Commissione VIA VAS: il Governo cambia la legge e la peggiora. Dimissioni del professore Angelini?

6 marzo 2021
  • E’ incredibile come, dopo le polemiche, la Commissione Ambiente e la Commissione Bilancio dell’Ars siano riusciti addirittura a peggiorare una proposta di legge sbagliata! 
  • Il post su Facebook dell’onorevole Giusy Savarino, quella che “mastica il diritto”
  • Per il pagamento dei componenti della Commissione VIA VAS si va allo ‘sparagno’…
  • Verso le dimissioni del presidente Aurelio Angelini? 

E’ incredibile come, dopo le polemiche, la Commissione Ambiente e la Commissione Bilancio dell’Ars siano riusciti addirittura a peggiorare una proposta di legge sbagliata! 

Certo che i parlamentari della Commissione Ambiente del Parlamento siciliano sono velocissimi ed efficienti. Nel giro di qualche giorno – o magari di notte? – si sono riuniti e hanno esaminato, riscritto e riapprovato l’emendamento che prevede di rivoluzionare la Commissione speciale VIA VAS. Una storia di una settimana fa finita nell’occhio del ciclone per via del maldestro tentativo di sbattere fuori dalla presidenza della stesso Commissione speciale il professore Aurelio Angelini (nella foto). Ricordate? Ne abbiamo scritto in questo articolo. La vicenda sembrava rientrata con le dichiarazioni del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e dell’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, che hanno ribadito la massima fiducia al professore Angelini, docente universitario, considerato un grande esperto in materia di tutale ambientale. Ricordiamo che l’emendamento che avrebbe sostanzialmente messo in fuori gioco il professore Angelini è stato presentato dalla presidente della Commissione Ambiente, Giusy Savarino, e dai parlamentari  Alessandro Aricò, Giorgio Assenza, Giuseppe Galluzzo e Giuseppe Zitelli, tutti di Diventeràbellissima, il gruppo parlamentare che prende il nome dal Movimento politico del presidente della Regione Musumeci. Ebbene, da quello che a noi risulta, l’emendamento è stato ridiscusso, riscritto e – supponiamo – riapprovato dalla Commissione Ambiente (ci rifiutiamo di pensare che un cambiamento sostanziale della Commissione VIA VAS – argomento che dovrebbe essere discusso in un apposito disegno di legge, non in un emendamento alla legge Finanziaria! – non sia stato ridiscusso e riapprovato dalla Commissione Ambiente). Poi è stato esaminato ed approvato dalla Commissione Bilancio e Finanze.

Il post su Facebook dell’onorevole Giusy Savarino, quella che “mastica il diritto”

Tutto a posto, allora? Non esattamente. A nostro modesto avviso, tutto rimane fuori posto. La nuova formulazione dell’emendamento è, in realtà, come dire?, una riscrittura a ‘trasi-e-nesci’. Proviamo a sintetizzare. Nella formulazione contestata l’emendamento prevedeva l’aumento del numero dei componenti della Commissione speciale VIA VAS, che da 30 diventavano 60. Per smaltire il lavoro arretrato, questa la motivazione. E tutto finiva sotto il controllo del dirigente generale del Dipartimento Ambiente: cioè, indirettamente, sotto il controllo politico. Esautorando, di fatto, l’attuale presidente, professore Aurelio Angelini. La nuova formulazione la illustra sulla propria pagina Facebook l’onorevole Giusy Savarino (nella foto): “Passato in Commissione Bilancio il nostro emendamento per potenziare la commissione VIA VAS in modo da metterla in condizioni di smaltire l’arretrato e farsi trovare pronta per le nuove sfide sulla pianificazione del nostro territorio. Più componenti con competenza specifica qualifica e accelera le istruttorie. Riscritto con la norma transitoria per fugare i dubbi dei malpensanti, nessuno che mastichi diritto ha mai pensato che si possano mettere in discussione i rapporti in essere. Così è chiaro anche a chi è specializzato in chiacchiere. #diventeràbellissima lavora per aiutare la macchina burocratica a levare intoppi, snellire e semplificare. Le dietrologie le lasciamo al sottobosco, noi facciamo politica. Parlano con trasparenza i nostri atti parlamentari, le nostre leggi, le nostre battaglie”.

Per il pagamento dei componenti della Commissione VIA VAS si va allo ‘sparagno’…

Peccato che chi è “specializzato in chiacchiere”, leggendo l’emendamento riscritto e approvato dalla Commissione Bilancio non può non notare alcune stranezze di sostanza. La stranezza macroscopica è che tutto viene affidato all’assessore al Territorio e Ambiente: dal controllo politico mediato dal dirigente generale della prima formulazione dell’emendamento si passa al controllo politico diretto. In pratica, la Commissione VIA VAS, da autonoma, passa sotto il controllo della politica! Si dirà: l’assessore metterà tutto per iscritto in un Decreto assessoriale e bla bla bla. Non abbiamo dubbi: ma cosa metterà nero su bianco l’assessore? Questi passaggi – ed è singolare che dobbiamo essere noi a ricordarlo a chi “mastica il diritto” – vanno normati: le leggi servono a questo. O no? Non ci convince, poi, una Commissione VIA VAS ‘una a trina’: la Commissione deve essere una e non ‘spezzata’ in due o in tre. Elemento indispensabile per non far venire meno l’unicità del pronunciamento! Altra stranezza. Per i 30 componenti della Commissione chiamati a lavorare tutto l’anno c’era uno stanziamento di 2 milioni di euro. Con il passaggio a 60 componenti lo stanziamento passa a 1 milione di euro. Ma come: i componenti della Commissione VIA VAS vengono raddoppiati e i fondi per remunerarli vengono dimezzati?

Verso le dimissioni del presidente Aurelio Angelini? 

Che dire? Che, a nostro avviso, alla luce di una legge che è addirittura peggiore della prima formulazione il professore Angelini si dovrebbe dimettere. Insomma: se la Commissione VIA VAS, da tecnica, deve diventare ‘politica’, ebbene, ci pensino i politici e chi si accompagna a loro a “smaltire l’arretrato”… A meno che la Commissione Bilancio e Finanze – che è presieduta da un parlamentare saggio e di lungo corso come l’onorevole Riccardo Savona – non cestini il papocchio approvato e rimandi il tutto alla Commissione di merito, cioè alla Commissione Ambiente. Chiedendo di ‘normare’ tutti i passaggi per evitare equivoci.

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