La sanatoria approvata ieri dall’Ars che ha spaccato la maggioranza e l’opposizione/ MATTINALE 526

14 luglio 2021
  • Detto questo, un giudizio sulla legge approvata si potrà esprimere solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione
  • L’emendamento approvato ha spaccato la maggiorana, ha spaccato l’opposizione e ha diviso anche Attiva Sicilia
  • Le solite geremiadi 
  • La replica dell’assessore Toto Cordaro
  • Se questa legge risolverà l’annosa questione della “Salvaguardia del diritto di abitazione” sarà una legge buona e giusta

Detto questo, un giudizio sulla legge approvata si potrà esprimere solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione

E’ una vera sanatoria edilizia quella approvata ieri sera dall’Assemblea regionale siciliana? La nostra esperienza ci dice che una legge approvata dal Parlamento siciliano va provata sul campo. Anticiparne gli scenari è solo polemica politica. la polemica, è chiaro, ci sta, fa parte del gioco democratico. Ma l’applicazione di una legge regionale è cosa ben diversa. Soprattutto da quando il centrosinistra – che sulla Sicilia lascia molto a desiderare – ha di fatto abolito il controllo di legittimità da parte dell’Ufficio del Commissario dello Stato per Regione siciliana, che era l’ultimo ‘filtro’ dopo lo stop dell’Alta Corte per la Sicilia operata con una discutibile sentenza di fine anni ’50 del secolo passato dalla Corte Costituzionale appena insediatasi. Purtroppo, la sinistra post comunista è così: appena vanno al potere, ebbene, il potere lo vogliono tutto: e siccome, in quel momento, controllavano sia il Governo nazionale, sia il Governo siciliano hanno ‘sterilizzato’ l’Ufficio del Commissario dello Stato assegnando il controllo delle leggi del parlamento siciliano al Parlamento nazionale. I post comunisti, di fatto, hanno assestato un colpo mortale alla residuale Autonomia siciliana. Ne discende che discutere di una legge prima che il Parlamento nazionale – che ormai controlla l’operato del Parlamento siciliano alla stessa stregua di una Regione a Statuto ordinario – è solo tempo perso.

L’emendamento approvato ha spaccato la maggiorana, ha spaccato l’opposizione e ha diviso anche Attiva Sicilia

Detto questo, per grandi linee illustriamo quanto è avvenuto ieri sera a Sala d’Ercole. Dove è stato approvato un emendamento che, di fatto, attiva una sanatoria edilizia per le costruzioni realizzate dove esiste un vincolo di inedificabilità relativa e non assoluta. Questo passaggio è importante: non si tratta, infatti, di una sanatoria edilizia omnicomprensiva che sana tutto e il contrario di tutto. In parole più semplici, non ci dovrebbe essere una sanatoria entro i 150 metri dalla battigia e non ci dovrebbe essere una sanatoria dentro i Parchi e le Riserve naturali. Il condizionale è d’obbligo, perché non abbiamo letto il testo della legge. E per esperienza invitiamo i lettori ad attendere la pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale della Regione: e chi vuole capire, capisca… Il testo approvato ha incassato il sì del Parlamento dell’Isola con un solo voto di scarto: 19 favorevoli e 18 contrari. Di fatto, si è spaccata la maggioranza di centrodestra (ma il presidente Nello Musumeci in Aula ha mai avuto una maggioranza?). Ci sono stati deputati che si sono astenuti, mentre due deputati di Attiva Sicilia, Angela Foti e Sergio Tancredi, con il loro voto favorevole, hanno consentito l’approvazione del testo. Hanno votato contro alcuni deputati del PD e del Movimento 5 Stelle. no anche da Claudio Fava. Si sono astenuti la presidente della Commissione Ambiente, Giusi Savarino di Diventerà bellissima (il movimento politico del presidente Musumeci) e Danilo Lo Giudice, il parlamentare vicino al sindaco di Messina, Cateno De Luca. I voti contrari, come già accennato, sono stati 18. Tolto il voto di Fava, ne rimangono 17. Siamo sicuri che i parlamentari del PD e del Movimento 5 Stelle sono 17? Noi ne ricordiamo 11 del PD e una decina del Movimento 5 Stelle. Se deputati piddini e grillini fossero stati tutti in Aula il provvedimento non sarebbe stato ‘bocciato’? O forse siamo noi ad avere problemi con l’aritmetica parlamentare? E’ corretto o no dire che su questa norma le opposizioni erano divise?

