Il ‘mistero’ di due navi cariche di grano (una con insetti, l’altra con grano colpito dalla carie) arrivate nei mesi scorsi a Ravenna e a Bari

3 dicembre 2021
  • Il grano trasportato da entrambe le navi era in pessime condizioni. Dovrebbero essere due storie chiuse. Invece il senatore Saverio De Bonis racconta che…
  • Possibile che dopo cinque mesi non si sa che fine ha fatto questo grano avariato?
  • Tutto a posto, in Sicilia?

Il grano trasportato da entrambe le navi era in pessime condizioni. Dovrebbero essere due storie chiuse. Invece il senatore Saverio De Bonis racconta che…

Ricordate la nave Sumatra carica di grano canadese avariato con insetti arrivata a Ravenna a scorsa Estate dopo essere stata respinta dall’Algeria? Ne abbiamo parlato il 27 Luglio. Pensavamo – visto che non si trattava esattamente di un carico di grano ‘prelibato’ – che questa storia fosse finita. Invece questo grano avariato – sembra incredibile – potrebbe anche essere ancora tra noi. Lo scrive su Facebook il senatore Saverio De Bonis, da sempre impegnato in difesa del grano duro del Sud Italia e della Sicilia (è il presidente di GranoSalus, l’associazione che, tra le altre cose, ha promosso i controlli sulla pasta italiana). “Che fine ha fatto la Nave #Sumatra? – scrive De Bonis -. Dopo l’istanza di autotutela da parte della società Casillo Commodities Italia S.p.A., a inizio Settembre parte della merce veniva dichiarata in deposito doganale (IM7) all’interno dei magazzini Eurodocks Srl mentre rimanevano in temporanea custodia 112.100 chili di merce, corrispondenti alla parte di carico in stato #avariato. Insieme ai Colleghi Morra, Lannutti, Lezzi, Angrisani, Corrado, Mininno, Cruciolo, Granato, Giannucci e Di Micco ho quindi presentato un nuova #interrogazione al Ministro Stefano Patuanelli (Ministro delle Politiche agricole ndr) per sapere innanzitutto se l’Ispettorato centrale repressione frodi abbia predisposto tutti i #controlli sanitari previsti dalla legge e soprattutto quali siano gli esiti di questi controlli; vogliamo sapere anche se il #Governo abbia intenzione di attivare misure per verificare che il grano introdotto in Italia non presenti rischi per la salute dei #consumatori”.

Possibile che dopo cinque mesi non si sa che fine ha fatto questo grano avariato?

A questo punto arriva un’altra storia di navi cariche di grano estero arrivate in Italia: “In realtà negli stessi giorni della #Sumatra, arrivava a Bari una nave battente bandiera delle isole #Marshall – la Sagittarius, con circa 25.000 tonnellate di #grano della qualità “desert durum” coltivato in Arizona per conto della società Fratelli De Cecco di Filippo S.p.A. All’arrivo i controlli della Regione Puglia hanno rilevato la presenza di un patogeno – Tilletia Indica – e impedito l’importazione del carico in #Italia, lasciando il porto di Bari agli inizi di Maggio. Insieme ai Colleghi Morra, Lannutti, Lezzi, Angrisani, Corrado, Mininno, Cruciolo, Granato, Giannucci e Di Micco abbiamo comunque ritenuto doveroso presentare una nuova interrogazione al Ministro Stefano Patuanelli perché vogliamo che si accerti che la nave Sagittarius non abbia scaricato il carico contaminato in altro #porto italiano. La salute dei consumatori deve essere una priorità per il Ministro e per l’interno #Governo! Se non ci fossimo stati noi a vigilare non si sarebbe creata tutta questa giusta attenzione nei confronti della #Sumatra e delle altre navi cariche di #grano avariate. Vi terrò aggiornati”.

Tutto a posto, in Sicilia? 

Ma cos’è diventata l’Italia? Come mai due carichi di grano avariato sono arrivati nel nostro Paese? A Luglio non c’era ancora notizia che l’annata granicola sarebbe stata un disastro in mezzo mondo, anche se la siccità aveva già annunciato problemi. Il racconto di De Bonis desta un po’ di preoccupazione, perché la penuria di grano oggi potrebbe lasciare ipotizzare a chissà che cosa. Ma se a Ravenna e a Bari le due navi sono state ‘sgamate’, ci chiediamo e chiediamo: non è che sono arrivare navi cariche di grano anche in Sicilia? noi facciamo quello che possiamo, ma non sempre riusciamo a sapere cosa succede nei porti della Sicilia, da Pozzallo a Catania fino a Palermo. Qualche dubbio è legittimo. Speriamo bene.

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