Carmelo Lavorino: “Con il Laser Scanner 3D approfondiremo ipotesi e scenari delle morti di Viviana Parisi e del piccolo Gioele”

15 marzo 2021
  • Proviamo a chiarire come funziona la tecnologia la cui utilizzazione è stata chiesta più volte dal criminologo Carmelo Lavorino e dal medico legale e antropologo forense Antonio Della Valle
  • La ricerca del possibile quadro d’insieme totale ed esaustivo
  • Ritardi? Inutile piangere sul latte versato

di Teresa Frusteri

Proviamo a chiarire come funziona la tecnologia la cui utilizzazione è stata chiesta più volte dal criminologo Carmelo Lavorino e dal medico legale e antropologo forense Antonio Della Valle

Qualche giorno fa il criminologo Carmelo Lavorino ha illustrato che cosa si intende per “combinazione criminale”. Carmelo Lavorino e il medico legale Antonio Della Valle sono i consulenti della famiglia Mondello e si occupano delle morti, ancora in buona parte avvolte nel mistero, di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele. Nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche da parte del dottor Lavorino. Motivo: la mancata utilizzazione del Laser Scanner 3D. L’uso di questa strumentazione è stata bloccata dalla Procura della Repubblica di Patti. La vicenda ci ha incuriositi, così abbiamo posto alcune domande al criminologo Lavorino, per provare a capire e a illustrare ai nostri lettori a cosa serve questa tecnologia. Per la cronaca, il criminologo professor Lavorino e il medico legale e antropologo forense, Antonio Della Valle, per le attività legate al Laser Scanner 3D si avvalgono della collaborazione delle dottoresse Angelica Zenato e Nicolina Palamone, dell’esperto informatico Gaetano Bonaventura e dell’ingegner Pio Di Milla. Proviamo a farci raccontare di cosa si tratta.

Dottor Lavorino, lei, come consulente tecnico criminologo di Daniele Mondello aveva chiesto di poter utilizzare per l’ispezione cadaverica di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele una apparecchiatura molto particolare, il Laser scanner, che la Procura della Repubblica di Patti non ha autorizzato suscitando la sua reazione. Ci può spiegare esattamente di cosa si tratta e cosa permette di fare questa apparecchiatura?

“L’utilizzo dell’apparecchiatura Laser scanner 3D è stata un’iniziativa del dottor Antonio Della Valle, antropologo forense e del sottoscritto. Tale apparecchiatura permette di scansionare un oggetto, in questo caso un corpo umano, rilevandone i dettagli e, in particolare, i profili geometrici di elevata attendibilità e parametri tecnici a 360 gradi, così evitando di avere sovrapposizioni nei diversi piani di osservazione e i strati di tessuti analizzati. In questo modo è possibile esaminare ogni lesione o traccia di alterazione morfologica presente sul corpo di Viviana e sui resti del piccolo Gioele, analizzandola in profondità e potendola osservare nella sua interezza di dettagli, così facilitando la definizione della causa d’origine ‘di quello che è accaduto’ e gli effetti che si sono prodotti di conseguenza. Di fatto, il Laser scanner approfondisce al massimo tutto ciò che deve essere approfondito e i risultati restano a disposizione di tutte le parti, sia nostra che degli altri consulenti: è così che si cerca la verità, non con divieti, limitazioni e pregiudizi! È una risorsa tecnica-scientifica molto potente per l’accertamento dell’evento in analisi criminale! Guardi, noi abbiamo ben chiare tutte le ipotesi e gli scenari del fatto, ora dobbiamo individuare tutti gli elementi oggettivi che fungono da dati certi, da limiti, vincoli e condizioni e da riscontri per verificare la verosimiglianza di ogni scenario. E il Laser Scanner 3D che volevamo usare e che ci auguriamo possiamo usare in futuro serve anche in tal senso”.

La ricerca del possibile quadro d’insieme totale ed esaustivo

Come avrebbe potuto aiutarvi il Laser scanner 3D nelle vostre investigazioni utilizzandolo sui corpi delle due vittime?

