Primarie-farsa del centrosinistra siciliano: l’inciucio ‘draghista’ tra PD e Gianfranco Miccichè che nessuno conosce…

6 giugno 2022
  • Invece di scoprire le ‘carte’ e dire come stanno le cose PD e grillini discutono di matite e tablet…
  • … e Claudio Fava ‘sconsò’ il gioco…

Invece di scoprire le ‘carte’ e dire come stanno le cose si discute di matite e tablet…

La tesi ufficiale è che l’accordo per le elezioni primarie del centrosinistra per eleggere il candidato alla presidenza della Regione siciliana sia saltato per una questione di matite. O meglio, perché i vertici del PD vorrebbero che si utilizzassero le matite, mentre i grillini, più al passo con i tempi, vorrebbero il voto informatico. Che dire? Che magari ci sarà anche questo. Ma in realtà, dietro il mancato accordo c’è ben altro. Da quasi un anno scriviamo che il PD e la parte di Forza Italia capeggiata da Gianfranco Miccichè stanno preparando l’inciucio. Nulla di inedito. Il PD e i berlusconiani di Miccichè si sono inciuciati nel 2009, quando l’allora presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che l’anno prima – 2008 – era stato eletto con oltre il 70% dei voti di lista nel centrodestra buttò fuori i partiti di centrodestra per fare il Governo con il PD di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia, con i berluscniani di Miccichè e con Confindustria Sicilia allora ‘capitanata’ da Antonello Montante, in quegli anni ‘Principe’ dell’antimafia. Operazione ripetuta alle elezioni regionali del Novembre 2012, quando lo stesso Miccichè si candidò alla presidenza della Regione siciliana per fare perdere il candidato ufficiale del centrodestra, Nello Musumeci, e per fare vincere il candidato del PD, Rosario Crocetta (anche in quell’occasione sostenuto da Confindustria di Montante). Dopo queste due ‘bravate’ politiche con il centrosinistra Miccichè è tornato dentro Forza Italia a coordinare il partito in Sicilia. Insomma, dal centrodestra, al centrosinistra e poi di nuovo nel centrodestra. E questo già dà la misura di cosa sia Forza Italia in Sicilia: una specie di ‘albergo’ dove si entra e si esce… E infatti, dopo essere ‘uscito’ nel 2009, ‘rientrato’ nel 2017, adesso Gianfranco Miccichè vorrebbe ‘uscire’ di nuovo, per fare l’ennesimo inciucio con il PD siciliano di sempre, partito buono per tutte le stagioni e per tutte le combinazioni politiche: destra, sinistra, centro, purché ciò garantisca le poltrone, ovvero la ricerca del potere allo stato puro, senz’alcun’altra motivazione! Già, il potere: il Governo siciliano per il PD e la poltrona di presidente dell’Assemblea regionale siciliana per Miccichè.

… e Claudio Fava ‘sconsò’ il gioco…

E’ in questo scenario che si inseriscono le grottesche elezioni primarie del centrosinistra siciliano: con il PD che tiene la porta aperta a Miccichè in attesa di conoscere quanti parlamentari di Forza Italia sarebbero pronti a seguire lo stesso Miccichè nell’ennesimo salto della quaglia dal centrodestra al centrosinistra; tenendo contemporaneamente al laccio il Movimento 5 Stelle per le ‘primarie’ che non si celebreranno mai, perché ormai, dopo un anno che trattano, uno straccio di accordo Miccichè e il PD siciliano sono condannati a trovarlo. Sia perché il centrosinistra, senza inciuci, non ha mai vinto le elezioni regionali siciliane, sia perché Miccichè, con un presidente della Regione di centrodestra non verrebbe mai rieletto alla presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, che è l’unica cosa che gli interessa. Tutto all’insegna dell’ipocrisia: i grillini sanno benissimo come stanno le cose ma fanno finta di non capire e si attaccano al tablet da usare alle primarie; mentre i vertici del PD si attaccano alla matita… Tutti sanno che Claudio Fava ha detto a chiare lettere che non parteciperà all’inciucio e che il fatto che vorrebbero fare passare l’inciucio siciliano tra PD e Forza Italia di Miccichè come la riedizione siciliana dell’esperienza di Mario Draghi a Roma semmai peggiora lo scenario. Come si può far passare il Governo Draghi come un grande Governo, addirittura da imitare in Sicilia? Infatti – e questo è ormai sotto gli occhi di tutti – il Governo Draghi che sta finendo di affossare l’Italia tra super-bollette di luce a gas, la riforma del Catasto ‘a coda di topo’, benzina e gasolio in queste ore di nuovo a 2 euro al litro e, soprattutto, i ‘saldi di fine stagione’ del Disegno di legge Concorrenza, ultima invenzione dei massoni, predoni e banditi dell’Unione europea dell’euro per depredare imprese e famiglie italiane. Tutti sanno che appena PD e Miccichè formalizzeranno l’inciucio ‘draghizzandolo’ quasi tutto il Movimento 5 Stelle andrà a sostenere la candidatura di Fava alla presidenza della Regione. Tutto questo sta accadendo eppure PD e Movimento 5 Stelle debbono celebrare le primarie…

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