Agricoltura

Sorpresa: per quest’anno i ghiri hanno lasciato in pace i noccioleti dei Nebrodi

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Negli anni passati la situazione era drammatica, se è vero che si è arrivati anche alla perdita totale della produzione. Invece quest’anno lo scenario è cambiato. Vediamo di scoprire cos’è avvenuto 

di Teresa Frusteri

Tirano un sospiro di sollievo i produttori di nocciole di Ucria, piccolo centro arroccato sui Nebrodi, in provincia di Messina. I ghiri, che da qualche anno a questa parte si sbranavano letteralmente tutta la produzione di nocciole – che da queste parti è una coltura molto diffusa – hanno deciso, bontà loro, di dare una tregua. O forse sono state le particolari condizioni climatiche che hanno impedito a questi roditori di fare la festa alle nocciole.

Dice il vice sindaco di Ucria, Rino Marzullo:

“Dal 2008 fino allo scorso anno, a causa di questi roditori, l’intera produzione era stata azzerata, con danni fino al cento per cento. Quest’anno, invece, gli agricoltori hanno raccolto il settanta per cento della produzione. I ghiri ci sono ancora, e anche in abbondanza, ma quest’anno non sono riusciti a compromettere la produzione, perché le nocciole indurite hanno resistito ai loro attacchi”.

L’interpretazione che dà Francesco Natoli, imprenditore agricolo di Raccuja, sempre provincia di Messina, è un po’ più articolata:

“Cominciamo col dire che per noi, quest’anno, rivedere la produzione di nocciole nei nostri territori è stata una gradita sorpresa. Dopo quello che è avvenuto negli anni passati, anche quest’anno ci aspettavamo problemi. Invece l’annata è andata tutto sommato bene. La spiegazione? Abbiamo cercato di interpretare l’accaduto: la nostra idea è che, lo scorso anno, la produzione di nocciole sia stata scarsa anche per i ghiri. E molti di questi animali non hanno trovato il cibo per il proprio sostentamento. E sono morti. Da qui la riduzione della popolazione di questi animali. E quindi la notevole riduzione delle perdite di nocciole”.

“Del resto – conclude Natoli – i ghiri, dalle nostre parti, ci sono sempre stati, ma in numero limitato. I danni sono stati sempre contenuti”.

 

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