Le solite geremiadi 

Ovviamente, spazio a chi si straccia le vesti. Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD: “Oggi (ieri per chi legge ndr) si è consumata la pagina peggiore di questa legislatura. Nonostante gli appelli dell’opposizione, il governo Musumeci, in particolare l’assessore Cordaro con il centrodestra e tutte le sue stampelle, è riuscito ad approvare il condono previsto all’articolo 20 del testo. Una vergogna assoluta”. Giampiero Trizzino, parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle: “Il nostro emendamento che bocciava il condono edilizio non è passato per un solo voto, grazie anche ad alcuni nostri ex colleghi, ora di Attiva Sicilia. L’aggressione al paesaggio di questa norma, che estende gli effetti del terzo condono, di berlusconiana memoria, alle aree a vincolo relativo, per intenderci quelle tutelate dal paesaggio o quelle a rischio idrogeologico, è inaccettabile. Con questa norma il governo Musumeci, quello degli inceneritori, si conferma sempre di più nemico giurato dell’ambiente. Attendiamo il voto finale dell’aula, nella speranza che i deputati più avveduti capiscano il pericolo insito in questa norma”. Valentina Palmeri, deputata di Attiva Sicilia: “Inaccettabile l’approvazione dell’articolo 20 relativo alla ‘compatibilità delle costruzioni realizzate in aree sottoposte a vincolo’. Quest’articolo prevede infatti un condono straordinario cioè l’estensione del condono edilizio del 2003 agli immobili che insistono sulle aree a vincolo relativo, ossia anche nelle aree con vincoli paesaggistici. Una riscrittura inammissibile presentata pochi minuti prima della discussione dell’articolo de quo dopo che la norma è stata oggetto di lunghe discussioni e approfondimenti in Commissione. L’approvazione di questa sanatoria è un brutto segnale politico, in una Sicilia segnata dal problema dell’abusivismo”.

La replica dell’assessore Toto Cordaro

La replica dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, è precisa e individua responsabilità politiche storiche anche di chi oggi si straccia le vesti: “Non si tratta di sanatoria. Questa norma ripristina la certezza del diritto assente in Sicilia da oltre 20 anni in tema di edilizia in ragione della mancata attuazione della legge regionale 326 del 2003. Sanatoria è quando l’approvazione di una norma determina l’automatica regolarizzazione, nel caso dell’articolo 20 si tratta di vincoli relativi, e quindi il cittadino per poter sanare la sua situazione deve chiedere e ottenere il parere favorevole degli enti preposti al controllo, siano essi le Soprintendenze, il Corpo forestale, il Genio civile, ecc.. Il governo Musumeci, per legge, sta facendo quello che in maniera inappropriata ha fatto il governo Crocetta attraverso due circolari, prima dell’assessore e vicepresidente Mariella Lo Bello, e poi dell’assessore al Territorio pro tempore Maurizio Croce. Sono fiducioso sul fatto che la legge non verrà impugnata dal Consiglio dei Ministri, ma se ciò dovesse malauguratamente accadere finalmente ‘costringeremo’ la Corte Costituzionale ad esprimersi attraverso principi di diritto definitivi sul punto”.

Se questa legge risolverà l’annosa questione della “Salvaguardia del diritto di abitazione” sarà una legge buona e giusta

Ribadiamo: noi attendiamo di leggere il testo. Tuttavia qualche punto fermo si può ipotizzare. Ferma restando la nostra opposizione alla sanatoria lungo le coste – che nella legge non ci dovrebbe essere – va detto che esiste una questione sociale della quale ci siamo occupati nel Gennaio del 2019. Il riferimento è alle demolizioni minacciate dai Comuni siciliani. “I Comuni siciliani – scrivevamo nel Gennaio di due anni fa – potrebbero aver trovato il modo di fare ‘cassa’ sui proprietari delle abitazioni abusive. Come? Acquisendo le case abusive e poi affittandole agli ‘ex proprietari’ (che hanno perso la proprietà dell’abitazione proprio perché è stata acquisita dal Comune!). Così i Comuni della nostra Isola – che come sappiamo sono quasi tutti al verde – hanno trovato il modo di spremere gli abusivi, chiedendogli l’affitto e anche gli arretrati! Questo giochetto – che in Sicilia riguarda oltre 700 mila abitazioni abusive – potrebbe diventare la chiave di volta per risollevare le sorti economiche del Comuni sulla pelle dei proprietari delle abitazioni abusive: oltre 700 mila in tutta la nostra Isola, 77 mila nel solo Comune di Palermo”. Ebbene, se questa legge risolverà questo problema – si tratta della “Salvaguardia del diritto di abitazione” ed è stato creato dagli stessi Comuni che in molti casi hanno costretto i cittadini a realizzare edifici abusivi per mancanza di pronunciamenti – ebbene, ben venga questa legge regionale!

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti