Devono ‘smaltire’ migliaia di dosi di vaccini anti-Covid: le persone sono diventate cassonetti?/ SERALE

13 giugno 2021
  • La campagna di vaccinazione anti-Covid in Italia? Confusione, confusione e ancora confusione
  • Nel Regno Unito i vaccini anti-Covid non funzionano contro le varianti 
  • E in Sicilia? Il balletto sul vaccino Johnson e Johnson: ora sì, ora no. Si cambia nel giro di poche ore. La scienza…
  • I vaccini da “smaltire” come se le persone fossero cassonetti!

La campagna di vaccinazione anti-Covid in Italia? Confusione, confusione e ancora confusione

La campagna di vaccinazione anti-Covid prosegue in Italia all’insegna della confusione. Fino a prima del decesso della diciottenne i vaccini AstraZeneca andavano benissimo per tutti, grandi e ragazzi. I dubbiosi sono stati zittiti e su Facebook non si contavano più le facce sorridenti di persone che si facevano inoculare il vaccino AstraZeneca. Dopo la morte della ragazza diciottenne, per chi ha un’età inferiore a 60 anni il vaccino AstraZeneca non van più bene. AstraZeneca va bene solo per chi ha oltre 60 anni. Tutto tranquillo? No. Il contrordine arriva da Marco Cavaleri, presidente della task force sui vaccini dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Cavaleri, come riporta Il Fatto Quotidiano, intervistato dal quotidiano La Stampa dice che è meglio vietare il vaccino AstraZeneca anche agli over 60: “È un’opzione che molti Paesi come Francia e Germania, considerano alla luce della maggiore disponibilità dei vaccini a mRna”. Anche se lo stesso presidente della task force sui vaccini dell’Ema evidenzia che “gli incidenti sono stati rarissimi dopo la prima dose” e che la seconda, nonostante ci siano “meno dati”, “nel Regno Unito sta andando bene”.

Nel Regno Unito i vaccini anti-Covid non funzionano contro le varianti 

In realtà, nel Regno Unito la vaccinazione non sta sortendo gli effetti sperati, se è vero che sono stati registrati circa 30 mila contagi in una settimana: e tra i contagiati ci sono anche i vaccinati. Su Adnkronos leggiamo una dichiarazione del premier, Boris Johnson : “Se guardiamo ai dati oggi, di nuovo abbiamo un aumento dei ricoveri, un aumento dei casi, bisogna avere cautela”, afferma il premier Boris Johnson parlando alla Bbc a margine del vertice del G7, confermando che il governo intende “essere cauto” nel decidere se mettere fine alle restrizioni del Covid il prossimo 21 giugno, come era stato deciso prima del nuovo picco di casi di Covid dovuto alla variante Delta. La diffusione della variante Delta è questione “molto preoccupante”, ribadisce Johnson, intervistato da Sky News, dicendosi “meno ottimista” di quanto fosse a fine maggio riguardo alla pandemia. “E’ chiaro che la variante indiana sia più trasmissibile ed è anche vero che stanno aumentando i casi ed i livelli di ospedalizzazione -evidenzia – non sappiamo esattamente fino a che punto questo comporterà nuovi decessi, ma è chiaramente una questione molto, molto preoccupante”. Riguardo al rinvio, Johnson precisa: “Vogliamo essere sicuri che la road map delle riaperture sia irreversibile, ma non può esserlo a meno che non procediamo con cautela. Vi sono ancora alcuni dati da analizzare, annunceremo la decisione lunedì”.

E in Sicilia? Il balletto sul vaccino Johnson e Johnson: ora sì, ora no. Si cambia nel giro di poche ore: La scienza…

E in Sicilia? Confusione su confusione. Venerdì scorso è stato deciso di non somministrare AstraZeneca a chi ha meno di 60 anni. Però il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha deciso di proseguire con l’Open day con il vaccino Johnson & Johnson, decisione contraddittoria e azzardata: “Dubbi, enormi, sui vaccini a vettore virale per i più giovani. L’AIFA lo aveva già detto chiaramente: AstraZeneca e Johnson & Johnson vanno somministrati preferibilmente agli over 60, perché tra chi ha meno di 60 anni, e in particolare meno di 40 ed è donna, si sono registrati alcuni casi di trombosi che non possono non essere presi in considerazione. Nessun allarmismo, ma cautela sì… (qui per esteso il nostro articolo). Oggi l’assessore regionale alla Salute-Sanità, Ruggero Razza, ci ha ripensato e ha deciso di vietare il vaccino Johnson & Johnson a tutti gli under 60. Insomma, si cambia opinione di ora in ora: e sono proprio questi cambiamenti che la dicono lunga sulla scienza applicata ai vaccini anti-Covid. Non possiamo non ricordare che, all’inizio della campagna vaccinale, quando sono cominciate a mancare le dosi di vaccino e si è posto il tema di somministrare la seconda dose con un vaccino diverso dalla prima dose il no è stato categorico; ora invece va benissimo…

I vaccini da “smaltire” come se le persone fossero cassonetti!

La verità è che questa campagna di vaccinazione anti-Covid non convince proprio. Non convince la scienza e convince ancora di meno il linguaggio utilizzato, spesso infelice. In alcuni giornali si legge, anche nei titoli, del problema dei vaccini in scadenza “da smaltire”; idem in televisione: “Nostra maestra televisione, quante cose ci insegni! Oggi a tavola, in attesa di un film, passando da un canale all’altro, abbiamo intercettato un telegiornale. Siamo rimasti colpiti dall’associazione – che abbiamo già ascoltato poco più di una settimana fa – tra la parola “smaltire” e i vaccini anti-Covid. Per la seconda volta in pochi giorni, a proposito della Sicilia, abbiamo colto la seguente espressione: “C’è la necessità di smaltire il vaccino anti-Covid…”. Siccome – soprattutto per una certa marca di vaccino – molte persone, nella nostra Isola, sono perplesse, c’è la “necessità di smaltire” questo vaccino. Smaltire: far defluire, eliminare, scaricare. La frase ci ha colpiti perché, di solito, smaltire si accompagna a qualcosa della quale ci si vuole sbarazzare: smaltire i rifiuti, per esempio! O le pratiche burocratiche che giacciono nei kafkiani uffici pubblici. Abbiamo riflettuto a lungo su questa espressione e, con tutta la buona volontà, non siamo ancora riusciti a capire se questa parola, buttata così in televisione, sia offensiva per il vaccino anti-Covid, trattato alla stregua di qualcosa da ‘smaltire’, o se, invece, sia offensivo per coloro i quali si debbono vaccinare che diventano, come dire?, i ‘luoghi’ dove ‘smaltire’ questi vaccini…”. Le persone sono diventate cassonetti dell’immondizia?

 

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