A rischio i pagamenti degli operai degli operai della Forestale?

3 dicembre 2021
  • La nota del segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso
  • E’ inutile girarci attorno: i 70 milioni di euro del disegno di legge sulle variazioni di Bilancio sono pochi rispetto alle aspettative 

La nota del segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso

La domanda è una: c’è, da parte del Governo regionale di Nello Musumeci, la volontà politica di pagare gli operai della Forestale? Ce lo chiediamo leggendo una nota del segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso: “I ritardi nell’approvazione della legge relativa alle variazioni di bilancio da parte dell’Assemblea regionale siciliana rischiano seriamente di compromettere il pagamento degli stipendi a diverse categorie a partire dai lavoratori forestali, dei lavoratori dei consorzi di bonifica, ecc. Il rischio è ancora più alto se si considera che, nella migliore delle ipotesi, le variazioni di bilancio verranno votate il prossimo 7 dicembre che la Cassa regionale è in genere aperta ed attiva fino 15 di dicembre di ogni anno o giù di lì. In considerazione del fatto che ci sono migliaia di lavoratori che ad oggi devono percepire fino a 3/4 mesi di stipendio, in data odierna il Sifus, tramite missiva, ha chiesto al presidente Musumeci di adoperarsi come lo scorso anno per tenere aperta la Cassa regionale e consentire ai lavoratori di percepire entro Dicembre tutte le mensilità retributive che non hanno ancora ricevuto. Tra questi lavoratori una significativa parte, nel 2021, non ha ancora percepito un centesimo. Questo vergognoso stato di cose – conclude grosso – è la dimostrazione autentica dell’incapacità di questo Governo e, naturalmente, dell’assessore all’Agricoltura, Tony Scilla, che, tra l’altro, ambisce ad approvare una riforma del comparto forestale di tipo elettoralistico. Una riforma che, negando diritti acquisiti, fa acqua da tutte le parti”.

E’ inutile girarci attorno: i 70 milioni di euro del disegno di legge sulle variazioni di Bilancio sono pochi rispetto alle aspettative 

Per la cronaca, il disegno di legge sulle variazioni di Bilancio sarà una manovra da 70 milioni di euro. Una cifra che, in verità, sembra inferiore alle richieste che arrivano da una società siciliana sempre più provata da una crisi economica e sanitaria senza fine. Ma questa è la somma che il Governo regionale è riuscito ad ottenere da Roma in attesa del via libera alla legge di stabilità regionale che potrà essere approvata solo se Roma – che ha svuotato le ‘ casse’ della Regione – consentirà alla Regione di non pagare la ‘rata’ del ‘buco’ di 2 miliardi di euro che l’attuale Governo ha ereditato dalle gestioni passate. La ‘rata’ dovrebbe essere intorno a 350 milioni di euro senza i quali la Regione siciliana non può approvare la manovra economica e finanziaria 2022. Non a caso la prossima settimana il Governo Musumeci dovrebbe presentare il disegno di legge per l’esercizio provvisorio per il mese di Gennaio del prossimo anno e, forse, anche per il mese di Febbraio. Il ricorso all’esercizio provvisorio non dispiace al Governo siciliano che sarà ‘costretto’  a bloccare i pagamenti fino a Giugno-Luglio del prossimo anno, per sbloccarli tra la prossima Estate e il prossimo Autunno, guarda caso a ridosso delle lezioni che dovranno eleggere il nuovo presidente della Regione e la nuova Assemblea regionale siciliana Alla fine gli operai della Forestale della Sicilia verranno pagati? Noi qualche dubbio non lo nascondiamo, anche perché i 70 milioni di euro sono – lo ribadiamo – pochi rispetto alle aspettative. Non non escludiamo che l’approvazione della legge sulle variazioni di Bilancio slitti ben oltre il prossimo 7 Dicembre.

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