Incidente ieri sera sulla nave Cossyra a Lampedusa: un camion va a sbattere su un altro camion

13 marzo 2021
  • Queste operazioni dovrebbero essere effettuate dai lavoratori portuali e non dal personale di bordo
  • I marinai della nave hanno tolto le catene da un mezzo pesante che è andato a sbattere su un altro mezzo pesante
  • La nave svolge il servizio di collegamento tra Porto Empedocle e Lampedusa 
  • La Cossyra è stata costruita nel 1979 dai Cantieri navali di Palermo

I marinai della nave hanno tolto le catene da un mezzo pesante che è andato a sbattere su un altro mezzo pesante

Incidente di non poco conto, ieri sera, nella nave Cossyra, che in questo momento svolge il servizio di collegamento tra Porto Empedocle e Lampedusa. I fatti sono accaduti a Lampedusa. I marinai della nave hanno tolto le catene da un mezzo pesante che è andato a sbattere su un altro mezzo pesante. Si è trattato di una ‘botta’ che, per fortuna, non ha avuto conseguenze sulle persone. Noi siamo stati avvertiti ieri sera. Per la cronaca, la nave era appena arrivata a Lampedusa. A sganciare le catene è stato il personale di bordo. In realtà, queste operazioni – come ci dicono gli esperti di questo settore – dovrebbero essere effettuate dai lavoratori portuali, che per lo svolgimento di tali tipi di lavori hanno grande esperienza. Infatti, quando si tolgono le cosiddette rizze (il sistema di funi, di freni o di catene utilizzate per tenere fermo un oggetto mobile durante i movimenti della nave) bisogna fare molta attenzione. Per motivi che non sappiamo – ma che possiamo immaginare (dopo oltre due anni che ci occupiamo di trasporti marittimi in Sicilia qualche cosa cominciamo a conoscerla anche noi) – queste operazioni vengono invece effettuate “in auto-produzione” dal personale di bordo.

La nave svolge il servizio di collegamento tra Porto Empedocle e Lampedusa 

Come abbiamo ricordato, la Cossyra, in questo momento, svolge il servizio di collegamento tra Porto Empedocle e Lampedusa. Quest’isola, è noto, ormai da quasi un anno è diventata senza volerlo il baricentro del grande affare trasbordo dei migranti gestito dalle cosche criminali che operano in Libia e in Tunisia. Le navi in servizio tra Lampedusa e Porto Empedocle, oltre che essere utilizzate per il normale trasporto di passeggeri, vengono utilizzate anche per il trasferimento dei migranti. Perché ciò avvenga in piena pandemia – facendo viaggiare sulla stessa passeggeri, personale di bordo, migranti e militari che scortano gli stessi migranti -non ci è chiaro, visto che in Sicilia non mancano certo migranti positivi arrivati dall’Africa. Questo bisognerebbe chiederlo al Governo nazionale che ha deciso che le navi che svolgono il servizio tra Porto Empedocle e Lampedusa debbano essere a ‘duplice attitudine’: passeggeri ordinari e migranti. Contraddizioni italiane.

La Cossyria è stata costruita nel 1979 dai Cantieri navali di Palermo

Ieri sera la nave trasportava passeggeri. La Cossyria, per la cronaca, può trasportare fino a 300 passeggeri e 120 automobili. E anche – compatibilmente con lo spazio disponibile – mezzi pesanti. Come quelli che ieri sera erano a bordo della nave. La nave viene utilizzata nei collegamenti tra la Sicilia, Pantelleria, Lampedusa e Linosa. Spesso è adibita al trasporto merci pericolose. Questa nave è stata costruita presso i Cantieri navali di Palermo nell’ormai lontano 1979, quando le officine del capoluogo della Sicilia erano ancora in piena attività e non c’era la demenziale e truffaldina globalizzazione dell’economia che ha fatto fuori la cantieristica siciliana, privilegiando i cantieri dove gli operai vengono trattati come schiavi. Non è un caso, come abbiamo scritto qualche giorno fa, che la più grande azienda di trasporto via mare della Sicilia – la Caronte & Tourist (che peraltro è una delle più grandi d’Italia) – faccia costruire le proprie navi in Turchia.

 

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