C’è un legame tra Covid, vaccini e glifosato? Parla l’agroecologo Giuseppe Altieri (VIDEO di Byoblu)

30 giugno 2021
  • Ogni tanto scopriamo le cose più incredibili…
  • Mentre negli USA piovono risarcimenti milionari per i cittadini avvelenati dal glifosato, l’Unione europea ha invece innalzato i limiti di glifosato nel grano per ‘migliorare’ la salute degli ignari cittadini europei

Ogni tanto scopriamo le cose più incredibili…

Qual è il legame tra Covid, vaccini e glifosato? Così titola un articolo di Byoblu, che intervista il professor Giuseppe Altieri, agroecologo, che nel 2016 ha vinto il premio internazionale Padre Pio. Per lo studioso, tutta la chimica oggi utilizzata in agricoltura andrebbe smantella e convertita in agroecologia. Altieri si sofferma sul glifosato, l’erbicida più diffuso nel mondo non soltanto per eliminare le cosiddette ‘malerbe’, ma per far maturare artificialmente alcuni prodotti agricoli nei Paesi dove, per dirla con il grande Fabrizio De Andrè, “il sole del buon Dio non dà i suoi raggi”. Insomma, senza il glifosato non esisterebbe il grano duro e tenero coltivato nelle aree fredde e umide del mondo. Sul glifosato i giudizi sono contrastanti. L’IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, lo classifica tra le sostanze probabilmente cancerogene (ovvero che potrebbero provocare il cancro). Di diverso avviso l’EFSA, l’Autorità che si occupa di sicurezza alimentare nell’Unione europea, che ritiene improbabile la sua cancerogenicità. E infatti l’Unione europea si è guardata bene dal bandire il glifosato: al contrario, ha cambiato le leggi, consentendo la presenza di una maggiore quantità di glifosato  nel grano. ‘Casualmente’ si scopre che la Bayer, multinazionale farmaceutica tedesca, si è fusa con l’americana Monsanto, per anni prima produttrice di diserbanti al glifosato nel mondo (oggi sostituita dalla Cina). L’intervista ad Altieri è interessantissima e vi consigliamo di ascoltarla per intero; precisando che dei rapporti tra il glifosato e il Covid si parla dal 25esimo minuto in poi. 

Mentre negli USA piovono risarcimenti milionari per i cittadini avvelenati dal glifosato, l’Unione europea ha invece innalzato i limiti di glifosato nel grano per ‘migliorare’ la salute degli ignari cittadini europei

“In presenza di due pareri discordanti – scrive Byoblu a proposito di IARC e EFSA – il principio di precauzione imporrebbe che il prodotto chimico venga bandito ovunque, purtroppo, invece, continua ad essere venduto, utilizzato e, quindi, ad arrivare sugli alimenti che mangiamo”. Per la precisione, il glifosato è presente nel 97 dei prodotti che vengono commercializzati nel nostro Continente! Sul glifosato, o meglio, nella lotta al glifosato, gli Stati Uniti d’America sono molto più avanti dell’Unione europea. Negli USA le sentenze che prevedono risarcimenti milionari ai cittadini ammalatisi a causa del glifosato sono tantissime. Nella ‘Grande Unione europea’ di bandire il glifosato non se ne deve nemmeno parlare. Gli interessi delle multinazionali che producono erbicidi al glifosato, in Europa, vngono prima della salute delle persone. L’importante è che queste notizie non vangano diffuse, per non rovinare l’immagine della ‘bellissima’ Unione europea… Ma vediamo cosa ci racconta il professore Altieri su Covid. vaccini e glifosato.

 

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