Governo Draghi: pronta la ‘Riversa indiana’ per le donne Sottosegretarie. E il Sud e la Sicilia?

22 febbraio 2021
  • In questo momento le ‘priorità’ della politica italiana non sono il Sud e la Sicilia abbandonati, ma la ‘preferenza di genere’ nel Governo 
  • In Sicilia – che combinazione – nel nome della ‘preferenza di genere, hanno messo fuori dal Governo l’assessore che voleva chiudere le discariche

Le ‘priorità’ della politica italiana non sono il Sud e la Sicilia abbandonati, ma la ‘preferenza di genere’ nel Governo 

Nel Governo di Mario Draghi non c’è un solo Ministro siciliano (idem per la Calabria), mentre i Ministri provenienti dalle Regioni del Sud si contano sulla punta delle dita. Ebbene, se andate a dare uno sguardo a quasi tutti i giornali cartacei e on line, vi accorgerete che la ‘priorità’ è il bilanciamento tra uomini e donne: siccome in alcune forze politiche non sono state nominate Ministre donne – per esempio nel PD – bisogna ‘riequilibrare’ il rapporto uomo-donna. Insomma, non è importante riequilibrare la presenza del 90 per cento di Ministri del Centro Nord Italia: l’importante fare valere la presenza delle donne tra i Sottosegretari per riequilibrare la presenza di Ministri maschi. Volendo, è la stessa ‘filosofia’ adottata dal Governo di Matteo Renzi, che toglieva diritti sociali ed elargiva diritti civili, soprattutto sul fronte dei ‘capricci sessuali’. Il Nord si prenderà il 90% delle risorse del Recovery, ammesso che si materializzeranno. Però abbiamo riequilibrato le donne Sottosegretarie con i maschi Ministri. Volete mettere?

In Sicilia, con la ‘preferenza di genere’, hanno messo fuori dal Governo l’assessore che voleva chiudere le discariche

Questa è la politica italiana di oggi. Dove la priorità sono le ‘Riverse indiane’ per le donne, non i contenuti politici. Funziona la preferenza di genere? Alle ultime elezioni comunali di Palermo, ad esempio, è servita per creare ‘harem elettorali’ al servizio di qualche candidato maschio. Ma che importanza ha? L’importante è ciò che appare, non ciò che è. Nel Governo della Regione siciliana, ad esempio, si è aperta una quasi-crisi di Governo perché nella Giunta non c’era nemmeno una donna. Alla fine sapete quale uomo hanno messo fuori dal Governo? L’assessore che ha lavorato per chiudere le discariche private, che sono, ormai da anni, la grande ‘risorsa culturale’ della vecchia politica siciliana. Così il veneto Alberto Pierobon ha fatto la fine di un altro assessore che, ai tempi del Governo di Rosario Crocetta stava cercando, pure lui, di sbaraccare le discariche private, Nicolò Marino. Meno male che di questo particolare non si è accorto nessuno. Ve l’immaginate se una cosa del genere si venisse a sapere? Le malelingue, sempre in agguato, direbbero: “Ma guarda un po’ che combinazione, sulle discariche, in Sicilia, sembra che ci sia un comune sentire tra centrodestra e centrosinistra”. Cambiamo discorso, va. Meglio parlare di donne…

 

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