Ieri manifestazione degli Indipendentisti siciliani per i pescatori mazaresi prigionieri in Libia

22 novembre 2020

Davanti al vuoto diplomatico del Governo nazionale, che a distanza di 80 giorni dal sequestro dei 18 pescatori di Mazara del Vallo ha fatto segnare solo buchi nell’acqua, gli Indipendentisti siciliani, ieri sera, sono scesi in piazza a Palermo per chiedere la liberazione di questi siciliani prigionieri nella Libia di Haftar. In invito al Governo siciliano a fare qualcosa, visto che Roma, fino ad ora, di concreto non ha ottenuto nulla   

Tra i tanti fallimenti del Governo nazionale c’è la vicenda dei 18 pescatori di Mazara del Vallo che lo scorso 1 Settembre sono stati bloccati in mare e portati in Libia dove sono prigionieri. Da 80 giorni sono lì, prigionieri di una delle fazioni che oggi imperversano in Libia. Per la precisione, sono prigionieri della fazione capeggiata da Haftar, che dovrebbe essere alleato della Francia di Macron. Sono prigionieri e non c’è verso di liberarli.

Non sono mancate le manifestazioni a Roma. E’ a Roma che i familiari dei pescatori sono andati a manifestare. Ma tutto, fino ad oggi, è stato inutile.

I 18 pescatori sono accusati di aver invaso le acque territoriali libiche per pescare là dove i libici non consentono le attività di pesca. Accusa molto discutibile, perché, com’è noto, negli anni passati l’allora leader della Libia, Gheddafi, decise unilateralmente di estendere le acque territoriali libiche invadendo le acque internazionali.

Da allora ad oggi nessuno ha contestato un atto che non è stato proprio legale. Dopo l’uccisione di Gheddafi ad opera dei francesi, avvenuta nel 2011, in Libia è in corso una guerra civile, con varie fazioni in lotta, fomentata da interessi di chi vorrebbe impossessarsi degli idrocarburi di questo Paese.

La manifestazione di ieri sera a Palermo, in Piazza Massimo, è stata organizzata dal Movimento Siciliani Liberi, da Antudo e da Attiva Sicilia, il gruppo parlamentare sicilianista dell’Assemblea regionale siciliana al quale fanno capo cinque deputati: Valentina Palmeri, Matteo Mangiacavallo, Sergio Tancredi, Angela Foti e Elena Pagana.

La manifestazione indipendentista di ieri sera a Palermo, con tante bandiere della Sicilia, è stata importante, perché rispetto alla vicenda dei 18 pescatori di Mazara del Vallo si registra il nulla della politica. A cominciare dal Governo nazionale – e segnatamente del Ministero degli Esteri – che in questa storia, fino ad oggi, ha fatto segnare solo buchi nell’acqua.

Ma se dall’attuale Governo romano non c’è da aspettarsi nulla, deludente è anche il Governo regionale di Nello Musumeci che, forse, avrebbe potuto fare qualcosa in più, anche – perché no? – un’azione diplomatica autonoma, come fece alla fine degli anni ’80 del secolo passato l’allora presidente della Regione siciliana, Rino Nicolosi. Soluzione che I Nuovi Vespri ha sollecitato lo scorso 3 Ottobre.

Un fatto è certo: la Sicilia non può avallare l’inconsistenza diplomatica dell’attuale Governo nazionale, deve assolutamente inventarsi qualcosa!

 

 

 

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