Nemesi grillina: mentre gettavano i veleni sui cinque eurodeputati ribelli, zact!, arrivò lo scivolone di Dino Giarrusso…

18 novembre 2020

Il Movimento 5 Stelle si conferma sempre di più un “doppio concentrato liofilizzato” di incoerenza politica. Non passa giorno che non spuntino notizie sputtananti. E quei pochi che cercano di mantenere la barra del timone dritta sul programma e sulle ragioni fondanti del Movimento – tipo Alessandro Di Battista – vengono messe da parte. Che tristezza! 

Poi dicono che siamo noi che non facciamo altro che attaccare i grillini! Ma come si fa a non commentare questa vicenda del finanziamento, in campagna elettorale per le elezioni europee, arrivato a Dino Giarrusso, candidato del Movimento 5 Stelle nel collegio Sicilia-Sardegna?

Prima premessa: noi non seguiamo l’informazione televisiva. L’ultimo TG che abbiamo visto risale ai primi anni ’80 del secolo passato, quando ancora facevamo la spola tra Palermo e Sciacca e succedeva, ad ora di pranzo, dagli zii, prima di Capitol, di ascoltare qualche notizia di telegiornale. Da allora, a parte i film la sera, non seguiamo né i TG, né altre trasmissioni di informazione.

Allora ci informavamo leggendo i giornali (che allora erano scritti bene ed erano anche interessanti e pieni di notizie). Oggi ci informiamo con la rete. E quando ci segnalano un programma, o un servizio di TG un po’ particolare lo andiamo a cercare. Ieri ci hanno segnalato il servizio di Report sull’eurodeputato Dino Giarrusso: e siamo rimasti basiti!

Seconda premessa: noi non teniamo in grande considerazione Giarrusso come politico. Forse perché la sua candidatura – noi almeno l’abbiamo vista così – ci è sembrata un po’ strana, quasi un modo per mettere in difficoltà l’eurodeputato grillino uscente, Ignazio Corrao, un politico che pensa con la propria testa e che invece gode della nostra stima per la sua preparazione e per le battaglie che ha condotto a tutela dell’agricoltura siciliana.

Certo, magari risultati concreti se ne sono visti pochi: ma questo perché Corrao fa parte di un Movimento politico – il Movimento 5 Stelle – che, nei fatti, del Sud, della Sicilia e dell’agricoltura meridionale e siciliana non gliene può fregare di meno!

Detto questo, sono stati eletti entrambi e Corrao – a differenza di Giarrusso – ha mostrato indipendenza di giudizio e carattere: il fatto di aver votato contro quella gran porcata che è la ‘nuova’ PAC – la Politica Agricola Comunitaria trasformata più di prima e peggio di prima in ‘scendiletto’ degli interessi della chimica in agricoltura – rende lui e gli altri quattro europarlamentari grillini che hanno detto “No” alla ‘nuova’ PAC dei giganti.

Fatte queste premesse ci chiediamo e chiediamo: ma che bisogno aveva Giarrusso di prendere i soldi da queste lobby? Lo scorso anno, quando sono andate in scena le elezioni europee, il Movimento 5 Stelle non era completamente sputtanato come lo è oggi. Nella Primavera dello scorso anno i grillini pagavano l’errore del Governo con la Lega, la credibilità politica era scemata, ma non scomparsa: tant’è vero che il collegio Sicilia-Sardegna ha consegnato al Movimento 5 Stelle due eurodeputati: Corrao e Giarrusso.

Il voto grillino, quando c’era, è sempre stato di opinione. Di fatto, con i fondi ricevuti Giarrusso si è avvantaggiato sui suoi avversari all’interno della lista. Cosa che nel Movimento 5 Stelle non è ammessa, perché i grillini hanno fatto della lontananza dal denaro la loro bandiera politica.

Vero è che i grillini si sono rimangiati quasi tutti i grandi impegni morali e gli impegni con gli elettori: però nella Primavera dello scorso anno il Movimento non era politicamente ‘sbracato’ com’è oggi: insomma, questa storia non è affatto bella: anzi.

Che succederà, adesso? Giarrusso non è un grillino che dissente dalla linea governativa del Movimento: per questo sembra difficile che venga messo fuori dallo stesso Movimento 5 Stelle. Ma il problema si porrà e questo metterà in difficoltà i grillini ‘governativi’.

Intanto è un altro colpo alla credibilità politica del Movimento 5 Stelle. Qualcuno obietterà – e a ragione – che la credibilità politica i grillini se la sono già giocata e oggi è quasi pari a zero. E’ vero: però è un altro colpo di maglio al Movimento e ai grillini fautori del Governo Conte bis.

Pensate un po’ che situazione strana: c’era – così si racconta – chi brigava per mettere fuori dal Movimento i cinque europarlamentari che hanno votato contro la PAC, quindi contro gli ‘scendiletti’ del liberismo economico; e invece ora un grillino governativo – il citato Dino Giarrusso – è finito nell’occhio del ciclone…

Foto tratta da Giornalettismo

 

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti