Chi ha paura del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale di Pino Aprile?/ MATTINALE 509

23 giugno 2021
  • Agli osservatori non sfugge il particolare che le incomprensioni, all’interno del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, si siano materializzate proprio mentre lo Stato sta scippando a Sud e Sicilia Recovery e fondi agricoli. E quando si torna a parlare di Autonomia differenziata 
  • Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia? Fanno parte, a pieno titolo, del PUN, il Partito Unico del Nord
  • Al Sud e in Sicilia sono state realizzate le infrastrutture e i servizi che servono al Nord per colonizzare Sud e Sicilia. Mentre le infrastrutture e i servizi che dovrebbero servire ai cittadini di Sud e Sicilia o non ci sono, o sono carenti 
  • Le uniche cose di Sud e Sicilia che i partiti politici nazionali considerano risorse sono gli ‘ascari’
  • Il vero motivo per il quale a Torino esiste ancora il museo dedicato al razzista anti-meridionale Cesare Lombroso
  • Il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale è vivo e vegeto. E, in ogni caso, ormai la rivolta di Sud e Sicilia è iniziata

Agli osservatori non sfugge il particolare che le incomprensioni, all’interno del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, si siano materializzate proprio mentre lo Stato sta scippando a Sud e Sicilia Recovery e fondi agricoli. E quando si torna a parlare di Autonomia differenziata 

In questi giorni, in Italia, stanno succedendo fatti considerati ordinari da Roma in su, ma che sono gravi, se non gravissimi, da Roma in giù. Illustriamoli per grandi linee. L’Unione europea, che Iddio l’abbia in gloria, ignorando a bella posta il principio della coesione territoriale, ha approvato il Recovery Plan italiano che prevede uno scippo di 60-70 miliardi di euro a Sud e Sicilia in favore del Nord. La Ministra nordista lombarda di Forza Italia, Mariastella Gelmini, ha rispolverato l’Autonomia differenziata, detta altrimenti Secessione dei ricchi, che punta a scippare a Sud e Sicilia circa 70 miliardi di euro all’anno. Il Ministro grillini e nordista di Trieste, Stefano Patuanelli, ha deciso di scippare a Sud e Sicilia una parte dei fondi agricoli in favore del Nord. Tutto questo succede simultaneamente. E succede – ma vedi un po’ che combinazione – quando all’interno del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale una normale e salutare crisi di crescita – dovuta a tanti cittadini del Sud e della Sicilia che si sono avvicinati e continuano ad avvicinarsi al Movimento – è stata trasformata (ma da chi?) in una successione di incomprensioni che sarebbero state appianate. Però un obiettivo i partiti nazionali – Lega di Matteo Salvini in testa – lo hanno raggiunto: la coincidenza delle incomprensioni all’interno del Movimento 24 Agosto per l’Equità territoriale proprio nel momento in cui i partiti politici nazionali che danno vita al Governo di Mario Draghi – Lega, PD, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Italia Viva di Matteo Renzi e Libero e Uguali – sono tornati a scippare risorse al Sud e alla Sicilia. Un caso?

Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia? Fanno parte, a pieno titolo, del PUN, il Partito Unico del Nord

In questi giorni la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è stata in Sicilia per presentare il suo libro. Fratelli d’Italia è all’opposizione. Ma, a quanto pare, è all’opposizione da Roma in su, mentre da Roma in giù è perfettamente allineata e coperta con il Governo Draghi. Magari noi siamo distratti e, pur avendo letto, ogni giorno, non meno di un centinaio di articoli di politica, non siamo riusciti a leggere una sola parola di Giorgia Meloni che contesta l’impostazione anti-meridionale e anti-siciliana del Recovery Plan approvato da Bruxelles, non siamo riusciti a leggere una sola parola di Giorgia Meloni che contesta lo scippo prossimo venturo ai danni di Sud e Sicilia dell’Autonomia differenziata, non siamo riusciti a leggere una sola parola di Giorgia Meloni che contesta lo scippo di fondi agricoli al Sud e alla Sicilia in favore del Nord. Ennesima prova che Fratelli d’Italia fa parte a piano titolo del PUN, il partito Unico del Nord.

Al Sud e in Sicilia sono state realizzate le infrastrutture e i servizi che servono al Nord per colonizzare Sud e Sicilia. Mentre le infrastrutture e i servizi che dovrebbero servire ai cittadini di Sud e Sicilia o non ci sono, o sono carenti 

Stamattina abbiamo ricordato che il primo razzista non italiano, ma dell’Italia appena unificata è stato Cavour. Questo signore francese, che passa per padre della patria italiana, è stato il primo a chiamare i meridionali “maccherroni”, sinonimo di “terroni”. Cos’è cambiato, sul piano sostanziale, dal 1860 ad oggi in Italia? A parte la parentesi della Prima Repubblica, che ha provato – in verità mai con grande convinzione – a ridurre il divario economico e infrastrutturale tra Nord e Sud, è cambiato poco o nulla. Per i signori del Nord terroni siamo e terroni restiamo. Sud e Sicilia sono diventate colonie nel 1860 e tali sono oggi. Le cose nel Sud e in Sicilia si fanno solo se al Nord conviene. Quando il socialista meridionale delle Calabrie, Giacomo Mancini, all’epoca Ministro, si presentò in Parlamento dicendo che lo Stato avrebbe realizzato l’autostrada Salerno-Reggio Calabria successe il finimondo. I ‘polentoni’ lombardi  minacciarono le barricate. Lo Stato italiano che toglieva un’autostrada al Nord per realizzarla a Sud era considerato un fatto inconcepibile. Fu l’industria automobilistica a convincere i nordisti a far realizzare l’autostrada Salerno-Reggio Calabria: “Noi venderemo più automobili ai terroni e voi, grazie al trasporto su gomma, trasformerete il Sud e la Sicilia nel mercato dei vostri prodotti”. Detto e fatto. E’ questo il motivo per il quale è stata realizzata – peraltro male – la Salerno-Reggio Calabria. Se ci fate caso, al Sud e in Sicilia sono state realizzate le infrastrutture e i servizi che servono al Nord per colonizzare Sud e Sicilia. Mentre le infrastrutture e i servizi che dovrebbero servire ai cittadini di Sud e Sicilia o non ci sono, o sono carenti.

