Da I Nuovi Vespri buon 2022 a tutti alla faccia della pandemia, anche se sappiamo che ci aspetta un anno difficile

1 gennaio 2022
  • Speriamo che sia un anno diverso e migliore del disastroso 2021 che ci stiamo lasciando alle spalle
  • I prossimi mesi invernali ci diranno veramente come stanno le cose in materia di pandemia
  • L’unico grande mezzo d’informazione che ha raccontato – e che racconta ancora oggi – la verità sul Covid nel mondo e sul vaccino anti-Covid nel mondo è Google
  • ll ricorso a vaccini anti-Covid che non bloccano l’infezione ma si limitano a controllare, almeno in parte, gli effetti più gravi della malattia ha alterato profondamente la storia naturale di questo virus.
  • Se c’è un’emergenza – come dicono – abbiano il coraggio di introdurre l’obbligo vaccinale. Ma se non c’è l’obbligo vaccinale non si può impedire a chi non si vaccina di lavorare     

I prossimi mesi invernali ci diranno veramente come stanno le cose in materia di pandemia

E’ inutile abbandonarsi alla retorica della televisione. Ed è altrettanto inutile nascondere la realtà. E la realtà ci dice che, con la pandemia,  siamo di nuovo punto e a capo tra zone gialle, zone rosse, blocco delle attività economiche e via continuando. E, soprattutto, siamo di nuovo punto e a capo con le grandi bugie raccontate dai Governi. Ci raccontano che in Italia la produzione industriale va bene, che l’Italia cresce addirittura più della Germania. A raccontarcelo sono quelli che nel Gennaio dello scorso anno dicevano che il ‘miracoloso’ vaccino anti-Covid sarebbe durato un anno, forse anche due anni. Oggi scopriamo che gli effetti di questo vaccino – che non è un vaccino, perché non dà alcuna immunità contro il virus – dura sì è no quattro, forse cinque mesi. E quali sarebbero questi effetti? Evitare a chi si vaccina la malattia grave. Per la cronaca, al di là di quello che raccontano, per ora è stato solo in parte così. Davanti abbiamo due mesi e mezzo, forse tre mesi di Inverno. Saranno i fatti a dire come stanno le cose. Intanto vogliamo mettere qualche punto fermo. Cominciando con il segnalare la prima fesseria messa in giro da quando la pandemia ha rialzato la testa. Chi legge I Nuovi Vespri sa che noi siamo sempre stati critici con l’attuale vaccino anti-Covid. Abbiamo sempre sostenuto che gli effetti positivi di tale vaccino – la riduzione dei contagi e dei ricoveri – erano solo in minima parte dovuti al vaccino e in massima parte al clima. Questi signori del Governo Draghi e gli ‘scienziati’ da televisione, a cominciare da Febbraio 2021 – che lo scorso anno è stato un mese primaverile, come lo era stato nel 2020 – hanno cominciato a magnificare gli effetti di questo vaccino. Non ci siamo limitati a scrivere che, per commentare i risultati di questo vaccino anti-Covid, bisognava aspettare Novembre e Dicembre. I fatti ci stanno dando ragione: con l’arrivo del freddo contagi e ricoveri sono tornati a crescere. E non sappiamo che cosa succederà nei prossimi tre mesi.

L’unico grande mezzo d’informazione che ha raccontato – e che racconta ancora oggi – la verità sul Covid nel mondo e sul vaccino anti-Covid nel mondo è Google

Una cosa, comunque, dobbiamo dirla: chi oggi afferma che “se non ci fosse stato il vaccino anti-Covid chissà quanti morti ci sarebbero stati” dice una cosa che, sotto il profilo scientifico, è semplicemente ridicola. Quando gli ‘scienziati’ si rifugiano nel “se”, significa che stanno nascondendo il proprio fallimento. La scienza, infatti, non si fa con i “se”, ma con i fatti; e i fatti ci dicono che nelle aree del mondo dove il vaccino anti-Covid è stato utilizzato a piene mani – per esempio Stati Uniti e Unione europea – il virus si è stabilizzato ed è tornato a colpire. Mentre nelle aree del mondo dove il vaccino anti-Covid è stato poco utilizzato o non è stato utilizzato, il Covid o è poco presente, o non c’è proprio: è il caso dell’Africa e del Sud America. Non ci stiamo inventando niente: se andate su Google e scrivere due parole: “Covid mondo“, sulla destra compare una foto del mondo dove si vede chiaramente che la pandemia è diffusa in modo grave negli Stati Uniti d’America e nell’Unione europea, dove i vaccini anti-Covid sono diffusissimi; e si nota anche che, man mano che si passa ai Paesi e, in generale, alle aree del mondo dove il vaccino è poco utilizzato o non è utilizzato, la pandemia si riduce o scompare. Questi sono i dati oggettivi, il resto sono discorsi da televisione. Va anche sfatata un’altra frase molto in voga nel 2021 da chi non ha mai aperto un libro di scienza: e cioè che “bisogna avere fiducia nella scienza”. Questa è un’altra frase che offende la scienza e l’umana intelligenza, perché la scienza non ha bisogno di fiducia ma, semmai, infonde fiducia se ottiene dei risultati utili e concreti: risultati che vanno sempre messi in discussione dalle stessa scienza che punta a migliorarli. Del tutto stupida è l’affermazione – che abbiamo ascoltato spesso nel 2021 – in base alla quale “bisogna avere fede nella scienza”. La fede, al massimo, appartiene alla sfera religiosa e non ha nulla a che vedere con la scienza.

ll ricorso a vaccini anti-Covid che non bloccano l’infezione ma si limitano a controllare, almeno in parte, gli effetti più gravi della malattia ha alterato profondamente la storia naturale di questo virus.

