La Caronte & Tourist acquista un nuovo traghetto in Turchia progettato a Trieste. E La Sicilia che fa?

11 marzo 2021
  • Possibile che la Sicilia non sia nelle condizioni di progettare e di costruire un traghetto? 
  • Il traghetto verrà realizzato con fondi privati 
  • Dove sono Governo siciliano, sindacati, Cantiere navale di Palermo e Autorità portuale?

Possibile che la Sicilia non sia nelle condizioni di progettare e di costruire un traghetto? 

La Caronte & Tourist ha acquistato un nuovo traghetto in Turchia. Per essere più precisi, ha firmato l’ordine per la costruzione di un nuovo traghetto. La notizia la leggiamo su SHIPPING ITALY, il quotidiano del trasporto marittimo. “A pochi giorni di distanza dall’anticipazione di SHIPPING ITALY riguardo alla convenzione firmata a fine febbraio da Regione siciliana e Ministero dei Trasporti per l’avvio del programma di rinnovo della flotta navale impiegata nel trasporto pubblico locale (con relativo stanziamento pubblico di quasi 143 milioni di euro) – leggiamo nell’articolo – è ora emerso che Caronte & Tourist ha già firmato l’ordine per un nuovo traghetto con un cantiere turco. Secondo quanto annunciato dalla stessa compagnia di navigazione messinese l’ordine è datato ufficialmente 1 Febbraio e a costruire la nuova nave da 8.300 tonnellate di stazza lorda sarà il cantiere Sefine di Yalova. Lo stesso che per Caronte & Tourist aveva costruito negli anni scorsi il traghetto bidirezionale Elio destinato allo Stretto di Messina, nonché il primo ro-pax con alimentazione dual-fuel diesel – Gnl attivo in Italia”.

Il traghetto verrà realizzato con fondi privati 

Il giornale riporta anche una dichiarazione dei vertici della società Caronte & Tourist: “È una nave costruita con fondi nostri. Altre 5 ne costruiremo da impiegare nello Stretto e nei collegamenti con le isole minori. Tutto ricompreso in un programma di restilyng e ammodernamento della flotta già in corso da anni. Per accedere ai contributi pubblici (della Regione siciliana, ndr) c’è un procedura tuttora allo studio. Quindi intanto rinnoviamo con fondi nostri, unicamente di Caronte & Tourist”. Ci mancava pure che la Regione siciliana finanziava la realizzazione di un nuovo traghetto progettato a Trieste e realizzato in Turchia! “La nuova costruzione appena commissionata – leggiamo sempre nell’articolo – sarà, come previsto, realizzata su progetto della società triestina Naos Design e nel giro di due anni sarà pronta per la consegna. Lo scafo sarà lungo 110 metri, largo quasi 20, la capacità di 800 passeggeri e 420 metri lineari l’offerta di stiva del garage. La rotta su cui verrà impiegata è quella che collega il porto di Milazzo con l’arcipelago delle isole Eolie mentre la propulsione del nuovo traghetto, così come per la nave Elio, sarà dual fuel diesel – Gnl”.

Dove sono Governo siciliano, sindacati, Cantiere navale di Palermo e Autorità portuale?

Non possiamo non notare l’assenza della nostra Isola in uno scenario economico così importante. Pur essendo, la Sicilia,  circondata dal mare, pur operando per tenere in piedi i collegamento via mare con i propri arcipelaghi oggi non è in grado di esprimere una realtà in grado di suscitare l’interesse di chi deve progettare e costruire una nave! Una società siciliana – Caronte & Tourist – per progettare una nave si rivolge a una società triestina. E per costruire una nave se ne va in Turchia. C’è o no qualcosa che non funziona in tutto questo? Per evitare che 133 Comuni montani siciliani si spopolino, i sindaci di questi Comuni, da un anno, si battono per la fiscalità di vantaggio, con Roma che fa finta di non capire. E se passiamo dalla montagna al mare ci accorgiamo che la gestione dei trasporti marittimi è carente e che le navi che servono alla Sicilia si progettano e si costruiscono fuori dalla nostra Isola, come se non avessimo facoltà di Ingegneria e come se la Sicilia non avesse alle spalle una tradizione di cantieristica navale! Certo, c’è di mezzo la globalizzazione dell’economia e una società di navigazione va dove il prodotto che cerca – progetti e navi – gli costa meno. Però se non si fa qualcosa l’economia siciliana andrà sempre indietro. Dov’è la politica siciliana? Dov’è il Governo della nostra Isola? Dove sono i sindacati? Questi ultimi pensano che i posti di lavoro si creano con il Reddito di cittadinanza? Dove sono i rappresentanti del Cantiere Navale di Palermo, sindacalisti compresi? E l’Autorità portuale locale non è interessata a tutto questo o si occupa solo di ‘estetica’?

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti