Gli attentati terroristici in Francia: non è che questo Paese in Africa ha qualche problema? /SERALE

29 ottobre 2020

Il terrorismo e la violenza non vanno mai giustificati. Ma la politica ha il dovere di capire come stanno le cose. E’ evidente che la politica estera francese, in Africa, non riscuote il consenso di tanti africani. Forse la Francia dovrebbe cominciare ad interrogarsi sul perché

La notizia dell’uccisione di tre persone – due donne e un uomo – nella Cattedrale di Nizza e di altri tre episodi di violenza ad Avignone, a Lione e al consolato di Gedda sono l’ennesima dimostrazione che la Francia è sotto tiro. E’ evidente che alcuni settori del mondo islamico non amano questo Paese.

Cominciamo con la cronaca.

L’attacco più sanguinoso è andato in scena a Nizza. Alle nove di mattina un uomo armato di coltello è entrato nella basilica di Notre Dame e ha ucciso un uomo e due donne. Solo dopo aver compiuto questi delitti è stato bloccato.

Due ore dopo gli accoltellamenti di Nizza un uomo con un coltello in mano, ad Avignone, ha provato ad attaccare alcuni agenti di polizia e alcuni passanti che si trovavano in strada al grido di “Allah Akbar”. I poliziotti hanno risposto aprendo il fuoco e l’uomo è stato ucciso.

A Lione è finito in manette un afghano già noto ai servizi di sicurezza. L’uomo, armato di un coltello lungo 30 centimetri, si aggirava intorno alla stazione ferroviaria Parrache. Le notizie sono frammentarie. Su alcuni giornali si legge che l’uomo non sembrava avere cattive intenzioni: però si sa che nei giorni scorsi aveva tentato di ferire alcuni poliziotti davanti alla Prefettura: gli uomini delle forze dell’ordine gli avevano di esibire i documenti, lui si era rifiutato: da qui lo scontro con i poliziotti.

Il quarto caso è avvenuto nella sede del consolato di Francia a Gedda, dove un uomo ha accoltellato una guardia ed è stato arrestato. Così almeno ha riferito l’agenzia stampa ufficiale saudita.

Il rapporto tra la Francia e l’Africa non è mai stato semplice. Ricordiamo che la Francia è stata ed è ancora un Paese colonialista. Questo, ovviamente, non giustifica gli atti terroristici: però non si può mettere la testa sotto la sabbia, facendo finta di non sapere qual è stato e qual è ancora oggi il ruolo della Francia in Africa.

Poco più di due anni fa Byoblu ha intervistato il leader del movimento Panafricanista, Mohamed Konare. Il quale ha spiegato qual è, ancora oggi, il ruolo che la Francia esercita in 14 Paesi africani: si tratta di colonialismo.

Sul ruolo della Francia in 14 Paesi africani noi, poco più di due anni fa, abbiamo scritto il seguente articolo:

Francia regina dello schiavismo. Dedicato a Salvini e ai nuovi razzisti italiani

Il messaggio che poco più di due anni fa Mohamed Konare ha lanciato è stato chiarissimo: fino a quando questi 14 Paesi africani saranno sotto il giogo francese non ci potrà essere né libertà, né sviluppo economico. Mohamed Konare racconta l’eliminazione di Gheddafi voluta dalla Francia: l’ex leader libico è stato ucciso perché aveva creato una Banca di investimenti africana e un Fondo monetario africano. “E questo – ha ricordato Mohamed Konare – la Francia non lo poteva tollerare”.

Il problema non è la Francia di Macron e la Francia di Sarközy, perché quando governano i socialisti i francesi, in Africa, non erano meno colonialisti.

Come per la Germania, anche per la Francia c’è un problema di classe dirigente. Insomma, per dirla con parole semplici, la classe dirigente francese, come quella tedesca, con la scusa che deve far stare bene i propri cittadini, non esita ad utilizzare qualunque mezzo.

Così come la Germania, tra il 2013 e il 2015, non ha esitato a massacrare la Grecia per impossessarsi dei risparmi del popolo greco e poi di importanti asset di questo Paese, la Francia, nel 2011, non ha esitato ad eliminare Gheddafi che, oltre a lavorare per una Banca di investimenti in Africa, aveva anche stretto un accordo con l’ENI sul petrolio.

Già i francesi, in Africa, non erano proprio portati in trionfo. Dopo l’assassinio di Gheddafi lo scenario, per la Francia, è ulteriormente peggiorato.

Questo – lo ribadiamo ancora una volta – non giustifica gli atti terroristici. Ciò posto, la Francia farebbe bene a rivedere la propria politica estera in Africa, per provare ad attenuare, se non ad eliminare, i fattori che determinano gli attentati terroristici.

Foto tratta da il24 Internazionale-il24.it

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