Franco Calderone (ET): “Il viadotto Scorciavacca sulla Palermo-Agrigento non è mai crollato”

15 maggio 2021
  • Il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia afferma che il viadotto Scorciavacca, che si trova lungo la strada Palermo-Agrigento, all’altezza di Mezzojuso, non è mai crollato! 
  • Calderone ricorda la sceneggiata di Renzi e la speculazione politica dei grillini 
  • Il processo impantanato tra Termini Imerese, Palermo e Roma

Il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia afferma che il viadotto Scorciavacca, che si trova lungo la strada Palermo-Agrigento, all’altezza di Mezzojuso, non è mai crollato! 

Mentre si cerca di capire come finirà il processo per il crollo del viadotto Scorciavacca, che venne riaperto nel Natale del 2014 per presentare problemi sette giorni dopo, arriva, a freddo, una dichiarazione del coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia, Franco Calderone, secondo il quale il viadotto non sarebbe mai crollato! Le parole di Calderone sono piuttosto forti: “Il viadotto Scorciavacca – dice – non è mai crollato. C’è stato solo un assestamento naturale. Sarebbero bastati alcuni metri cubi di materiale inerte per riportare la rampa all’altezza dei viadotto. Tutto si sarebbe risolto con una spesa di qualche migliaia di euro. Invece, ad oggi, il viadotto è chiuso al traffico. Hanno rimosso tutta la rampa di accesso con costi esorbitanti. Un’assurdità, perché il viadotto è perfettamente integro. Una scelta dissennata, che ha penalizzato il traffico automobilistico verso Agrigento, deviando i mezzi gommati verso una strada tortuosa e sconnessa”.

Calderone ricorda la sceneggiata di Renzi e la speculazione politica dei grillini 

Come già ricordato, i problemi, in questo viadotto, sono stati registrati una settimana dopo la riapertura al traffico, esattamente il 30 Dicembre del 2014. Da allora si va avanti in una vicenda giudiziaria piuttosto sofferta, in attesa di una verità che tarda ad arrivare. “In questa storia – dice ancora Calderone – c’è, in primo luogo, la superficialità della politica del tempo. Con particolare riferimento all’allora capo del Governo, Matteo Renzi, che volle a tutti i costi inaugurare il viadotto per una questione di visibilità politica. Si è trattato, in questo caso sì, di un errore tecnico, perché non è stato dato il tempo al materiale inerte di assestarsi. Siamo, insomma, al danno da pavoneggiamento. Al renzismo dilagante di quegli anni si è sommata la speculazione politica grillina. Nel 2018, è noto, i grillini sono andati al Governo dell’Italia. E sono stati il vice Ministro siciliano, Giancarlo Cancelleri, e i parlamentari grillini a complicare lo scenario. Sarebbe bastato che questi signori alzassero gli occhi per verificare che il viadotto era stabile. Volendo, avrebbero potuto chiedere chiarimenti a qualche tecnico. Invece bisognava fare passare il messaggio che il Governo precedente aveva sbagliato, mettendo in evidenza le inefficienze della Sicilia, che nel caso in questione non c’erano state. E ancora oggi nessuno ha il coraggio di raccontare la verità: una verità che ci dice che i partiti politici nazionali sono fatti da nani e da ballerine che speculano sul Sud e sulla Sicilia. Una politica fatta di partiti nazionali che continuano a danneggiare la nostra Isola. Partiti che, non potendo e non volendo ammettere gli errori commessi, continuano a condannare gli automobilisti siciliani che transitano sulla strada Palermo-Agrigento a una penalizzazione inutile!”.

Il processo impantanato tra Termini Imerese, Palermo e Roma

La storia che racconta Calderone ha dell’incredibile. Possibile che, in sette anni, nessuno si sia accorto che il viadotto Scorciavalle non è mai crollato? Noi non seguiamo le vicende giudiziarie. Ma, da lettori, siamo sempre rimasti un po’ stupiti per una vicenda che, a distanza di sei anni, non è mai stata chiarita. Sappiamo che, per questo crollo, è in corso un processo con un certo numero di imputati: ma ancora non è chiaro dove questo processo verrà celebrato (come potete leggere in questo articolo). Oggi il coordinatore regionale di una forza politica dice che il viadotto non sarebbe mai crollato e che la chiusura, che ancora oggi crea disagi agli automobilisti che percorrono la strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento, si sarebbe potuta evitare. Il tutto in una strada – la Palermo-Agrigentoche è di per sé un delirio. Dire che siamo esterrefatti è poco!

Foto tratta da neX quotidiano 

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