In Sicilia la ‘calata’ dei grandi gruppi della pasta italiana. Olio extra vergine di oliva: Sicilia 5 euro litro, Toscana 20 euro litro

20 novembre 2021
  • Consueto appuntamento del Sabato con Mario Pagliaro, chimico del Cnr e appassionato di climatologia e agricoltura. I paradossi del grano duro e dell’olio extra vergine della Sicilia 
  • Presto i grandi nomi della pasta italiana potrebbero trasferirsi in Sicilia per coltivare grano duro e produrre pasta
  • Anche nella produzione di olio extra vergine di oliva la produzione siciliana si presenta frazionata e, di conseguenza, i commercianti ne approfittano
  • In Sicilia non mancano di esempi di chi con l’olio d’oliva extra vergine fa i grandi numeri

Consueto appuntamento del Sabato con Mario Pagliaro, chimico del Cnr e appassionato di climatologia e agricoltura. I paradossi del grano duro e dell’olio extra vergine della Sicilia 

Il grano duro ormai viene scambiato a 60 euro al quintale. Ma non è facile trovarlo, specie in grandi quantità. Che sono quelle necessarie ai pastifici, alcuni dei quali posseggono i mulini necessari alla produzione della semola. Mario Pagliaro sostiene che i prezzi così elevati del grano porteranno al consolidamento della produzione, fino ad oggi troppo frazionata. Con lui questa settimana facciamo due riflessioni. Una sulla pasta, l’altra, sull’olio di oliva. In entrambi i casi, in Sicilia notiamo che sia il grano duro, sia l’olio extra vergine di oliva vengono pagati a prezzi inferiori rispetto al resto del Paese. In questo momento, nella nostra Isola, i commercianti, per un quintale di grano duro, non pagano più di 48 euro. Mentre l’olio d’oliva extra vergine – e questo come vedremo è un’assurdità – non viene pagato più di 5 euro al litro, mentre nel Nord Italia un litro di olio d’oliva etra vergine costa anche 20 euro al litro.

PRESTO I GRANDI NOMI DELLA PASTA ITALIANA POTREBBERO TRASFERIRSI IN SICILIA PER COLTIVARE GRANO DURO E PE PRODURRE PASTA

Cominciamo con il grano duro. Chiediamo a Pagliaro, chimico del Cnr e appassionato di climatologie e agricoltura: potrebbero esserci conseguenze anche sulla produzione della pasta in Sicilia, dove ormai operano pochissimi pastifici?

“Certo. In Sicilia, nei primi anni ’80 del secolo passato, operavano oltre 40 pastifici. Oggi ce ne sono 5, nonostante il consumo di pasta nel mondo sia più che raddoppiato. In breve, con i prezzi bassi del grano duro la Sicilia esportava più della metà del grano duro, acquistato a costo bassissimo dagli intermediari che poi lo rivendevano ai pastifici e alle aziende molitorie che dei pastifici sono grandi fornitori. Questo succedeva fino a qualche anno fa, quando il prezzo del grano duro siciliano e, in generale, del Sud Italia, non andava oltre i 18-20 euro al quintale. Oggi, con i prezzi remunerativi del grano duro, le aziende cerealicole siciliane più grandi avranno presto le risorse per iniziare a produrre da sé la pasta. Inoltre, a breve, alle aziende italiane senza più grano a sufficienza converrà spostare in Sicilia almeno una parte della produzione: i vecchi meccanismi di approvvigionamento non funzionano più. Occorre andare lì dove c’è la produzione di qualità. Anche per questo, a mio avviso, saranno proprio le grandi aziende che producono pasta ad acquistare grandi estensioni di terreni in Sicilia, mettendosi a produrre lì dove conviene. È già successo col vino. Ma il grano è molto più importante del vino”.

Ci sta dicendo che i grandi nomi della pasta industriale italiana potrebbero trasferirsi in parte in Sicilia per produrre grano duro e pasta di grano duro nella nostra Isola”.

