Agricoltura massacrata dal maltempo? Piogge e inondazioni? Incendi che distruggono cultura e allevamenti? Nel Sud e in Sicilia, lo scorso anno, non è mancato quasi nulla in termini di disastri ambientali. E le previsioni non sono belle. siccità negli Stati Uniti d’America, siccità e piogge incessanti in Sudamerica, piogge in Australia, siccità nel Nord Europa. E da noi? Non si capisce. E se vogliamo essere onesti con noi stessi dobbiamo ammettere che nel Sud e in Sicilia gli agricoltori sono eroi, più che in America e in Russia, dove gli Stati intervengono a sostegno degli agricoltori. Anche in Italia c’è l’intervento in favore degli agricoltori. I soldi non limette lo Stato, la l’Unione europea. Lo Stato interviene per assegnare i fondi europei agli agricoltori. E lo fa privilegiando gli agricoltori del Nord e sfavorendo gli agricoltori d Sud e Sicilia (come vi abbiamo raccontato qui). E anche per questo – ma non solo per questo – che gli agricoltori del Sud e della Sicilia sono eroi. L’altra ragione e forse la più importante, la illustra con pochi numeri e in modo molto efficace il nostro amico Roberto Carchia, grande osservatore e studioso dell’agricoltura della Puglia e del resto del Sud, Sicilia compresa:
“A partire dagli anni ‘80 del secolo passato – scrive Carchia su Facebook – i produttori agricoltori del Sud, mi riferisco in particolare alla mia Daunia in provincia di Foggia (così come Basilicata, Sicilia, Molise, Calabria e Sardegna), hanno subito una serie di danni da calamità atmosferiche come siccità, 15 anni, gelate tardive 10 anni, tempeste da vento 7 anni, alluvioni 8 anni. A queste calamita naturali si aggiungono 30 anni di calamità istituzionali delle vendite sottocosto e dei tagli illegittimi dei Redditi agricoli europei della Pac (Politica agricola comunitaria). Neppure Superman sarebbe sopravvissuto a tali disastri! Le istituzioni e i sindacati agricoli? Si aggiungono alle calamità!”. Come si fa a dargli torto?