Mancati accessi dei disabili sulle navi: quattro richieste di rinvio a giudizio

8 gennaio 2021
  • Mancato accesso dei disabili sulle navi
  • Quattro richieste di rinvio a giudizio
  • Il bando da quasi 16 milioni di euro della Regione
  • Edoardo Bonanno e la storia della T-LINK

Mancato accesso dei disabili sulle navi

Ricordate l’articolo che abbiamo scritto nell’Ottobre dello scorso anno nel quale segnalavamo la presenza di problemi per i disabili sulle navi per il trasporto delle persone? A quanto pare ci sono novità. Il procedimento ‘Alto mare’ va verso l’udienza preliminare. E’ la storia legata al sequestro di tre traghetti della compagnia Caronte& Tourist Isole Minori spa, utilizzate sulla rotta che collega Trapani con le Isole Egadi e su altre tratte. I traghetti in questione sono il ‘Pace’, il traghetto ‘Ulisse’ e il traghetto ‘Caronte’. Queste navi – finite sotto sequestro nel Gennaio dello scorso anno – stando alle segnalazioni arrivate agli organi di controllo, non erano nelle condizioni per consentire l’accesso dei disabili.

Quattro richieste di rinvio a giudizio

“Nell’ambito dell’inchiesta – leggiamo sulla Gazzetta del Sud – i sostituti procuratori Antonio Carchietti e Roberto Conte hanno infatti formalizzato in questi giorni al gip quattro richieste di rinvio a giudizio nei confronti degli indagati iniziali. Si tratta dell’imprenditore Sergio La Cava, come amministratore della N.G.I. spa – incorporata nel 2017 dalla Caronte&Tourist Isole Minori spa – di Luigi Genghi, consigliere e amministratore della N.G.I. spa, di Edoardo Bonanno, ad di Caronte & Tourist Isole Minori spa, e infine dell’ing. Vincenzo Franza, nella qualità di presidente di Caronte&Tourist Isole Minori spa. I reati ipotizzati – anche dopo la fase dedicata alle difese post avviso di chiusura delle indagini preliminari – sono sempre la truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, la falsità ideologica e la frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione siciliana. Nel procedimento è coinvolta come persona giuridica anche la società di navigazione”.

Il bando da quasi 16 milioni di euro della Regione

“L’indagine – leggiamo su Stampalibera.it – è nata dall’esposto dell’imprenditore Francesco Fontana, legale rappresentante della Traghetti delle Isole spa, società concorrente di Caronte&Tourist Isole Minori spa nella gara d’appalto per l’aggiudicazione del servizio di collegamento Trapani-Isole Egadi. La vicenda ha avuto inizio nel 2015, quando la N.G.I. spa si era aggiudicato il lotto II (Trapani-Isole Egadi) del bando di gara dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, per il servizio di collegamento marittimo, per cinque anni, tra la Sicilia e le sue isole minori. Il valore del lotto II era di circa 15.9 milioni di euro, con aggiudicazione, tramite un notevole ribasso, a 5.3 milioni di euro. Per partecipare e aggiudicarsi la gara ciascuno dei concorrenti aveva individuato una nave-traghetto (la N.G.I. spa aveva designato la “Pace”), che però doveva essere dotata di particolari caratteristiche strutturali, per consentire la navigazione in piena sicurezza anche alle persone a mobilità ridotta, come anziani, disabili, individui con disturbi sensoriali o che impiegano sedie a rotelle, gestanti. Gli approfondimenti investigativi furono svolti dalla Guardia di Finanza, che accertò che il traghetto “Pace” aveva invece «gravi carenze tecniche e strutturali», e quindi a bordo non era «assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta»”.

Edoardo Bonanno e la storia della T-LINK

Per noi alcuni dei personaggi coinvolti in questa vicenda non sono una novità, se è vero che ce ne siamo occupati della nostra inchiesta di oltre venti puntate ‘Gli affari del mare’. Ecco cosa scrivevamo di Edoardo Bonnano nel 2017: “Un nome molto in auge durante il Governo Cuffaro: Bonnano è il braccio destro di Simone Cimino, il finanziere agrigentino che, insieme con la Regione siciliana, dà vita al Fondo di private equity Cape-Regione siciliana. Ed è proprio attraverso questo fondo che il Governo di allora prova ad imbarcarsi nell’avventura del trasporto marittimo. Lo fa, siamo nel 2009, dando vita alla T-LINK, socio di maggioranza è il fondo di Cimino e della Regione. E chi diventa amministratore delegato della T-Link? Sempre lui, Eduardo Bonanno che, in quell’epoca, è il direttore finanziario del fondo Cape… La T-Link doveva collegare Termini Imerese con Genova. Ma si collegherà solo con la magistratura”.

 

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