L’America di Biden non riesce a nascondere l’inflazione e il presidente è nei guai. E in Italia? Tutto nascosto. E allora meglio risparmiare

11 novembre 2021
  • Sempre meno popolare il presidente USA Biden. Soprattutto dopo l’esplosione dell’inflazione “che fa male ai portafogli americani”
  • In Italia invece l’inflazione viene tenuta nascosta. Nella speranza che i cittadini italiani non se ne accorgano e si indebitino per tenere elevati i consumi

Sempre meno popolare il presidente USA Biden. Soprattutto dopo l’esplosione dell’inflazione “che fa male ai portafogli americani”

Se in Italia il Governo e le varie ‘autorità’ riescono a nascondere l’inflazione,  cercando di farci credere che è al 2-3%, negli Stati Uniti non si fanno sconti e si racconta la verità: “L’inflazione negli Stati Uniti – scrive METRO, il più diffuso quotidiano cartaceo del Regno Unito -ha raggiunto un massimo di tre decenni e il presidente Joe Biden sta accusando la ‘manipolazione del mercato’, nonostante gli economisti notino carenze nella catena di approvvigionamento e le imprese in difficoltà dopo la chiusura della pandemia di coronavirus. I prezzi complessivi sono aumentati del 6,2% a Ottobre rispetto a un anno fa, secondo i dati dell’Ufficio di statistica del lavoro del Dipartimento del lavoro pubblicati mercoledì. Questo ha segnato il più grande aumento annuale in più di 30 anni. L’indice dei prezzi al consumo (CPI), che misura il prezzo di tutti i beni e servizi, è aumentato dello 0,9% da Settembre a Ottobre… Gli economisti si aspettavano solo un aumento dello 0,5%”. L’amministrazione Biden è in difficoltà. E deve riconoscere che “l’inflazione fa male ai portafogli americani”. Il presidente USA si è impegnato a “invertire questa tendenza”, che per la sua Amministrazione “è una priorità assoluta. Tra i motivi che hanno scatenato l’inflazione neli Stati Uniti d’America c’è l’aumento del costo dell’energia. Biden si è impegnato a ridurre ulteriormente questi costi: “Ho chiesto alla Federal Trade Commission di reagire a qualsiasi manipolazione del mercato o alterazione dei prezzi in questo settore”. I prezzi dell’olio combustibile sono aumentati del 12,3% a Ottobre, mentre a Settembre l’aumento non arrivava al 4%. I prezzi dei veicoli usati sono aumentati del 2,5% e dei veicoli nuovi dell’1,4%. Poi ci sono i problemi legati alla pessima annata cerealicola. E alle “evidenti carenze della catena di approvvigionamento”, scrive sempre METRO. Così Biden è sempre meno popolare.

In Italia invece l’inflazione viene tenuta nascosta. Nella speranza che i cittadini italiani non se ne accorgano e si indebitino per tenere elevati i consumi

E in Italia? Continua la grande presa in giro sull’economia e sui dati relativi all’inflazione, segnalata del 2-3%. Con qualche sforzo, alcuni osservatori – bontà loro – arrivano ad affermare, ma senza fare troppo clamore, che forse nel nostro paese l’inflazione ha raggiunto il 4%. Ma va? Pur senza ipotizzare la percentuale effettiva dell’inflazione italiana, la Confcommercio si sofferma “sugli effetti di un rialzo dell’inflazione sui consumi delle famiglie nel quarto trimestre 2021”. L’associazione dei commercianti stima che nell’ipotesi di un aumento medio dei prezzi del 3% “si perderebbero circa 2,7 miliardi di euro di consumi che potrebbero arrivare fino a 5,3 miliardi nell’ipotesi – non tanto irrealistica – di un’inflazione al 4%” (articolo di skytg24). E’ evidente che in Italia stanno cercando di nascondere agli italiani la vera percentuale dell’inflazione e, di conseguenza, la vera perdita del potere d’acquisto delle famiglie. Pensano che, con l’arrivo delle tredicesime, muto tu, muto io, i cittadini italiani non si accorgeranno di quanto sta succedendo:
tariffe pubbliche +9.5%4
– tar. regolate +19%
– Riso+cereali +43%
– Carni +6%
– Latte Uova Formaggi +10.2%
– Oli +21%
– Vini +10%
– Voli EU +41.7%
– Gas naturale+37.1%
– elettricità tutela+37%
– voli intercont.+23%
– Benzina+18%
– pomodori+17.9%
– trasporto marittimo+16%
a cui si aggiungono le cartelle esattoriali e le scadenze fiscali. La speranza dell’attuale Governo è che gli italiani si indebitino per tenere alti i consumi. Invece gli italiani farebbero bene a limitare i consumi osservando attentamente la crescita dei prezzi dei beni e dei servizi. Soprattutto con riferimento alle cartelle esattoriali che arriveranno subito dopo le vacanze di Natale. Meglio risparmiare, soprattutto osservando l’aumento generale del livello dei prezzi.

Foto tratta da Starmag 

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