicato sulla pagina Facebook Foodiverso: “Avevamo denunciato da tempo la presenza sul mercato di pasta di Timilia dichiaratamente coltivata in Veneto: malgrado avessimo sollecitato controlli la situazione è rimasta immutata e i produttori veneti continuano impunemente a vendere Timilia coltivata impropriamente in Veneto. Ricordiamo che le varietà di grano antico iscritte al Registro Nazionale delle varietà da conservazione possono essere coltivate soltanto nella regione di appartenenza: LA TIMILIA E’ SICILIANA. Leggiamo nel sito del Pastificio Artusi: ‘Pastificio Artusi con l’azienda agricola Alberto Zambon coltivatore in Veneto della Timilia farina integra …’ Evidentemente le leggi non sono uguali per tutti”. Ci siamo occupati di questa storia nel Maggio di quest’anno, citando sempre Caruso. Rileggiamo alcuni passaggi del nostro articolo:

 

La cosa incredibile è che la Regione Veneto ha denunciato la Croazia che vorrebbe con un raggiro produrre un vino che somiglia al Prosecco chiamandolo Prošek. Poi, però, si prende una varietà di grano duro della Sicilia!

“Ricordate la polemica sollevata dal Veneto su chi vorrebbe sfruttare con una furbata il nome del Prosecco? La storia è quella dell’Unione europea che ha detto “sì” alla richiesta di protezione geografica del Prošek, un vino da dessert della Croazia. Paese che, giocando sulla somiglianza del nome, rischia di creare confusione e di danneggiare il mercato internazionale del Prosecco veneto. I veneti si sono giustamente ribellati (qui un nostro articolo) e, con molta probabilità, la Ue non potrà che dargli ragione. Però il Veneto – che non vuole che si approfitti delle proprie produzioni – ne sta combinando una alla Sicilia”. Anche sette mesi fa è stato Caruso a sollevare la questione: “Scoprire che in Veneto esiste una filiera di produttori che coltiva e vende prodotti a base di Timilia, varietà di grano duro autoctona siciliana, iscritta al Registro Nazionale delle Varietà da Conservazione e come tale coltivabile solo nella nostra Isola, provoca un senso di profondo sconforto e frustrazione. È mai possibile che queste illegalità vengano tollerate? Dove sono i controlli?”. Abbiamo chiesto al professore Caruso se confermava che la varietà Timilia o Tumminia non può essere coltivata fuori dalla Sicilia. La risposta di Caruso è stata secca: “Certo che lo confermo: la legge vieta che le varietà locali vengano coltivate al di fuori del loro areale di provenienza e della Regione di iscrizione”.

 

La storia dello scippo del Veneto ai danni della Sicilia non è nuova. L’abbiamo denunciata lo scorso anno, ma il Governo regionale siciliano passato non sembra abbia risolto il problema se si è riproposto 

Torniamo al nostro articolo di sette mesi addietro. Rivolgendoci agli amministratori della Regione Veneto abbiamo scritto: “Vi lamentate che la Croazia utilizzi il nome del Prosecco per promuovere il proprio prodotto – il Prošek – e voi vi prendete una varietà di grano duro antica della Sicilia senza che ciò sia consentito? Come funziona, amici veneti, la vostra legalità? Quando la cosa colpisce voi non si deve fare, mentre a voi è consentito approfittare di una varietà di grano storica della Sicilia?”. Sette mesi fa si materializzava un’operazione della Guardia di Finanza con il sequestro di 105 tonnellate di grano duro. Un’operazione di “contrasto alla pirateria agroalimentare, condotta in collaborazione con la Società cooperativa d’interesse collettivo agricolo dei selezionatori costitutori (Sicasov). I controlli – leggiamo su QdS – sono stati svolti dai Nuclei di polizia economico finanziaria di Bari, Potenza, Palermo, Caltanissetta ed Agrigento, dalle compagnie di Termoli e San Severo e dalla tenenza di Castellaneta. Gli esami genotipici sui campioni prelevati sono stati condotti presso il laboratorio Crea di Foggia, specializzato nel settore”(qui per esteso l’articolo del Quotidiano di Sicilia). Ben vengano i controlli di legalità sul grano. Ma chi sta controllando cosa sta succedendo con le varietà di grano antiche della Sicilia? La Regione siciliana che fa? Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Tony Scilla, sono informati? Ci risulta che la Regione ha chiesto un incontro con il Ministero delle Politiche agricole per affrontare questo tema. A che punto è questa richiesta?”.

