Elezioni comunali di Palermo: basta vecchia politica, parliamo di Ciro Lomonte e di Tony Pellicane. Intanto De Magistris…/ SERALE

2 maggio 2022
  • Il primo è candidato sindaco di Siciliani Liberi, Italexit e Popolo delle famiglie. Il secondo – insieme con tanti altri protagonisti della vera sinistra della città – sta lavorando per presentare a Palermo la lista di Potere al Popolo! 
  • Perché e come centrosinistra e centrodestra opprimono Palermo
  • Apprezziamo Ciro Lomonte ma non dovrebbe minimizzare i possibili effetti deleteri del Reddito di cittadinanza sul voto
  • Tony Pellicane: finalmente a Palermo una sinistra che si occupa degli ultimi 
  • Il progetto di Luigi De Magistris: Potere al Popolo!, Rifondazione e Manifesta insieme per sfidare PD, M5S e alleati alle prossime elezioni politiche 

Il primo è candidato sindaco di Siciliani Liberi, Italexit e Popolo delle famiglie. Il secondo – insieme con tanti altri protagonisti della vera sinistra della città – sta lavorando per presentare a Palermo la lista di Potere al Popolo! 

Mentre in tanti si affannano ad andare dietro alle baruffe del centrodestra, noi, per ciò che riguarda le elezioni comunali di Palermo, vogliamo parlare di due protagonisti della vita cittadina: Ciro Lomonte e Tony Pellicane. Il  primo – Ciro Lomonte – è candidato sindaco del Movimento Siciliani Liberi (del quale è il segretario politico), di Italexit e del Popolo delle famiglie. Il secondo – Tony Pellicane – sta raccogliendo le firme per la lista Potere al Popolo!. Cominciamo con Lomonte.

Perché e come centrosinistra e centrodestra opprimono Palermo

Ciro Lomonte è un architetto e un profondo conoscitore di Palermo. Ci piace mettere a disposizione dei nostri lettori un suo post: “La situazione politica delle imminenti (12 Giugno) elezioni amministrative a Palermo certifica la dissoluzione dei partiti politici italiani della cosiddetta Seconda Repubblica. E apre prospettive completamente nuove. Il PCI, riverniciato nell’ennesimo Partito, detto questa volta ‘Democratico’, candida il suo ultimo segretario cittadino, fuori dalla politica da oltre 20 anni. La DC candida sia l’ex Rettore che un deputato regionale molto amato nel suo quartiere. Così facendo, mette in crisi il Partito di Berlusconi che sul consenso della DC si è basato dopo aver contribuito a liquidarla con le sue televisioni, allora guarda caso tutte ‘giustizialiste’. Il Partito Radicale candida Fabrizio Ferrandelli, al terzo tentativo in 10 anni. Ma il sistema non regge più. Non lo prova soltanto la mia candidatura, sostenuta oltre che da Siciliani Liberi anche da Italexit e Popolo della Famiglia. Ma dalle numerose candidature indipendenti, come quelle di Barbera, Donato, Cammarata e Catalano. Con un simile frazionamento del voto, i Partiti italiani che dal 1992 opprimono Palermo camuffati una volta da ‘Primavera’ e l’altra dalla finta managerialità ‘cool’ degli ex Pubblitalia Miccichè e Dell’Utri, sono con le spalle al muro. La opprimono, Palermo, non solo perché l’hanno devastata con folli cantieri di opere pubbliche eterne e altre perfettamente inutili e dannose come il Tram. Ma perché tutto di Palermo e su Palermo è deciso a Roma. Lo prova la visita ieri del segretario del PCI-PD: ‘Votateci, e arriveranno i soldi da Roma’. Sottinteso: ‘Se non ci votate vi prendete il default del Comune e non veniteci a chiedere nulla’. L’astensionismo creato ad arte col malgoverno, come in tutta Italia, per far sì che a votare andassero solo i pochi beneficiati del sistema (il 30% scarso della popolazione), rischia di non ripetersi. A essere sparito, infatti, è il Partito che ha assorbito e neutralizzato il dissenso in questi ultimi 10 anni, ovvero i ‘grillini’ che infatti non presentano alcun candidato Sindaco”.

