Governo Draghi: alla fine l’unico partito rimasto fedele alle proprie idee è Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni

6 febbraio 2021
  • Fratelli d’Italia è l’unica forza politica che sta dimostrando coerenza politica. Aspettando la scissione di Di Battista
  • A noi – sempre con rispetto parlando – il Governo che dovrebbe nascere sembra una mezza armata Brancaleone!
  • E se i migranti invaderanno di nuovo Lampedusa e la Sicilia che succederà?

Fratelli d’Italia è l’unica forza politica che sta dimostrando coerenza politica. Aspettando la scissione di Di Battista

Si sa, quando si inizia dicendo: “Con rispetto parlando” o “Con tutto il dovuto rispetto”, arriva di solito la ‘staffilata. Non è il nostro caso, per noi vale il significato stretto di queste parole. Ciò posto, non possiamo fare a meno di affermare che, fino ad oggi, la personalità politica più serie, rispetto al ‘Governo’ di Mario Draghi che tutti danno per cosa fatta è la leader di Fratelle d’Italia, Giorgia Meloni. E sempre stata critica con l’Unione europea dell’euro e con tutti i suoi ‘derivati’ e, con coerenza, sta dicendo un “No” secco a Mario Draghi presidente del Consiglio. Alla fine è forse l’unica che non sta tradendo i propri elettori. Al secondo posto mettiamo il grillino Alessandro Di Battista che, sulla propria pagina Facebook, oggi ha ribadito il suo “No” all’ex presidente della Banca Centrale Europea (BCE). Però Alessandro Di Battista, nel caso in cui nascerà il Governo Draghi, deve compiere un passi importante per essere credibile fino in fondo: deve lasciare il Movimento. Se resterà dentro il Movimento 5 Stelle ‘infilato’ nel Governo Draghi, beh…

A noi – sempre con rispetto parlando – il Governo che dovrebbe nascere sembra una mezza armata Brancaleone!

E’ convincente il lavoro fatto fino ad oggi da Draghi? Nemmeno per sogno! Il ‘capo’ della Lega, Matteo Salvini, non solo si è detto favorevole a Draghi, ma ha anche aggiunto che Quota 100 non verrà toccata. Salvini è così contento che ha detto che la Lega parteciperà al Governo con propri Ministri. La verità – noi la vediamo così – è che Salvini è costretto a dire sì a Draghi da Lombardia e Veneto. I grillini, da parte loro, tergiversano un po’. Ed è anche logico: sanno che se la loro immagine politica è già molto compromessa, entrando nel Governo Draghi diranno addio a un legame peraltro ormai molto debole con il proprio elettorato. Detto questo, i grillini, che chiedono un “governo politico”, danno per scontato che non si toccherà la follia del Reddito di cittadinanza a oltre 2 milioni di persone. Insomma, se fino a qualche giorno fa erano contrari al Governo Draghi, ora sembra che abbiano cambiato opinione (come hanno fatto con tante altre cose…). Non abbiamo ancora capito cosa farà il Governo Draghi con la riforma della Giustizia voluta dall’ex Ministro Alfonso Bonafede: da quello che abbiamo capito, i grillino danno per scontato che tale riforma non verrà toccata, ma noi – prosaici – non riusciamo a capire chi dovrebbe approvarla in Parlamento.

E se i migranti invaderanno di nuovo Lampedusa e la Sicilia che succederà?

Anche il PD è molto contento di entrare a far parte del Governo Draghi. E non parliamo di Matteo Renzi con la sua Italia Viva. Che ha già fatto sapere di essere d’accordo con Draghi a prescindere. Quindi – come hanno già detto leghisti e grillini – se Draghi non toccherà Quota 100 e Reddito di cittadinanza i renziani saranno d’accordo a prescindere? Se le cose dovessero andare così l’ex premier, Giuseppe conte, avrebbe motivo di pensare che, alla fine, il problema non erano le richieste di Renzi: era lui! E avrebbe un motivo in più per dare vita a un’iniziativa che terrorizza Beppe Grillo e il PD: fondare un nuovo soggetto politico. Che, inevitabilmente, farebbe venire meno il progetto di ‘fondere’ i grillini dentro il PD, per giunta con la nascita di un nuovo partito che toglierebbe voti al PD! Un gran casino, ragazzi! La strategia di Draghi – e di chi lo appoggia da dietro le quinte – sarà quella di nominare Ministri ‘personalità’ di questa o quell’area: ma i problemi politici rimarranno sul tavolo. A nostro avviso, il problema che potrebbe far saltare tutto sono i migranti. Con due giorni di bel tempo a Lampedusa sono già arrivati 600 migranti. L’affare migranti è immenso. Denaro a fiumi per loro (e non soltanto per loro). I signori che lo governano dalla Libia e dalla Tunisia sono sempre lì e, pandemia o non pandemia, sono più che mai intenzionati a riempire la Sicilia di migranti. Anche l’Algeria sembra già ben organizzata: controlla lo spazio di mare che la divide dalla Sardegna e in Sardegna sono già arrivati i primi migranti. La Lega che farà? Il segretario regionale della Lega siciliana, Nino Minardo, ha già criticato i primi sbarchi di migranti a Lampedusa. La Lega resterà al Governo anche se si ripeterà lo scenario dello scorso anno?

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