 

La Timilia o Tumminia si coltiva solo in Veneto o anche in altre Regioni italiane? 

Per noi la notizia che gli amici del Nord – ma anche soggetti stranieri – puntino a mettere le mani sui grani antichi della Sicilia non è nuova. Ecco cosa scrivevamo nell’Aprile del 2017: “Nel Luglio e nel Novembre dello scorso anno abbiamo anche segnalato la possibilità che i nostri grani duri antichi, in assenza di concreti progetti di valorizzazione, possano diventare il grande affare di soggetti che nulla hanno a che spartire con la Sicilia, con la Puglia e, in generale, con il grano duro del Sud. Lo abbiamo scritto in questo articolo che abbiamo pubblicato nel luglio dello scorso anno.   E l’abbiamo ribadito in questo articolo che riprende una dichiarazione dell’europarlamentare del Movimento 5 Stelle eletto in Sicilia, Ignazio Corrao”. Sette mesi fa abbiamo raccontato quello chge abbiamo visto in un centro commerciale di Palermo: “Passeggiando tra i banchi di un grande centro commerciale di Palermo abbiamo scoperto che aziende del Centro Nord Italia producono pasta con il grano duro siciliano…”.  Così abbiamo scoperto “due linee di produzione di pasta con una varietà di grano duro antico – la varietà Tumminia – e con il grano duro Senatore Cappelli ci lasciano un po’ stupiti. La prima marca è di Milano e produce penne integrali con con la varietà Timilia, cioè la nostra Tumminia. Ci chiediamo e chiediamo: a Milano dov’è che può essere coltivata la varietà di grano duro Tumminìa o Timilia?”. E infatti la varietà antica di grano duro Timilia o Tumminia non può essere coltivata in Lombardia: evidentemente acquistano il grano duro in Sicilia e lo lavorano a Milano. Diverso è il discorso per la varietà di grano duro Senatore Cappelli, che non è una varietà antica, ma è stata selezionata nei primi del 900. In ogni caso è bene verificare che cosa succede con la Tumminia o Timila: si coltiva solo In Veneto o in altre Regioni italiane? Visto che, a livello nazionale, sono stati effettuati i controlli sulla pirateria del grano duro non sarebbe il caso di appurare se ci sono fenomeni di pirateria anche a danno dei grani antichi della Sicilia?”

 

Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani e l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino faranno qualcosa? 

Oggi invece scopriamo che la varietà di grano duro Timilia o Timminia viene coltivata in Veneto. L’attuale Governo regionale siciliano farà qualcosa? Ci rivolgiamo al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e all’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino. Noi siamo fermi alle dichiarazioni del professore Caruso: “La legge vieta che le varietà locali vengano coltivate al di fuori del loro areale di provenienza e della Regione di iscrizione”. La varietà Tumminia o Timilia “è iscritta al Registro Nazionale delle Varietà da Conservazione e come tale coltivabile solo nella nostra Isola”. Già nel 2016 denunciavamo il possibile scippo dei  grani antichi siciliani ad opera di soggetti italiani ed esteri (qui il nostro articolo). Un anno fa abbiamo denunciato un’operazione ai danni della varietà antica di grano duro Perciasacchi: “Incredibile: si sono presi a umma umma il grano duro antico siciliano Perciasacchi e gli hanno cambiato il nome! E’ normale tutto questo?“. Ora si sono presi direttamente la varietà Tumminia, la varietà di grano duro, giusto per ricordarlo, con la quale si prepara il Pane nero di Castelvetrano. Quanto devono durare ancora questi furti di identità siciliana? Qualche anno fa hanno aggiunto due parole “Identità siciliana” all’assessorato regionale ai Beni culturali, che è diventato assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana. Le varietà antiche di grano duro della Sicilia non fanno forse parte dell’Identità siciliana?

Foto di prima pagina tratta da Giovani Tradizioni Siciliana   

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