Le uniche cose di Sud e Sicilia che i partiti politici nazionali considerano risorse sono gli ‘ascari’

Ancora oggi, come già sottolineato, tutti i partiti politici nazionali considerano il Sud e la Sicilia colonie da sfruttare. Le uniche cose di Sud e Sicilia che i partiti politici nazionali considerano risorse sono gli ‘ascari’, cioè i politici meridionali e siciliani che svendono il Sud e la Sicilia in cambio di benefici e prebende personali. E’ questa l’unica “classe dirigente” meridionale che piace all’Italia. Quando il meridionale Ciriaco De Mita divenne segretario della DC, provando non soltanto a rinnovare il suo partito, ma anche a dare vita a una vera classe dirigente nel Sud e in Sicilia, contro di lui si scatenò una guerra impressionante. DC e Psi – unici partiti politici nazionali che hanno provato a difendere le ragioni del Sud – non esistono più. Chi scrive ricorda la confessione raccolta a metà anni ’80 da un esponente del Pci siciliano: “Non possiamo pensare alla valorizzazione della parte orientale dell’Isola perché non possiamo e non dobbiamo creare problemi al turismo della riviera romagnola”.

Il vero motivo per il quale a Torino esiste ancora il museo dedicato al razzista anti-meridionale Cesare Lombroso

Quando, qualche settimana fa, il parlamentare regionale siciliano della Lega, Vincenzo Figuccia, si è schierato contro il Ministro delle Politiche agricole Patuanelli in ordine allo scippo dei fondi agricoli a Sud e Sicilia chiedendo le sue dimissioni, è calato un silenzio tombale. Lo schema dei partiti che sostengono il Governo Draghi – Lega, PD, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Italia Viva di Renzi, Liberi e Uguali + Fratelli d’Italia – non prevede che i parlamentari meridionali e siciliani difendano il Sud e la Sicilia: debbono restare zitti o, al massimo, come hanno fatto i grillini, difendere il proprio Ministro di riferimento. Chi ha rotto questo schema coloniale è stato il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale. Un partito politico nazionale che mette al centro gli interessi di Sud e Sicilia non piace al sistema coloniale italiano. I terroni – per l’Italia – sono inferiori e tali debbono restare. Non è un caso che a Torino esista ancora il museo dedicato al razzista anti-meridionale Cesare Lombroso. Quel museo è un monito: “Noi teniamo nel nostro museo le teste mozzate ai terroni tra il 1860 e il 1880 affinché vi ricordiate sempre che voi siete la nostra colonia. Noi ci prendiamo i soldi del Recovery, noi applicheremo l’Autonomia differenziata e noi ci ‘ammucchiamo’ i soldi degli agricoltori di Sud e Sicilia. E voi, terroni, dovete stare zitti. E i politici meridionali e siciliani che stanno a Roma o si adeguano, o li destituiamo”.

Il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale è vivo e vegeto. E, in ogni caso, ormai la rivolta di Sud e Sicilia è iniziata

Così funziona ancora oggi l’Italia. Si può cambiare questo sistema dal di dentro? Non lo sappiamo. Ma sappiamo che il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale è nato per questo. E sappiamo, inoltre, che – soprattutto se, oltre agli scippi su Recovery e fondi agricoli, il Nord riuscirà anche a far passare l’Autonomia differenziata – i partiti politici nazionali avranno seri problemi. Ora, se i cittadini di Sud e Sicilia, derubati e nauseati, non andranno a votare per protesta (i siciliani, ad esempio, fanno così), la cosa andrà bene ai partiti politici nazionali: perché coloro i quali andranno a votare, voteranno in maggioranza per loro. Ma se meridionali e siciliani, ai prossimi appuntamenti elettorali, andranno a votare in massa, magari per il Movimento 24 Agosto e, in generale, per i vari Movimenti che vanno nascendo nel Sud, la cosa non andrà più bene a Lega, PD, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Italia Viva di Renzi, Liberi e Uguali e Fratelli d’Italia. Per questo è necessario far sparire subito il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale che sta crescendo troppo nelle mente e nei cuori di meridionali e siciliani. Riusciranno i nordisti a realizzare tale obiettivo? No. Anche se riuscissero a far sparire il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale – e noi non ci crediamo – ormai in tutto il Sud e in Sicilia dilagano moti di rivolta. In Sicilia, ad esempio, nonostante gli ‘ascari’ infiltrati che cercano di rovinare tutto, sta nascendo un’alleanza politica in vista delle prossime elezioni regionali. Con tanti “siciliani di tenace concetto” motivati e determinati. E la stessa cosa avverrà nelle altre Regioni del Sud. Per questo è importante che gli amici del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale si diano una mossa.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti