Green pass per gli spostamenti tra Regioni in zona rossa e Regioni in zona arancione: qualche perplessità

29 aprile 2021
  • “Nel caso del completamento del ciclo vaccinale, la certificazione ha validità di sei mesi”
  • Se i vaccinati possono prendere l’infezione e infettare gli altri, che avrebbero di diverso dai non vaccinati sotto il profilo della sicurezza? 

“Nel caso del completamento del ciclo vaccinale, la certificazione ha validità di sei mesi”

“Definite in Sicilia le modalità per ottenere la ‘Certificazione verde Covid-19’ da utilizzare per gli spostamenti tra Regioni localizzate in zona rossa e arancione, come previsto dal nuovo ‘Decreto Riaperture’ del governo nazionale e in attesa di una successiva regolamentazione nazionale. Lo prevede una circolare dell’assessorato della Salute, firmata dal presidente della Regione e assessore per la Salute ad interim, Nello Musumeci, e inviata, assieme ai modelli predisposti, a tutti i direttori generali e ai direttori sanitarie delle Aziende sanitarie della Sicilia. Così come previsto dal decreto legge n. 52 del 22 aprile 2021, il cosiddetto ‘Green Pass, rilasciato anche in formato cartaceo, comprova lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Covid (ciclo completo con doppia dose), oppure la guarigione dall’infezione (con cessazione dell’isolamento prescritto), o ancora l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo”.  Così leggiamo in un comunicato diramato da Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana. “Nel caso del completamento del ciclo vaccinale, la certificazione ha validità di sei mesi e, come prevede il decreto legge, è rilasciata, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria o da chi esercita la professione sanitaria che effettua la vaccinazione”.

Se i vaccinati possono prendere l’infezione e infettare gli altri, che avrebbero di diverso dai non vaccinati sotto il profilo della sicurezza? 

Confessiamo che siamo un po’ perplessi. Per caso questa certificazione serve per evitare che un soggetto infettato passi da una Regione all’altra? Se è così non possiamo non sottolineare che, ad oggi, anche le autorità scientifiche e le istituzioni non possono escludere che chi è stato vaccinato contro il Covid-19 possa infettarsi e risultare veicolo del virus come un infetto asintomatico. Non a caso si raccomanda ai vaccinati di mantenere le stesse precauzioni (distanziamento, mascherine, guanti, eccetera) e di rimanere in quarantena nel caso in cui dovessero risultare positivi al tampone. Da qui la domanda: se i vaccinati possono prendere l’infezione e infettare gli altri, che avrebbero di diverso dai non vaccinati sotto il profilo della sicurezza? Magari ci sbagliamo, ma abbiamo la sensazione che questo green pass somigli al passaporto vaccinale, ovvero il premio all’obbedienza… Nulla da dire sulla parte finale del comunicato: “Chi è guarito dal Covid, sempre come prevede il decreto legge, può ricevere la certificazione dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. La certificazione di test con esito negativo, invece, ha una validità di 48 ore e viene rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche o private autorizzate e dalle farmacie che svolgono i test, ovvero dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta”.

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti