L’aliscafo Calypso della Liberty Lines danneggiato da un’onda. Che succederà?

14 gennaio 2021
  • Un’onda ha danneggiato l’aliscafo ‘Calypso’
  • Servizio statale con tre aliscafi
  • Quando una compagna si può cancellare una corsa?
  • Il ‘caso’ della nave Simone Martini nell’Ottobre dello scorso anno

Un’onda ha danneggiato l’aliscafo ‘Calypso’

Ieri pomeriggio l’aliscafo ‘Calypso’ della Liberty Lines, in servizio sulla rotta per le isole Eolie, è stato danneggiato da un’onda di grandi dimensioni. E’ successo dalle parti di Capo Milazzo: l’onda ha danneggiato la prua e ha rotto un finestrino. La botta deve essere stata forte e, per fortuna, non ci sono stati danni ai passeggeri. L’aliscafo, invece, ha subito un danno ed è stato trasferito nel cantiere Liberty Shipyard di Trapani dove verranno effettuati i lavori di riparazione. La notizia la leggiamo su oggi Milazzo. Che ci racconta anche che “sempre a causa delle avverse condizioni meteomarine che in questi giorni stanno rendendo molto difficoltosi i collegamenti con le Eolie, la compagnia si trova al momento impossibilitata a sostituire il Calypso con altri mezzi analoghi che si trovano a Trapani”. Così, a partire da oggi, Giovedì 14 Gennaio, i collegamenti fra Milazzo e le Eolie saranno comunque garantiti secondo il ‘Piano a tre’ di emergenza (vedi file allegato) con la rotazione degli aliscafi Eduardo M, Platone ed Antioco”.

Servizio statale con tre aliscafi

Da quello che abbiamo capito, il servizio statale, invece che con quattro aliscafi, verrà espletato con tre aliscafi. Considerato che non siamo in piena stagione estiva, quando il servizio è molto richiesto, considerato che siamo anche in un momento storico caratterizzato dalla pandemia, non ci dovrebbero essere problemi per gli utenti: insomma, i tre aliscafi dovrebbero bastare per assicurare il servizio. Resta da capire come funziona in questi casi il regime di sostegno garantito dallo Stato e dalla Regione. Ricordiamo che, proprio in queste ore, lo studio legale dell’avvocato Alessandro Palmigiano – un professionista molto noto in materia di difesa dei consumatori – ha avviato una richiesta di accesso agli atti proprio in ordine alla questione legata alla cancellazione delle corse in materia di trasporti marittimi.

Quando una compagna si può cancellare una corsa?

La notizia, in questo caso, l’abbiamo letta sul Giornale di Sicilia che riprende un lancio dell’Agenzia Italpress: “Quali sono le circostanze che possono consentire a una compagnia di navigazione di cancellare una corsa? E in caso di finanziamenti pubblici, la Regione deve concedere i contributi anche per le tratte saltate? Sono le domande attorno a cui ruota l’istanza di accesso presentata alla Regione dallo studio legale Palmigiano, che con l’associazione Cid (Centre for International Development, da anni impegnata nella tutela dei consumatori) ha deciso di accendere i riflettori sulla gestione dei collegamenti tra le isole minori. Partendo da un episodio, specifico: il 9 Gennaio scorso, infatti, la Liberty Lines ha cancellato una corsa da Alicudi a Milazzo, lasciando a terra nove passeggeri. L’aliscafo, ha spiegato la compagnia, non sarebbe salpato causa ‘maltempo’, ma all’ora in cui era prevista la partenza – come hanno documentato i passeggeri – le condizioni del mare erano ottime e anche le previsioni non preannunciavano un mare proibitivo per la navigazione. Imbufaliti per il disservizio, i passeggeri hanno documentato tutto, anche con foto delle condizioni del mare e lunedì l’avvocato Palmigiano ha presentato un’istanza di accesso all’Assessorato e al Dipartimento regionale delle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità. Nel documento, oltre a segnalare l’episodio e il disservizio, viene chiesto se la Liberty Lines riceve o riceverà contributi regionali anche per le corse annullate. L’Associazione Cid intende verificare se è legittimo che Liberty Lines sospenda le corse con questa situazione e, ove ciò non lo fosse, ha già preannunciato una azione giudiziaria nell’interesse collettivo degli utenti. La Regione, a seguito dell’istanza, ha già chiesto chiarimenti alla compagnia di navigazione sulla vicenda”.

Il ‘caso’ della nave Simone Martini nell’Ottobre dello scorso anno

Le due vicende sono diverse: il 9 Gennaio scorso, infatti, è stata l’azienda a decidere di sospendere la corsa per le condizioni avverse del mare: scelta, come abbiamo letto, che viene contestata dai cittadini. Ieri, invece, le avverse condizioni del mare hanno provocato un incidente – per fortuna, come già ricordato, senza conseguenze per nessuno dei 24 passeggeri a bordo – e l’azienda ha correttamente inviato l’aliscafo in riparazione. Resta da capire se, in questi casi, è previsto o meno il ricorso a un mezzo sostitutivo. Per la cronaca, va ricordato quanto avvenuto nell’Ottobre dello scorso anno, quando la nave ‘Simone Martini’ (che collega Trapani con le isole Egadi) è rientrata nel porto di Trapani per un’avaria, tra le proteste dei passeggeri. Con altre proteste verificatesi l’indomani mattina da parte dei cittadini che non erano stati avvertiti del guasto della nave. Insomma, in questo mondo dei trasporti marittimi tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi un po’ di confusione c’è…

Foto tratta da LaTuaNotizia 

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