Perché abbiamo la sensazione che l’Unione europea stia prendendo per i fondelli gli Stati Uniti d’America?/ MATTINALE 659

21 maggio 2022
  • Con le parole gli ‘europeisti’, nella guerra in Ucraina, stanno con gli americani. Ma i fatti concreti – gas e petrolio russi – raccontano una storia opposta
  • Fino ad ora gli unici Paesi europei che si sono schierati veramente con gli Stati Uniti d’America sono quelli a cui la Russia ha tagliato il gas. Schierarsi con l’America significa difendere l’area del dollaro, non l’Ucraina
  • Nel 2000 c’è stato il “No” della Ue alla Russia di Putin nell’Unione europea: questo spiega tante cose. Il ruolo della Massoneria ‘europeista’
  • Poco prima dello scoppio della guerra in Ucraina è successa una cosa strana passata quasi sotto silenzio… 

Con le parole gli ‘europeisti’, nella guerra in Ucraina, stanno con gli americani. Ma i fatti concreti – gas e petrolio russi – raccontano una storia opposta

La notizia è secca: nella guerra in Ucraina tra la Russia e la NATO sta vincendo la Russia. E’ inutile girarci attorno come fa per convenienza e, soprattutto, per piaggeria, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un’intervista alla televisione americana Cnn. Questo signore, davanti all’evidente sconfitta non trova di meglio che blaterare una serie di giustificazioni presunti eroismi degli ucraini: “Se guardiamo alla situazione, Putin ha fatto diversi errori. Ha pensato che l’Unione europea non sarebbe stata unita. Ha pensato che non sarebbe stata capace di avere la stessa posizione con i nostri alleati transatlantici. Ha pensato che l’Ucraina non sarebbe stata capace di resistere oltre qualche giorno”. Quello che non dice è che i russi hanno preso, dopo 86 giorni di combattimenti, l’acciaieria di Azovstal. Dopo di che, sempre per ingraziarsi gli Stati Uniti, questo ‘scienziato’ europeista, ha detto che l’Ucraina può vincere la guerra, lasciando intendere – perché di questo si tratta – che l’Unione europea è d’accordo sul proseguimento della guerra. E qui arriviamo alla seconda notizia: l’Unione europea sta prendendo per i fondelli gli Stati Uniti d’America. A parole i ‘capi’ della Ue e, in generale, i rappresentanti dei Paesi ‘europeisti’ dicono di appoggiare l’America di Biden, ma nei fatti continuano a tenersi il gas russo e il petrolio russo. Come abbiamo scritto ieri, se la Russia non avesse vinto la guerra in Ucraina l’Unione europea non avrebbe più né il gas russo, né il petrolio russo. L’atteggiamento della Ue è ipocrita: dice di essere contro la Russia, ma si tiene il gas e il petrolio russo. E lo fa – di fatto è così – perché sta ignorando la richiesta americana di fare a meno di gas e petrolio russi. Non solo: i Paesi dell’Unione europea che continuano a utilizzare il gas russo – e tra questi l’Italia – lo stanno pagando in rubli, di fatto rafforzando l’economia russa. Questi sono i fatti, le chiacchiere le lasciamo ad altri.

Fino ad ora gli unici Paesi europei che si sono schierati veramente con gli Stati Uniti d’America sono quelli a cui la Russia ha tagliato il gas. Schierarsi con l’America significa difendere l’area del dollaro, non l’Ucraina

Fino ad ora i Paesi europei che si sono schierati veramente con gli Stati Uniti sono quelli ai quali la Russia ha tagliato il gas: la Polonia e la Bulgaria. Da poche ore anche la Finlandia dovrà fare a meno del gas russo, ciò avviane perché anche questo Paese si è schierato con gli americani. Siamo arrivati alla terza notizia: la guerra in Ucraina – lo abbiamo scritto l’1 Maggio scorso, lo ribadiamo oggi – non ha nulla a che vedere con il destino dell’Ucraina. La guerra in Ucraina non è altro che il legittimo tentativo degli Stati Uniti d’America di difendere l’area del dollaro. Ormai da qualche anno il dollaro ha perso un parte non secondaria dell’importanza che ha avuto nel mondo da Bretton Woods in poi. Una forza che è aumentata dopo la guerra del Kippur, quando è stato eliminato il cosiddetto Gold exchange standard, il sistema monetario in cui i biglietti di banca a corso legale sono convertibili a un prezzo stabilito in divise estere a loro volta convertibili in oro. Il Gold exchange standard, introdotto con gli accordi di Bretton Woods del 1944, durò fino al 15 agosto 1971, quando gli Stati Uniti d’America, in risposta ai petrolieri arabi che avevano avviato una manovra speculativa, abolirono la convertibilità del dollaro in oro, decretando di fatto la morte del sistema aureo e la nascita del sistema fluttuante dei cambi flessibili. Da allora in poi il dollaro, grazie alla forza militare degli americani, è diventata la moneta di riferimento negli scambi commerciali internazionali. Ma da qualche tempo le cose non vanno più così.