Apprezziamo Ciro Lomonte ma non dovrebbe minimizzare i possibili effetti deleteri del Reddito di cittadinanza sul voto

A questo punto Lomonte esprime un giudizio che noi condividiamo fino a un certo punto: “Il Reddito di cittadinanza non basta ad acquisire consensi se a rischio sono ormai gli stipendi dei comunali mentre le bollette di luce e gas ormai impagabili stanno facendo chiudere tutte le attività produttive di Palermo”. Il candidato di Siciliani Liberi, Italexit e Popolo delle famiglie cita anche una nostra intervista al titolare di una polleria che spiega perché, a causa delle bollette di luce e gas, a fine Dicembre chiuderà la propria attività. “Siciliani Liberi – scrive sempre Lomonte – si rivolge proprio al titolare di quella polleria e a tutti gli altri concittadini la cui serenità è stata ed è messa a dura prova dalle amministrazioni e dai governi nemici dei cittadini della Seconda Repubblica: dateci l’opportunità di mostrarvi che noi siamo diversi. Perché la nostra libertà non dipende da quella che ci dà o ci nega la nefasta politica romana della Seconda Repubblica, inclusi i finti oppositori costruiti dall’ex comico Grillo. Siamo concittadini del proprietario di quella polleria: come lui, vorremmo far tornare i nostri figli da Londra e da tutti i Paesi dove si sono rifugiati. Avere finalmente a Palermo un’amministrazione guidata da persone libere è quello che serve a tutti noi. Forza e avanti!”. Non si può non dare ragione a Lomonte: che senso ha, ancora oggi, per i palermitani, votare per i vecchi centrodestra e centrosinistra? Oggi, nel nostro consueto Mattinale, raccontiamo una vergognosa speculazione che sta colpendo milioni di famiglie. Si tratta del prezzo degli oli di semi che è più che triplicato con la scusa della guerra in Ucraina. Questo può valere per l’olio di girasole, non certo per tutti gli altri oli di semi! Detto questo, pensiamo che il Reddito di cittadinanza ‘inquinerà’ pesantemente le elezioni comunali in Sicilia, le elezioni regionali e le elezioni politiche nazionali. In Sicilia si ‘viaggia’ verso il milione di percettori del Reddito di cittadinanza ed è incredibile che nessuno denunci questa assurdità che avrà effetti pesanti sulle elezioni comunali, a cominciare da quelle di Palermo, dove i percettori del Reddito di cittadinanza, al 31 Dicembre dello scorso anno, erano oltre 60 mila.

