Sul Titanic

Il processo di Trapani sulla Tangentopoli del mare: condannati e rinviati a giudizio. Sullo sfondo, la storia della SNS e del suo ‘spacchettamento’

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  • Patteggiamento per Ettore Morace. Rinvio a giudizio per l’ex sottosegretario Simona Vicari
  • Il ruolo dei burocrati regionali
  • La SNS di Franza e Morace

Patteggiamento per Ettore Morace. Rinvio a giudizio per l’ex sottosegretario Simona Vicari

Noi – come sanno i lettori de I Nuovi Vespri – non ci occupiamo quasi mai di cronaca giudiziaria. Però sul processo per la cosiddetta Tangentopoli del mare non possiamo non fare un’eccezione, dal momento che seguiamo da anni – tra cronaca e inchieste – il ‘complicato’ mondo dei trasporti marittimi siciliani, con particolare riferimento ai collegamenti tra la Sicilia e le isole la circondano definite impropriamente Isole Minori. Così proviamo a riassumere quello che è successo al Tribunale di Trapani. Di scena l’indagine sulla Ustica Lines, oggi Liberty Lines, di Vittorio ed Ettore Morace, padre e figlio. Una storia che coinvolge gli uffici della Regione siciliana a proposito dei collegamenti navali veloci tra la Sicilia e le citate Isole Minori. Indagine partita dalla Procura della Repubblica di Palermo, poi finita per competenza alla Procura della Repubblica di Trapani. Una vicenda che, nel 2017, ha coinvolto, tra gli altri, Ettore Morace e l’allora deputato regionale ed ex sindaco di Trapani, Girolamo Fazio (per quest’ultimo è ancora in corso il processo dinanzi al Tribunale di Trapani). “Ettore Morace – leggiamo su Live Sicilia -ha patteggiato per le accuse di corruzione in concorso con l’onorevole Fazio, condanna a 18 mesi, e adesso ha nuovamente patteggiato per le accuse di corruzione delle quali rispondeva assieme alla senatrice Simona Vicari, a Montalto e alla dirigente della Regione Salvatrice Severino. Morace jr dovrà risarcire inoltre le parti civili, tra questi c’è l’ex dirigente Siremar Giuseppe Prestigiacomo: inviso a Ettore Morace, Prestigiacomo si vide bloccare la nomina a consulente della commissione parlamentare regionale che si occupava dei trasporti, ed in una intercettazione traspare la preoccupazione di Morace jr esternata a Giuseppe Montalto, e da questi condivisa, legata al fatto che quella nomina avrebbe potuto far saltare gli accordi illeciti intessuti all’interno dell’assessorato regionale ai Trasporti e alla Mobilità”.

Il ruolo dei burocrati regionali

“Il gup Nodari – prosegue Live Sicilia – ha condannato così Ettore Morace a un anno e nove mesi (pena sospesa). Rinvio a giudizio, prima udienza il prossimo 10 marzo, per l’ex sottosegretario Simona Vicari, che ebbe in regalo un Rolex da Ettore Morace per avere fatto approvare un emendamento nell’ambito della legge finanziaria 2017, che favorì la società armatoriale; per la ex dirigente della Regione Salvatrice Severino, finita sotto inchiesta per avere scritto i bandi di gara per le rotte navali onorate secondo il gradimento dei Morace ma anche per avere chiuso gli occhi dinanzi a rendicontazione gonfiate ( ha però ottenuto la prescrizione per uno dei numerosi capi di imputazione, e risponde anche di turbata libertà degli incanti) e per Giuseppe Montalto, che sarebbe stato la longa manus di Morace jr dentro l’assessorato. Sullo sfondo dello scenario dell’indagine si colgono altri nomi importanti della politica regionale: proprio a proposito delle accuse contestate a Montalto vi è quella che si sarebbe adoperato per fare ottenere dall’attuale parlamentare regionale Marianna Caronia una maxi liquidazione di fine rapporto pari a 100 mila euro, quando questa si ritrovò dipendente della SNS, società gestita da Morace e nella quale fu assorbita la Siremar dalla quale la Caronia era dipendente. La posizione della Caronia da iniziale indagata è però finita archiviata dal gip del Tribunale di Trapani su richiesta della Procura”. L’ex parlamentare nazionale ed ex sottosegretario Simona Vicari è stata rinviata a giudizio per corruzione assieme all’ex dirigente della Regione siciliana, Salvatrice Severino, e a Giuseppe Montalto, ex segretario particolare del senatore Giovanni Pistorio, assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti durante il governo presieduto da Rosario Crocetta.

