Agricoltura siciliana in ginocchio, crolla anche il prezzo del grano duro biologico

11 giugno 2021
  • Sicilia invasa da grano duro biologico rumeno
  • Ettore Pottino: “Noi non coltiviamo più grano in biologico. Non conviene”
  • Giuseppe Li Rosi: “C’è un disegno perfettamente concepito per spingere gli agricoltori siciliani ad abbandonare le campagne”  

Sicilia invasa da grano duro biologico rumeno

Crisi anche per il grano duro coltivato in biologico della Sicilia? Sembrerebbe proprio di sì. Se il prezzo del grano duro convenzionale della nostra Isola è scivolato a 21-22 euro al quintale, grazie alle navi che continuano a scaricare grano estero nei porti siciliani, non si può certo dire che le cose vadano meglio per il grano siciliano biologico. Che sta succedendo? Solita scena: siccome il mercato del grano biologico italiano tira, da qualche anno arriva anche grano biologico estero. Da dove? Sembrerebbe dalla Romania, anche se non si esclude da altri Paesi. La produzione siciliana di grano duro biologico dell’anno scorso e di quest’anno ha dovuto fare i conti con un altro problema: il Covid. E’ venuta meno la vendita di grano biologico per le scuole ed è venuta meno la vendita del grano biologico ai ristoranti. Questi tre fattori messi insieme – ingresso in Sicilia grano biologico rumeno, crollo delle vendite del grano biologico nelle scuole e crollo delle vendite del grano biologico ai ristoranti – hanno provocato la crisi di questo segmento di agricoltura siciliana di qualità.

Ettore Pottino: “Noi non coltiviamo più grano in biologico. Non conviene”

“Noi coltiviamo grano biologico da anni – ci dice Ettore Pottino, presidente di Confagricoltura Sicilia, titolare di un’azienda agricola nel cuore della nostra Isola, dalle parti di Resuttano -. Quest’anno abbiamo optato per una scelta drastica: niente coltivazione di grano duro biologico. Non conviene. Può sembrare incredibile, ma si rischia di non prendere nemmeno le spese. L’ultimo grano biologico che ho prodotto l’ho venduto a 28,50 euro al quintale, IVA compresa. Morale: coltivare il grano in biologico non è più conveniente. Così abbiamo deciso di coltivare sulla”. Per la cronaca, la sulla è una leguminosa molto diffusa in Sicilia: entra nella rotazione con il grano e viene utilizzata per l’alimentazione degli animali.

Giuseppe Li Rosi: “C’è un disegno perfettamente concepito per spingere gli agricoltori siciliani ad abbandonare le campagne”  

Tornando alla crisi del grano biologico in Sicilia leggiamo un post su Facebook di Giuseppe Li Rosi, tra i protagonisti dell’esperienza di Simenza: “UN’AMARA REALTÀ E NESSUNO FA NULLA! Tra i tanti messaggi e telefonate che riceviamo, quella di ieri ci ha particolarmente colpito. All’altro capo del telefono c’era un nostro socio che produce grano bio (ovviamente in Sicilia).
Ci chiedeva, con un certo scoramento, se era possibile vendere i suoi 600 qli di grano a un prezzo che potesse quanto meno farlo rientrare dalle spese. IL PREZZO DEL GRANO BIO in questo periodo È QUASI UGUALE a quello del CONVENZIONALE. Le navi di grano bio (?) provenienti da tutto il mondo hanno stracciato i prezzi. Ma la cosa che ci ha più colpito è stata la chiosa della conversazione: ‘Poi ci si stupisce se gli agricoltori affittano o vendono i propri terreni per realizzare impianti fotovoltaici‘. La realtà è proprio questa ed è talmente lucida da farci pensare a un disegno perfettamente concepito per arrivare a farci abbandonare le campagne. CI RIUSCIRANNO?
Con questi politici il risultato è facilmente pronosticabile”.

 

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