Tony Pellicane: finalmente a Palermo una sinistra che si occupa degli ultimi 

Andiamo a Tony Pellicane, esponente della lista Potere al Popolo! Stiamo parlando di una persona che, da sempre, è a fianco degli ultimi di Palermo. Soprattutto in favore delle 2 mila e 500 famiglie di senza casa. Leggiamo un suo post del 30 Aprile: “CARA PALERMO, ALLE AMMINISTRATIVE CI SAREMO ANCHE NOI!
🚫 Dopo 10 anni di amministrazione Orlando(Leoluca Orlando, sindaco uscente di Palermo ndr), che sta lasciando un grosso buco nel tessuto sociale in cui viviamo, non possiamo restare a guardare e delegare il nostro futuro ai soliti politicanti. ⚠️ La nostra candidatura, però, può essere il frutto del lavoro della cittadinanza attiva. In due settimane dobbiamo raccogliere circa 1500 firme, per dare la possibilità a tutti i cittadini di mettere una X sul nostro simbolo. 🔥 Il nostro è un progetto di rottura rispetto al sistema in cui viviamo, per questo un voto a Potere al Popolo! Rappresenta il tuo voto di protesta, teso alla costruzione di una città solidale ed ugualitaria. 📍Domani in Piazza Verdi, ore 17:30: Inizia la nostra raccolta firme!(Possono firmare per la lista i residenti nel Comune di Palermo e chi non ha firmato per altre liste)”. Insomma, Potere al Popolo sarà presente con una propria lista alle elezioni per il Consiglio comunale di Palermo. E sarà – lo possiamo dire senza tema di smentita – l’unica forza politica di sinistra alternativa al PD che, peraltro, ormai non ha nulla a che spartire con la sinistra, così come nulla a che spartire con la sinistra ha Rifondazione comunista di Palermo, partito di ‘lotta e di poltrone’, se è vero che in questi anni ha governato con il sindaco uscente, Orlando, con il PD e con altre forze politiche moderate. Oggi Tony Pellicane ha pubblicato un altro post: “INSORGIAMO CONTRO IL CAROVITA! 📍5 maggio ore 17.00 Prefettura. Dalla pandemia alla guerra internazionale alle porte dell’Europa, ogni emergenza porta con sé la solita retorica del “sacrificio” con le giustificazioni sulle “cause di forza maggiore”. A farne le spese le fasce più in difficoltà della popolazione italiana. La narrazione dominante veicola l’idea che l’aumento del costo della vita dipende dalla guerra ma così non è perché l’aumento di benzina, luce, gas, generi alimentari – giusto per indicarne alcuni- si sono registrati già prima che scoppiasse il conflitto. A questo si aggiungono gli aumenti – in atto già da anni – su tasse, affitti, trasporti, costi per cure mediche. Contemporaneamente continuano a diminuire gli importi dei salari e crolla il Pil familiare. Sia durante la fase più acuta della pandemia che nella fase attuale, le fasce più deboli e precarie della popolazione sono state le più colpite, tra le vittime naturali del carovita ci sono vecchi e nuovi poveri, i disoccupati e i senza casa, mentre multinazionali, compagnie petrolifere e società energetiche come Enel o Eni hanno continuato a speculare sulle nostre vite, con la complicità del governo. 📢Contro queste speculazioni e i governi che le legittimano dobbiamo tornare in piazza e far sentire la nostra voce. Non siamo più disposta ad accettare questo modello che punta a un sempre maggiore impoverimento delle nostre vite! #insorgiamo #insorgiamocontroilcarovita #palermo”. Per la cronaca, Potere al Popolo! appoggerà la candidata sindaco Rita Barbera. Per le elezioni del Consiglio comunale Potere al Popolo! presenterà una propria lista con Tony Pellicane capolista.

Il progetto di Luigi De Magistris: Potere al Popolo!, Rifondazione e Manifesta insieme per sfidare PD, M5S e alleati alle prossime elezioni politiche 

A dare forza al progetto politico di Potere al Popolo! arriva un altro progetto politico. Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli, candidato alle recenti elezioni regionali calabresi dove ha raggiunto il 15%, ieri, alla Camera dei deputati, ha presentato un nuovo soggetto politico che vede insieme le deputate del gruppo Manifesta, Rifondazione e Potere al Popolo!. “Da questi due soggetti della sinistra radicale – scrive il Manifesto – parte la sfida dell’ex sindaco di Napoli che ha obiettivi molto ambiziosi, vuole mettere in piedi qualcosa di più di un rassemblement di simboli, ma un vero soggetto politico. E che alle prossime politiche correrà da solo, in aperta sfida a PD, M5S e alleati”. De Magistris si ispira alla sinistra comunista francese di Mélenchon, che alle ultime elezioni ha superato il 20%. secca la posizione di De Magistris sula guerra in Ucraina: “Mi preoccupa la subalternità dell’Europa agli Usa. E non accetto che chi critica la scelte della Nato sia definito putinano. Gli amici di Putin, da Berlusconi a Salvini, sono al governo con Draghi. La scelta di Putin l’abbiamo già condannata senza ambiguità, è un crimine. Ma i Paesi occidentali non hanno fatto nulla, compreso Zelensky, per scongiurare questo esito. Siamo già entrati in guerra e non ce lo dicono, e questo non si può fare con un decreto interministeriale”. Molto critico anche il giudizio di di De Magistris su Giuseppe Conte, che sta provando a rilanciare il Movimento 5 Stelle. Bisognerà capire come si combinerà questa alleanza a Palermo, dove Rifondazione comunista, lo ribadiamo, on è certo sulla linea di Potere al Popolo!: anzi.

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