La SNS di Franza e Morace

Noi ci siamo più volte occupati della SNS. Ecco alcuni passi di un nostro articolo del Settembre 2018: “La sigla SNS sta, come molti di voi sapranno, per Società di Navigazione Siciliana. Una sorta di joint-venture tra i gruppi Morace e Franza messa su per rilevare la Siremar. Un’operazione molto controversa se è vero che i due gruppi riescono a strappare la Siremar ad una società partecipata dalla Regione (Compagnia delle Isole) senza una vera e propria gara. Consolidando, di fatto, un regime monopolistico di tutto ‘rispetto. Fin qui, i fatti sono già noti e già all’attenzione, come accennato, sia della magistratura inquirente che dell’Antitrust. Quello che finora era sfuggito all’attenzione del grande pubblico è che, poco dopo l’acquisizione della Siremar, i Morace e i Franza concordano uno ‘spacchettamento’ della società. A fine giugno del 2016, infatti, i due armatori, dinnanzi ad un notaio, scrivono nero su bianco che il ramo traghetti va alla Caronte&Tourist, alias gruppo Franza) e che il ramo aliscafi va a Ustica Lines (oggi Liberty lines, ovvero il gruppo Morace). La società, da spa, diventa così consortile. Le domande che annebbiano anche questa operazione sono tante: chi ha autorizzato lo scorporo? Basta una semplice comunicazione cartacea al Ministero per procedere? Può una società che gestisce concessioni statali e regionali decidere di trasformare il suo status e scindersi? La Regione non avuto nulla da ridire? Tutti interrogativi in attesa di risposte. Certo è che a storcere il naso, sin da subito, sono stati gli allora commissari della Siremar, che l’anno scorso, siamo a Luglio del 2017,  hanno risposto così ad una lettera della SNS:

OGGETTO: Cessione del ramo d’azienda – obblighi legali e contrathiali. Spettabile Società,

“in riscontro alla Vostra del 29 maggio u.s., ci corre l’obbligo di constatare che, allo stato, l’operazione di trasformazione societaria (d’ora innanzi la “Trasformazione societaria”) della Società di Navigazione S.p.A. (di seguito la “Cessionaria’), posta in essere in data 15 giugno 2016, sembra fare emergere, sul piano formale, profili di criticità rispetto agli obblighi di mantenimento dei livelli occupazionali stabiliti in capo alla Cessionaria ai sensi degli artt. 7.09, lett. (e), e 7.11 del contratto di cessione (di seguito il “Contratto di cessione”) del ramo d’azienda ex Siremar (di seguito il “Ramo Siremar”), nonché dell’art. 63 del D.Lgs. n. 270/1999,
La mancata comunicazione della Trasformazione societaria nel rispetto delle modalità e dei termini stabiliti dall’art. 7.11 del Contratto di cessione, difatti, ha impedito allo scrivente Ufficio Commissariale ed ai deputati Organi di vigilanza di Siremar – Sicilia Regionale Marittima S.p.a. in A.S. (d’ora innanzi “Siremar in AS”) di esprimere il proprio preventivo assenso; e ciò anche, ma non esclusivamente, ai fini della valutazione dell’opportunità di formulare una nuova richiesta di autorizzazione alla cessione del Ramo Siremar.
Siamo, pertanto, ad insistere per la trasmissione, con la massima sollecitudine, di una dettagliata relazione volta a fornire allo scrivente Ufficio Commissariale ulteriori evidenze documentali e patrimoniali (tramite l’allegazione, a mero titolo esemplificativo, di copia dei bilanci di esercizio delle società interessate dalla Trasformazione societaria) nonché elementi di fatto suscettibili di comprovare che la Trasformazione societaria non abbia inciso negativamente sulla titolarità delle garanzie contrattuali originariamente poste in capo alla Cessionaria, né abbia comportato alcuna violazione delle previsioni di legge e di contratto
L’Ufficio Commissariale di Siremar in AS, all’esito della ricezione delle richieste evidenze, si riserva di intraprendere ogni azione ritenuta necessaria e comunque opportuna a tutela degli interessi e diritti della Procedura, ivi comprese le azioni di risoluzione del Contratto di cessione e di risarcimento dei danni patiti.
Con i migliori saluti,
I Commissari Straordinari Prof. Avv. Beniamino Caravita di Toritto
Dott. Gerardo Longobank Prof. Avv. Stefano Ambrosini”

L’esito del processo di Trapani è importante, perché in Sicilia è già iniziata la campagna elettorale per le elezioni regionali del prossimo Novembre…

 

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