Fatte queste precisazioni è bene sottolineare che il virus scomparirà presto e non scomparirà da certe aree del mondo per restare presente in altre aree del mondo. Questo perché in una realtà globalizzata con uomini e merci che vanno e vengono in tutte o quasi tutte le parti del mondo il virus continuerà a circolare. E non è un caso che la pandemia sia maggiormente presente dà dove la globalizzazione dell’economia e i suoi effetti sono fortemente presenti come Stati Uniti e Unione europea. La fotografia di Google ci dice un’altra cosa: e cioè che, con molta probabilità, il ricorso a vaccini anti-Covid che non bloccano l’infezione ma si limitano a controllare, almeno in parte, gli effetti più gravi della malattia ha alterato profondamente la storia naturale di questo virus. E non è un caso che l’alterazione della storia naturale del virus SARS-COV-2 si noti maggiormente là dove il vaccino è stato molto utilizzato, sempre negli Stati Uniti e nell’Unione europea. Da un mese o giù di lì di discute della variante Omicron, che sarebbe più infettiva ma meno problematica della variante Delta. Così almeno ci dicono e avremo modo di verificarlo del tutto nei prossimi due o tre mesi. Quello che però va aggiunto è che quando per combattere un microrganismo si ricorre a vaccini che non proteggono dall’infezione possono verificarsi eventi spiacevoli – molto spiacevoli – che Marco Lo Dico, veterinario, specialista in Malattie Infettive, Profilassi e Polizia Veterinaria ha illustrato in questo blog nel Marzo dello scorso anno (e che potete leggere o rileggere qui). Non c’è, è chiaro, la certezza che ciò avvenga: ma è una possibilità che va messa nel conto.

Se c’è un’emergenza – come dicono – abbiano il coraggio di introdurre l’obbligo vaccinale. Ma se non c’è l’obbligo vaccinale non si può impedire a chi non si vaccina di lavorare      

Ci rendiamo conto che i nostri auguri di buon 2022 non sono incoraggianti. Ma noi osserviamo la realtà, la studiamo e facciamo ricorso, là dove lo scenario si complica, a chi ci può dare indicazioni su fatti, personaggi e cose, come abbiamo fatto chiedendo ‘lumi’ a chi queste cose le studia. Quello che dobbiamo segnalare è che il tanto celebrato Governo Draghi, con il suo “rischio ragionato”, ha portato l’Italia dentro uno scenario che abbiamo già vissuto: zone gialle, zone rosse, chiusure di qua e di là, aumento dei contagi e dei ricoverati. E siamo solo ai primi giorni dell’Inverno che sarà lungo. L’attuale Governo ha penalizzato pesantemente chi si è rifiutato di farsi inoculare un ‘vaccino’ discutibile, che prima dava un anno di ‘immunità’ (che, ribadiamo, non è immunità), poi sei mesi, poi quattro mesi. E’ stato addirittura messo in circolazione un vaccino prodotto da una multinazionale inguaiata in vicende poco edificanti presentato come “ottimo vaccino” e che poi si è scoperto avere una durata di due mesi! La verità è che negli Stati Uniti d’America e nell’Unione europea, nel nome della pandemia, per favorire le multinazionali farmaceutiche, ne hanno combinato di tutti i colori. Oggi non si possono più fermare, perché fermarsi significherebbe ammettere di avere sbagliato: e, soprattutto, significherebbe dover giustificare milioni di eventi avversi e tanti decessi. Siccome sono ‘bravi’ e controllano il mondo – ricordiamoci che il bilancio di una multinazionale farmaceutica è pari ai bilanci di quattro-cinque Stati di medie dimensioni – hanno giustificati migliaia di decessi dicendo che c’era solo “una correlazione temporale tra vaccino e decessi”: in pratica, si sono giustificati dicendo che sì, i morti ci sono stati dopo le inoculazioni di vaccini anti-Covid, ma non è detto che si sia un legame preciso tra inoculazione di vaccini e decessi. Questo è assolutamente vero, ma è altrettanto vero che, là dove sono state fatte analisi accurate la responsabilità del vaccino nei decessi è stata trovata. E, in ogni caso, la “correlazione temporale” tra inoculazione del vaccino e decessi è già una buona ragione per dire liberamente “No” al vaccino anti-Covid. Invece in Italia abbiamo assistito all’aberrazione di un Paese che non ha obbligo di vaccino anti-Covid, ma che impedisce di lavorare e blocca lo stipendio ad alcune categorie di persone. Questa è una vergogna che qualcuno avrebbe dovuto sanzionare, perché è un provvedimento che calpesta Democrazia e libera scelta. Se c’è un’emergenza – come dicono – abbiano il coraggio di introdurre l’obbligo vaccinale. Ma se non c’è l’obbligo vaccinale non si può impedire a chi non si vaccina di lavorare. Se non hanno introdotto l’obbligo vaccinale è perché sanno che sarebbe un errore, ma hanno coperto la loro insicurezza con altri errori fatti pagare ai cittadini.

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