Nel 2000 c’è stato il “No” della Ue alla Russia di Putin nell’Unione europea: questo spiega tante cose. Il ruolo della Massoneria ‘europeista’

Il dollaro è sempre una moneta forte, ma non è più l’unica moneta forte e di riferimento nel sistema economico mondiale. Nel panorama internazionale si è da tempo affacciata la Cina. E accanto alla Cina orbitano tanti Paesi per i quali il dollaro è una delle tante monete, ma non la moneta di riferimento. La Russia, l’India, molti Paesi del Sudamerica e tanti Paesi africani non usano più il dollaro come moneta di riferimento. Ricordiamo che, tra la fine degli anni ’90 e il 2000 la Russia di Putin chiese di entrare nell’Unione europea. La Russia è un Paesi di 150 milioni di abitanti, la Cina di un miliardo e 400 mila abitanti. La Russia ha un’estensione infinita e zone particolari – come la Siberia – che non sono ancora state sfruttate economicamente. La Russia di Putin ha provato, un ventennio fa, a non entrare nella sfera d’influenza cinese. Ribadiamo: Putin avrebbe voluto fare entrare i suo Paese nell’Unione europea ma ricevette un secco “No”. Allora si disse che erano stato gli americani a bloccare l’ingresso della Russia nell’Unione europea. Sarà stato così? Chissà. Un fatto è certo: i megalomani ‘europeisti’ che hanno dato vita all’euro avrebbero voluto sostituire il dollaro con la moneta unica europea negli scambi internazionali, magari ‘ingabbiando’ anche la Russia nel reticolo monetario massonico. Ricordiamo che il progetto della Massoneria europea di fine ‘800 è sempre stato quello di distruggere gli Stati cattolici: lo Stato pontificio, la Russia degli Zar (il ruolo della Massoneria nella rivoluzione russa non è stato secondario) e il Regno delle Due Sicilie. Di fatto il progetto è stato messo in atto ed è riuscito. L’euro dominante sul dollaro con la Russia attirata nel reticolo monetario massonico avrebbe dovuto completare il disegno di questi esaltati. Solo che gli americani sono stati più intelligenti e, nel 2008, hanno scatenato una crisi economica e monetaria mondiale che ha ridimensionato, se non eliminato, i sogni di gloria della Massoneria finanziaria e bancaria europea.

Poco prima dello scoppio della guerra in Ucraina è successa una cosa strana passata quasi sotto silenzio… 

Hanno finito gli ‘europeisti’ megalomani di pensare alla ‘Grande Europa’? Non lo sappiamo. Sappiamo però che, stranamente, nei primi giorni di quest’anno, quando nessuno immaginava che sarebbe esplosa la guerra in Ucraina, succede una cosa assai strana raccontata dall’autore della Nota Diplomatica, una rubrica che ieri, purtroppo, non è andata per un disguido. Scriveva il nostro amico James nella Nota Diplomatica del 25 Febbraio scorso: ““Innocent Bystanders” è un’utile espressione anglo-americana che, stranamente, manca nella lingua italiana, dov’è invece ben radicato il concetto di “Se c’ero dormivo”… Ad ogni modo, i ‘bystanders’ innocenti sono quegli astanti incolpevoli che si trovano solo casualmente sulla scena di un delitto. Nella Nota di oggi, faccio riferimento a un gigantesco contratto appena firmato per una fornitura trentennale di gas naturale russo alla Cina. Colpisce molto che la valuta in cui l’affare verrà regolato è l’euro. Due ‘pesi massimi’ mondiali evidentemente si aspettano che il futuro dell’Europa – senza potenza militare propria e priva di unità d’intenti – dovrà essere quello di una neutrale piazza di mediazione” (qui l’articolo per esteso). L’Unione europea non sapeva che questa mega fornitura di gas sarebbe stata pagata in euro, di fatto penalizzando l’area del dollaro? Chissà, magari gli ‘eurocrati’ non sapevano nulla, come quel politico che non sapeva che qualcuno aveva acquistato un casa a suo nome…

Foto tratta da Consilium.Europa.eu   

 

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