“Il corpo di Viviana e i resti di Gioele sono divenuti tali per una serie di cause e, soprattutto, portano palesi e/o nascosti sia gli effetti delle cause, sia le tracce, gli indizi, i segni e tutti quegli elementi che sono ancora oggi oggetto di attenzione, di analisi e di indagine scientifica. Tutto ciò è un complesso sistema di indicatori dell’evento (o crimine), e ben sappiamo che se le tracce sono ben lette i corpi parlano: però bisogna conoscere il loro linguaggio, comprenderlo ed elaborarlo per adattarlo al fatto specifico: noi abbiamo il dovere di riconoscere, classificare, inquadrare ed elaborare il tutto applicando il metodo scientifico e sapere interpretare il tutto, così come abbiamo il dovere di cercare la verità, i dettagli, i particolari nascosti, di essere pignoli e meticolosi. Di già abbiamo rilevato particolari inediti che ci hanno confermato l’ipotesi del NON SUICIDIO e della NON precipitazione di Viviana dal traliccio. Dico INEDITI perché se fossero a conoscenza degli inquirenti, questi non starebbero a parlare ancora di suicidio. Il Laser Scanner riconosce, esalta e isola particolari che macchine fotografiche digitali, RX e TAC non riescono ad individuare ed organizzare: permette, ad esempio, di rilevare da ogni singola scansione numerosissimi ed immediati dati definiti come ‘nuvola di punti 3D’ che intersecati da più prospettive evitano rilevazioni fuorvianti, ripetizioni di analisi, sovrapposizioni di attività. In questo modo tali dati vengono ‘congelati’ e documentano lo stato di fatto anche postumo. E sicuramente i dati ottenuti sono attendibili anche perché le ipotesi formulate possono acquisire rapida conferma o smentita, grazie all’intersecarsi di valutazioni geometriche complesse e complete. Ovviamente i nostri dati li avremmo consegnati anche ai colleghi consulenti della Procura (cosa che invece i suddetti non stanno facendo con noi…). Inoltre, noi, per avere contezza dello stato dei corpi al momento del rinvenimento e per avere maggiori dettagli in tal senso abbiamo bisogno delle fotografie dell’ispezione cadaverica esterna, dell’autopsia e del rinvenimento del cadavere che andremmo a correlare con le nostre analisi autoptiche e ai dati ottenuti con l’utilizzo del Laser Scanner. Questo per avere un quadro d’insieme totale ed esaustivo”.

I corpi di Viviana e Gioele, già sottoposti ad esami autoptici e prelievi di tessuti per esami tossicologici, dopo sette mesi e considerate le condizioni al momento del loro rinvenimento, sono ovviamente in avanzato stato di decomposizione e non riproducono più le condizioni al momento del ritrovamento. Cosa crede di poter trovare che può aiutarla nella comprensione dei fatti in considerazione del fatto che detti corpi non stanno più sulla scena del crimine originaria e non sono più nelle condizioni fisiologiche originarie?

“Ripeto che dubitiamo che TUTTO sia stato osservato e documentato nei dettagli e poi e fissato, ad esempio, tutte le lesioni, tutte le abrasioni, i segni e le evidenze che non paiono essere state nel loro insieme correlate a tutti i dettagli dinamici degli eventi occorsi. Sicuramente potremmo comprendere la plausibilità delle metodiche scientifiche già praticate, avere TUTTI i dati che ci servono per disporre di tutti i tasselli basici utili alla comprensione dei fenomeni che hanno prodotto le cause e lo sviluppo dei decessi e le condizioni, gli eventi e le situazioni spazio-temporali-comportamentali che li hanno generati e prodotti. Inoltre il Laser scanner 3D ci permetterà di rilevare, dettagliare, acquisire, chiedere, confrontare i nostri dati e le nostre conclusioni nel loro ‘continuum’ e di confrontarci con gli esperti, proprio perché siamo tutti dalla parte della Giustizia e ricercatori della Verità. I corpi di Viviana e Gioele ci portano delle risposte e delle verità se ‘ben interrogati, ascoltati ed approcciati’, però le risposte devono essere poi unite ad altri indicatori, quesiti e osservazioni-considerazioni: ad esempio, le caratteristiche del/dei luogo/luoghi delle morte di entrambi, lo stato dei corpi, i loro tragitti, ‘cosa-quando-come-dove-perché’ è successo quello che è successo, redimere i misteri sul cammino, lo stato e il destino di alcuni effetti personali di Viviana e di Gioele”.

Ritardi? Inutile piangere sul latte versato

Non crede che tale attività sarebbe stata forse più utile farla al momento del rinvenimento dei corpi?

“Certamente, però noi non c’eravamo. Il rinvenimento dei corpi c’è stato il 4 e il 19 agosto, noi siamo stati nominati a metà dicembre (quattro mesi dopo), con una parte (ben misera) del fascicolo pervenutaci dopo. Poiché stiamo parlando di tracce, di evidenze forensi, di effetti particolari sui corpi prodotti da cause molto speciali di origine diversa, certamente era il caso di fare tale attività prima. Ma non è il caso di piangere sul latte versato e, nemmeno, di cercare responsabilità. Bisogna fare di tutto e il meglio per avere un quadro molto chiaro”.

A che serve farla adesso?

“Come già ribadito i corpi parlano e possono ancora fornire dati utilissimi: gli occhi arguti e la passione professionale ci permetteranno di evidenziare le lesioni, i segni e le evidenze da correlarsi a tutti i dettagli dinamici degli eventi occorsi e la loro posizione, mentre la conoscenza medico-antropologica-forense ci permette sicuramente di identificarne, tramite i particolari ed i dettagli, la tipologia, la morfologia e la specificità. Ma se vogliamo ottenere risposte dettagliate dobbiamo, per forza di cose, porre domande dettagliate avvalendoci dei mezzi e degli strumenti più idonei ed all’avanguardia di cui oggi fortunatamente disponiamo, come ad esempio il Laser Scanner. Sicuramente questo sarebbe stato utile e necessario sin da subito; il suo utilizzo in una fase così tardiva è comunque imprescindibile ed auspicabile per ottenere un’innumerevole quantità di dati in più, e corroborare le ipotesi più complete ed aderente ai fatti criminologici e della fattispecie”.

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