Dopo aver distrutto Natale e Capodanno si prepara una Santa Pasqua chiusi in casa. Addio attività economiche!/ MATTINALE 535

25 marzo 2021
  • Fino ad oggi l’alternanza chiusure-apertura ha prodotto disastri sanitari ed economici. Ma si continua su questa strada!
  • Intoccabile il reddito di cittadinanza e solo briciole per chi vorrebbe lavorare ed è costretto a non lavorare
  • Le previsioni un po’ temerarie del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci
  • La scienza nelle mani delle multinazionali somiglia un po’ – ma solo un po’, per carità – alla genetica ‘creativa’ di Lysenko… 

Fino ad oggi l’alternanza chiusure-apertura ha prodotto disastri sanitari ed economici. Ma si continua su questa strada!

Pronto accomodo, dopo aver distrutto il Natale e il Capodanno, i nostri cari governanti, si accingono a massacrare anche la Santa Pasqua. Restrizioni anche per la resurrezione del Signore nella vita privata. E altre restrizioni per le attività economiche. I colpi vengono assestati in modo scientifico: non appena si profila  un periodo di festa che potrebbe rilanciare i consumi, zatc!, con la precisione di un’equazione chimica arrivano le restrizioni. Si va avanti così da un anno, con un’altalena tra chiusure e aperture. Gestione della pandemia che, fino ad oggi, ha solo complicato la vita, raso quasi al suolo l’economia e peggiorato la situazione sanitaria. Però si continua su questa strada. Come dovranno vivere le persone continuando di questo passo non si capisce.

Intoccabile il reddito di cittadinanza e solo briciole per chi vorrebbe lavorare ed è costretto a non lavorare

Cosa pensiamo del Governo di Mario Draghi l’abbiamo scritto ieri sera: un Governo di gran lunga peggiore del Governo Conte. E in questo scenario non possiamo non segnalare un elemento importante: la crescita del disagio in alcuni settori dell’economia particolarmente colpiti dalla crisi. Ieri, a Palermo, grande e riuscita manifestazione di protesta della Confcommercio (foto sopra tratta da New Sicilia); e altre manifestazioni si annunciano in Italia. In compenso, la politica siciliana, quasi all’unisono, ‘festeggia’ la stabilizzazione di altre precari nella pubblica amministrazione. Mentre il Governo nazionale rinnova i fasti di un reddito di cittadinanza completamente sganciato da un’economia sempre più boccheggiante. Non sfugge agli osservatori un dato: per chi non lavora – i percettori del Reddito di cittadinanza – si rinnova la spesa di oltre 8 miliardi di euro all’anno; per chi lavora, o meglio, per chi vorrebbe lavorare e non può lavorare causa restrizioni-Covid solo le briciole!

Le previsioni un po’ temerarie del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci

In tutto questo, in Sicilia, il presidente della Regione, Nello Musumeci, riesce, contemporaneamente, ad annunciare restrizioni estive e a vestire i panni di una Pizia: “Vaccino Ok, dopo l’Estate il Covid un ricordo”. Così titola il Giornale di Sicilia. E ancora: “Stanno crescendo i Comuni in zona rossa in Sicilia – commenta il presidente della Regione, Nello Musumeci – e non si può dire se ce ne saranno altri nelle prossime ore. Noi non lavoriamo con gli scenari ma con i dati che ci vengono dati dalle autorità sanitarie. Il sistema di chiudere piccole aree e Comuni è comunque preferibile alla zona rossa estesa a tutta l’Isola, come siamo stati costretti a fare alcune settimane fa, provvedimento grazie al quale abbiamo evitato la catastrofe”. Tra le autorità – in Sicilia – ci sono quelle di Palermo che hanno sbagliato a leggere i dati sul Covid, con enormi problemi per l’economia (a proposito: i responsabili chi sono?). Ancora Musumeci: “Se continuiamo come stiamo operando adesso, presto, già in estate la pandemia potrebbe essere soltanto un ricordo. Attualmente siamo fra le terza e la quarta regione per numero di vaccini: ieri abbiamo superato la soglia dei 240 mila vaccinati”. Non è un po’ azzardato – ma solo un po’, per carità – affermare che in estate “la pandemia potrebbe essere soltanto un ricordo”? Un anno da il presidente Musumeci era molto cauto, ora si lascia andare a previsioni che a noi sembrano un po’ – ma solo un po’, per carità – temerarie.

La scienza nelle mani delle multinazionali somiglia un po’ – ma solo un po’, per carità – alla genetica ‘creativa’ di Lysenko… 

Noi non siamo molto convinti di questo vaccino. Noi la pensiamo come il dottor Marco Lo Dico, veterinario, specialista in Malattie Infettive, Profilassi e Polizia Veterinaria, del quale abbiamo ospitato un pregevole intervento: “Covid-19, la vaccinazione di massa è un azzardo: contrasta con il buon senso e con la precauzione“. Ma oggi, si sa, la scienza non va molto di moda. Da quando le multinazionali hanno preso il controllo del mondo,chissà perché, abbiamo la sensazione che l’atmosfera che si respiri somigli un po’ – ma solo un po’, per carità – alle teorizzazioni di un certo Lysenko, presidente dell’Accademia pansovietica Lenin delle scienze agrarie negli anni subito successivi alla rivoluzione russa, il quale, teorizzava una sorta di genetica ‘ideologica’. Detto terra terra, l’ambiente comunista – o, se preferite, l’ideologia comunista – avrebbe modificato anche l’evoluzione delle piante…

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