“Proprio così”.

ANCHE NELLA PRODUZIONE DI OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA LA PRODUZIONE SICILIANA SI PRESENTA FRAZIONATA E, DI CONSEGUENZA, I COMMERCIANTI NE APPROFITTANO 

Andiamo all’olio d’oliva. Gli agricoltori siciliani lamentano prezzi bassi per la produzione di olio extra vergine di oliva di quest’anno, da 4 a 5 euro al litro. E questo è un po’ strano, perché nel Centro Nord Italia la produzione di olive da olio ha subito una riduzione per problemi legati al clima e alcune Regioni – Umbria, Liguria e Toscana – acquistano olive dalla Puglia

“E’ vero, molti olivicoltori siciliani di nostra conoscenza si lamentano dei prezzi ancora bassi dell’olio d’oliva extra vergine, mentre noi leggiamo di prezzi in Toscana o nelle Marche che oscillano da 12 a 20 euro al litro di olio d’oliva extra vergine, addirittura oltre 20 euro al litro per il biologico. Il quotidiano La Nazione di Firenze scrive che i prezzi dell’olio d’oliva extra vergine ‘subiranno un lieve aumento rispetto all’anno scorso. Andiamo dai 12 ai 20 euro per la bottiglia da un litro, poi ci sono eccezioni per le aziende che producono olio biologico, in quel caso il costo è maggiore’. Come si può notare, il prezzo dell’olio d’oliva nel Nord Italia è in crescita”.

Perché in Sicilia il prezzo dell’olio d’oliva extra vergine invece  è così basso, da 4 euro a 5 euro al litro?

“Per gli stessi motivi per i quali, fuori dalla Sicilia, il grano duro si paga a 60 euro al quintale, mentre nelle nostra Isola i commercianti non offrono più di 48 euro per ogni quintale di grano duro. La Sicilia nella produzione di grano duro e di olio d’oliva extra vergine sconta un problema di eccessivo frazionamento della produzione. Così diventa facile per i commercianti di grano acquistare il grano duro a 48 euro al quintale e acquistare l’olio d’oliva extra vergine a 5 euro al litro”.

Anche nell’olio d’oliva extra vergine siciliano, in parole semplici, spicca la figura dell’intermediario?

“Assolutamente sì. E tra gli intermediari ci sono anche i frantoi, che acquistano lo squisito olio d’oliva extra vergine siciliano a 5 euro per poi rivenderlo a prezzi vicini a quelli di quest’anno della Toscana o della piccola Liguria”.

IN SICILIA NON MANCANO ESEMPI DI CHI NON L’OLIO D’OLIVA EXTRA VERGINE FA I GRANDI NUMERI

Cosa dovrebbero fare gli agricoltori siciliani che producono olio d’oliva extra vergine per difendersi da un mercato che li penalizza?

“Dovrebbero organizzarsi. E sufficiente che aziende olearie anche piccole abbiano buone capacità manageriali, imbottigliando il proprio olio, per venderlo innanzitutto attraverso il proprio sito web, per riscontrare prezzi che per il nuovo olio extra vergine di oliva in lattine da 3 o 5 litri non è inferiore ai 10 euro al litro. Se poi si va sul sito delle grandi aziende olearie siciliane nella vasta fascia costiera che da Mazara del Vallo raggiunge l’estremo Sud della Sicilia, ebbene, si può trovare in vendita l’olio extra vergine di oliva nuovo in bottiglie da mezzo litro al prezzo di 15 euro. È ormai chiaro che, grazie al contenuto eccezionale di polifenoli, al colore verde intenso e al particolare profilo lipidico, l’olio extra vergine di oliva della costa meridionale siciliana sia fra i migliori al mondo. Non sono poche le aziende olearia siciliane a realizzare vendite eccezionali in Paesi asiatici come il Giappone, o nelle regioni più ricche della Germania”.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti