Il portellone della nave Pace ha deciso di prendere un bagno nel porto di Trapani p’arrifriscarisi anticchia…

24 dicembre 2021
  • I portelloni delle navi che svolgono il servizio tra la Sicilia e le Isole Minori hanno una natura ‘espressionista’ e, ogni tanto, decidono di prendere un bagno
  • La nave Pace, in barba al nome che porta, ne ha viste di tutti i colori
  • Dalla Sardegna alla Sicilia con furore

I portelloni delle navi che svolgono il servizio tra la Sicilia e le Isole Minori hanno una natura ‘espressionista’ e, ogni tanto, decidono di prendere un bagno

E’ normale che il portellone di un nave finisca in mare? In Sicilia è normale. E successo nell’Agosto del 2020, dalle parti di Linosa, con la nave Sansovino: è la nave che assicura (o assicurava, visto che i cambiamenti sono all’ordine del giorno) i collegamento tra Porto Empedocle e le isole Pelagie, ovvero Lampedusa e Linosa. Era Estate e il portellone si è riposato un po’ negli splendidi fondali di Linosa. Ieri sera, invece, il portellone della nave Pace – la nave che assicura il collegamento fra Trapani e le isole Egadi (Favignana, Levanzo e Marettimo) ha deciso di prendere un bagno a Trapani: insomma il portellone della nave Pace è finito in mare. Uno potrebbe pensare che i portelloni che finiscono in mare sono il segnale di imbarcazioni vetuste, in pratica, un po’ ‘andate’: invece non è così, perché le navi che assicurano il trasporto tra la Sicilia e le isole che la circondano, dette impropriamente Isole Minori, hanno un’anima ‘espressionista’: ogni nave che svolge il servizio di collegamento tra la Sicilia e le Isole Minori – sia il servizio regionale, sia il servizio statale –  gode di una propria ‘soggettività’, anche nella scelta dei portelloni di prendere il bagno. Il portellone della nave Pace, a differenza del portellone della nave Sansovino, preferisce le acque fredde invernali: un ‘bagno rigenerante’ che, stando alla testimonianza – ovviamente ‘espressionista’ dello stesso portellone della nave Pace – gli consente di sopportare meglio tutti i ‘casini’ legati ai collegamenti tra Trapani e le isole Egadi: passeggeri che si lamentano, politici che aspettano con fiducia…

La nave Pace, in barba al nome che porta, ne ha viste di tutti i colori

Non è la prima volta che noi ci occupiamo della nave Pace. Lo abbiamo fatto nel Gennaio del 2020. raccontavamo, in questo articolo, di un sequestro di navi disposto dalla Magistratura: “Ricordate l’inchiesta giudiziaria sui trasporti marittimi di Messina? Ebbene, abbiamo scoperto una cosa un po’ strana: abbiamo scoperto che nel 2016, quando la società Navigazione generale italiana (N.G.I. spa) si aggiudica la gara per svolgere il servizio fra Trapani e le Isole Egadi erano già presenti i problemi emersi con l’inchiesta della magistratura. Quasi quattro anni fa era già tutto chiaro. Eppure… La notizia dell’inchiesta della magistratura è di circa dieci giorni fa (nei primi giorni di Gennaio del 2020), quando i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – nel quadro di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica della Città dello Stretto – hanno posto sotto sequestro 3 navi traghetto della Caronte & Tourist (la ‘Pace’, la ‘Caronte’ e la ‘Ulisse’), soldi, beni mobili ed immobili e quote societarie, per oltre 3,5 milioni. Le indagini, effettuate dalla Guardia di Finanza di Palermo e coordinate dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Maurizio De Lucia, hanno accertato che le tre imbarcazioni poste sotto sequestro presenterebbero gravi carenze tecniche e strutturali: in particolare, non garantirebbero la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta. Abbiamo appurato è che, nel 2016, la società Navigazione Generale Italiana (N.G.I. spa) si aggiudica la gara per la tratta Trapani-Isole Egadi e, tra le navi che si propone di utilizzare, c’è anche la citata ‘Pace’. La cosa strana è che questa nave ‘Pace’ – sequestrata dieci giorni fa dalla magistratura per “gravi carenze tecniche e strutturali” che non consentirebbero la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta – nel 2013, era di proprietà della Enermar Trasporti srl. Direte: e allora? La Enermar Trasporti srl, nel 2013, era in aperto contenzioso con la Regione Sardegna. Motivazione: era stata esclusa dalla dalla gara per l’affidamento del servizio pubblico notturno di collegamento marittimo, per il trasporto di persone e veicoli, con le isole minori della Sardegna”.

Dalla Sardegna alla Sicilia con furore

E ancora: “Perché la Enermar Trasporti srl era stata esclusa dalla gara? Perché era stata accertata, a seguito di apposito sopralluogo, che le navi di tale società non presentavano i requisiti necessari per il trasporto dei soggetti diversamente abili. I titolari di tale società hanno contestato l’esclusione  e si sono rivolti alla Giustizia amministrativa. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sardegna ha dato ragione alla Regione Sardegna. La società Enermar Trasporti srl si è rivolta al Consiglio di Stato, organo di appello del TAR Sardegna. E il Consiglio di Stato – come potete leggere nella sentenza che pubblichiamo in calce a questo articolo (Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 22 giugno – 12 settembre 2017, n. 4248) – ha dato ragione alla Regione Sardegna… La nave che la Regione Sardegna non aveva voluto perché non garantiva la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta è finita a svolgere il servizio in Sicilia!“. Che altro c’è da dire? Dopo tutte queste vicissitudini è giusto o no che il portellone della nave Pace senza pace decida di prendere un bagno a Trapani? Sardegna, Sicilia, isole Egadi: via, nn’arrifriscata ci sta…

Foto di prima pagina tratta da Shipping Italy

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti