Sicilia e Palermo fanno ridere il mondo: rubinetti senz’acqua dopo l’alluvione. Amministratori, itivinni a casa!/ SERALE

13 novembre 2021
  • La Sicilia e Palermo funzionano al contrario: quando piove tolgono l’acqua dalle abitazioni dei cittadini!
  • Ma una bella Commissione parlamentare d’inchiesta sull’Amap spa in Assemblea regionale siciliana no? Chiediamo troppo?  

La Sicilia e Palermo funzionano al contrario: quando piove tolgono l’acqua dalle abitazioni dei cittadini!

Il ridicolo travolge la Sicilia e Palermo. Dopo un mese e mezzo di piogge con allagamenti e anche alluvioni i rubinetti delle abitazioni di molti Comuni sono a secco. Al centro di questa ondata di disagi per i cittadini c’è l’Amap spa, l’Azienda partecipata dal Comune di Palermo e da altri 34 Comuni della provincia. Dell’Amap – e delle risposte che ancora non ha fornito – abbiamo scritto ieri. Oggi è arrivata un’altra nota dell’Azienda che annuncia ulteriori disagi per Palermo e per alcuni centri della provincia. “Tre diverse criticità da tre diverse fonti idriche che alimentano la città stanno determinando un grave abbassamento della disponibilità di acqua per la città di Palermo. Attualmente, dei circa 3.500 litri d’acqua al secondo necessari per la regolare pressione d’esercizio, ne arrivano in tutto poco più di 2.000. Nonostante oggi le maestranze di Amap siano state impegnate tutto il giorno per riparare una perdita nell’acquedotto ‘Nuovo Scillato’ nel territorio di Cerda e per riattivare il prelievo dal lago Poma a Partinico, solo da domani pomeriggio-sera queste due fonti torneranno operative. A questo si aggiunge la grave perdita nella condotta che dal lago di Piana degli Albanesi porta l’acqua alla centrale elettrica Casuzze gestita da Enel sul Monte Grifone a Bonagia. Sarà quindi necessario interrompere da parte del gestore elettrico l’utilizzo della conduttura fin quando non sarà riparata la perdita. A Cerda, si è conclusa poco fa dopo lavori durati tutto il giorno, la riparazione di una perdita e in serata sarà quindi possibile rimettere in esercizio le sorgenti Scillato e verrà effettuato il lavaggio della tubazione. La piena operatività dell’acquedotto si raggiungerà nel pomeriggio di domani. A Partinico invece, il Gestore della diga Poma (il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti) ha effettuato oggi delle operazioni di scarico che hanno permesso di smaltire parte del fango accumulatosi nelle ultime ore. La torbidità delle acque in uscita dalla diga sta rapidamente diminuendo ma ancora non si è stabilizzata e quindi l’acqua non può essere avviata al potabilizzatore. In ogni caso, già dal pomeriggio le maestranze Amap hanno avviato le operazioni di lavaggio della tubazione e domattina dovrebbe quindi essere possibile riavviare l’impianto. La normalizzazione dell’acquedotto Jato avverrà comunque non prima di 24 ore dal riavvio della potabilizzazione. Come detto, la concomitanza delle tre criticità sta determinando un drastico calo dell’afflusso di acqua in città, per circa un terzo della necessità complessiva. Ciò determinerà un calo della pressione nella INTERA RETE CITTADINA, e nei comuni limitrofi della fascia costiera, sia a Est (Bagheria, Santa Flavia, Villabate, Ficarazzi), sia a Ovest (Balestrate, Trappeto, Terrasini, Carini, Capaci e Isola delle Femmine)”.

Ma una bella Commissione parlamentare d’inchiesta sull’Amap spa in Assemblea regionale siciliana no? Chiediamo troppo?

In questa storia le vere “criticità” sono la Regione siciliana e l’Amap spa. Come viene gestita la diga Poma e da chi? Come viene gestita la diga di Piana degli Albanesi e da chi? Com’è possibile che le dighe presentano problemi? E’ evidente che non sono gestite bene. A partire dal 2011 o giù di lì si è formato un groviglio attorno all’Amap che dovrebbe essere oggetto di approfondimenti. Qualcosa è venuta fuori con la storia della mancata depurazione delle acque. La verità è che l’Amap, senza avere mai vinto una gara, gestisce l’acqua di 36 Comuni. Come mai nessuno pone il problema della gare? Le gare europee valgono per tutti tranne che per l’Amap spa? Possibile che alla politica – ci riferiamo alle opposizioni presenti in Assemblea regionale siciliana – non interessi fare luce sul groviglio Amap spa-Comune di Palermo-Regione siciliana? L’incredibile storia della mancata depurazione delle acque non è stata tirata fuori dalla politica, ma dalla Magistratura. Oggi l’Amap spa, nel settore idrico, è una delle più grandi aziende del Mezzogiorno d’Italia. Non sarebbe il caso di andare a vedere come stanno le cose ‘dentro’ l’Amap spa? Da una parte c’è il centrosinistra che gestisce il Comune di Palermo; dall’altra parte c’è il centrodestra che gestisce la Regione. In mezzo c’è l’Amap e ci sono, soprattutto, i cittadini che subiscono disservizi a catena. E pagano bollette sempre più salate. Sarebbe interessante capire quanti soldi ha incassato dai cittadini l’Amap spa da sette-otto anni a questa parte. E, soprattutto, sarebbe importante capire come ha speso i soldi che incassato, che opere ha realizzato. Ma di questo, per l’appunto, dovrebbe occuparsi la politica. Magari con una Commissione d’inchiesta in Assemblea regionale, non sull’acqua in Sicilia, ma sull’Amap spa. Non che le Commissioni d’inchiesta risolvono il problemi, però, quanto meno, fanno venire a galla ciò che rimane sempre nel buio. Ma abbiamo capito che l’Amap spa è come la Formazione professionale siciliana: punto d’incontro tra centrodestra e centrosinistra e, di conseguenza, tutto si insabbia. C’era la speranza dei grillini, che si sono dimostrati – a parte qualche accenno di richiesta di chiarezza – fallimentari anche su questo fronte. Il risultato è che con le piogge che ‘affangano’ le dighe e ‘stressano’ gli acquedotti dai rubinetti non esce acqua. Piove, ci sono allagamenti, anche alluvioni e manca l’acqua nelle abitazioni! La Sicilia e Palermo fanno ridere il mondo! Però il presidente della Regione Nello Musumeci vuole essere riconfermato perché pensa di avere amministrato bene, mentre il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, con una città allo sfascio, vuole il nuovo Tram e i parcheggi. Mandarli a casa tutt’e due no?

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