La Germania ritira dal mercato le arance spagnole per eccesso di residui chimici. E l’Italia? /MATTINALE 503

17 febbraio 2021
  • La domanda è legittima, perché in Italia non mancano certo gli agrumi spagnoli, arance a clementine in primo luogo
  • Questo insetticida è stato proibito dall’Unione europea nel Dicembre 2019. Ma… Chi controlla gli agrumi spagnoli in Italia? 
  • Guarda caso, la Spagna sta togliendo quote importanti di mercato agli agrumi del Sud Italia
  • Dobbiamo continuare a portare sulle nostre tavole agrumi esteri solo perché costano meno? Questo non è demenziale oltre che vergognoso?

La domanda è legittima, perché in Italia non mancano certo gli agrumi spagnoli, arance a clementine in primo luogo

In agricoltura l’Unione europea mostra tutta la sua debolezza. Con la Spagna che cerca di imporre i propri agrumi – arance e clementine in primo luogo – ai danni delle produzioni agrumicole del Sud Italia. Ma lo fa in modo ‘pesante’, ricorrendo a pesticidi che possono risultare pericolosi per la salute umana. Un’esagerazione? Non esattamente, se è vero, come scrive il CORRIERE ORTOFRUTTICOLO, che “Le autorità doganali tedesche hanno ritirato dal mercato le arance spagnole perché pare vi siano stati riscontrati livelli eccessivi di residui chimici, come ha riportato il 5 Febbraio scorso il servizio rapido di allerta (RASFF). Le analisi effettuate dalle autorità tedesche – scrive sempre il giornale che si occupa di ortofrutta – hanno individuato nelle arance spagnole una concentrazione di clorpirifos metile di 0,35 mg per kg. Il clorpirifos è un insetticida organofosfato ad ampio spettro che è stato proibito dall’Unione Europea il 6 dicembre del 2019 a causa degli alti rischi che presentava. Questa sostanza è stata sotto i riflettori per diversi anni a causa della sua potenziale tossicità. Infatti, già nel 2015 un gruppo di ricercatori delle facoltà di farmacia e biochimica e medicina dell’Università di Buenos Aires (UBA), insieme agli scienziati dell’Università Nazionale di Comahue (Argentina) aveva già suggerito la necessità di rivederne il suo utilizzo verificando che l’esposizione a basse dosi di clorpirifos fosse un fattore che incrementava il rischio di cancro al seno”.

Questo insetticida è stato proibito dalla Ue nel Dicembre 2019. Ma… Chi controlla gli agrumi spagnoli in Italia? 

La domanda è semplice: se questo insetticida è stato bandito dall’Unione europea come mai la Spagna continua ad utilizzarlo? Il solito regolamento dell’inutile Unione europea che consente ai Paesi di terminare le scorte? L’utilizzazione delle scorte di veleni viene prima della salute? Ricordiamo che, per molto meno – per non aver applicato le cervellotiche quote latte che servivano solo a tutelare gli allevatori del Nord Europa – l’Italia è stata più volte multata dall’Unione europea. Niente multe per chi utilizza pesticidi e avvelena per persone, invece? Ma come si può  continuare a restare in questa Unione europea che non riesce a tutelare la salute dei propri cittadini? Da quello che leggiamo la Germania ha bloccato il commercio di arance spagnole al proprio interno. E la Commissione europea – ammesso che serva a qualcosa di utile – non ha nulla da dire su questa vicenda? E dire che il 6 Dicembre del 2019 lo Scopaff, sigla che sta per Standing Committee on Plant, Animals, Food and Feed section: pesticide legislation (Sezione Comitato permanente per piante, animali, alimenti e mangimi: legislazione sui pesticidi) ha bandito il clorpirifos e il clorpirifos-metile, due degli ultimi insetticidi fosforganici. Ma, a quanto pare, la Spagna continua ad utilizzare il clorpirifos. Ricordiamo che alcuni Paesi europei erano contro l’eliminazione di questo pesticida (Portogallo e  Grecia), mentre altri sette Paesi (Slovacchia, Ungheria, Cipro, Spagna, Repubblica Ceca, Bulgaria e Italia) si sono astenuti. I due insetticidi fosforganci sono stati banditi perché nella votazione è stata raggiunta la maggioranza qualificata grazia al Voto del regno Unito che, di lì a poco, avrebbe abbandonato l’Unione europea. Senza il voto del Regno Unito i due pesticidi sarebbero ancora legali.

Guarda caso, la Spagna sta togliendo quote importanti di mercato agli agrumi del Sud Italia

Il problema – lo ribadiamo è che che il clorpirifos è ancora in circolazione. E siccome non leggiamo di contravvenzioni alla Spagna, ne deduciamo che questo Paese deve ultimare le ‘scorte’ di questo veleno. Tutti bravi a produrre con i pesticidi, vero? Appena spunta un insetto dannoso, zact!, una bella scarica di veleno e il frutto o l’ortaggio, all’apparenza, sembra bellissimo e si vende bene. Ma, come si dice dalle nostre parti, a scuagghiata da ‘a nivi, cioè quando vengono effettuati i controlli (in Germania i controlli sull’ortofrutta ci sono), casca l’asino. In Italia ci dobbiamo preoccupare? Sì. perché proprio quest’anno siamo piani di agrumi spagnoli, a cominciare dalle clementine. Come abbiamo raccontato poco più di un mese fa, la Spagna, proprio nel settore agrumicolo, sta togliendo quote di mercato importanti all’Italia. Ovviamente, non spetta all’Italia controllare la salubrità degli agrumi spagnoli che finiscono in altri Paesi del mondo. Ma spetta all’Italia controllare la salubrità degli agrumi spagnoli che arrivano nel nostro Paese. I controlli vengono effettuati? Ce lo chiediamo perché in Italia non mancano agrumi spagnoli, arance e clementine in primo luogo. O gli spagnoli hanno inviato gli agrumi trattati con clorpirifos in Germania, mentre in Italia ci mandano quelli ‘biologici’?

Dobbiamo continuare a portare sulle nostre tavole agrumi esteri solo perché costano meno? Questo non è demenziale oltre che vergognoso?

Amaro il commento di Santo Bono, esponente di Terra è Vita: “La Germania si sveglia per il clorpirifos, ma nessuno dice nulla a proposito del glifosato contenuto nel grano che arriva da certi Paesi esteri!”. Insomma, perché dobbiamo continuare a portare sulle nostre tavole agrumi esteri trattati con i veleni? Dobbiamo farlo perché “ce lo chiede l’Europa”, nel nome della criminale globalizzazione dell’economia? Però ai tedeschi – che sono i padroni della Ue e impongono a tutti la logica ‘mercatista’, quando una cosa non gli conviene la bloccano. Sarebbe interessante capire qual è la presenza, oggi, degli agrumi spagnoli in Italia. O chiediamo troppo?

Foto tratta da Ragusa News

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